I piccoli della coppia di falchi pellegrini Aria e Vento saranno inanellati oggi pomeriggio sul terrazzo della facoltà di Economia della Sapienza.

Il progresso come valore nel rispetto dell’ambiente. Una mission che contraddistingue da sempre l’attività di Terna e che vive oggi pomeriggio un’altra giornata da ricordare. Brezza, Ariane e Zefiro, I tre nuovi nati della coppia di falchi pellegrini Aria e Vento (il cui nido Terna ha realizzato sul cornicione della Facoltà di Economia dell’Università La Sapienza di Roma) saranno inanellati sul terrazzo. Un appuntamento assolutamente da non perdere per tutti gli appassionati oggi alle 15.


Questo tra l’altro è il settimo anno consecutivo di riproduzione della coppia che, è bene ricordarlo, è la prima a tornare a volare nei cieli di Roma dopo decenni di assenza della specie e che ha dato la luce, negli scorsi anni, a un totale di ben 15 giovani falchetti. E Ss deve probabilmente proprio ad Aria e Vento la presenza di nuovi falchi pellegrini in altre zone della città: quattro le coppie seguite lo scorso anno dalle webcam.

“Birdcam” è un’iniziativa che vede la collaborazione di Terna, proprietario e gestore della rete elettrica nazionale guidata da Flavio Cattaneo, dell’Università “La Sapienza” di Roma e di Ornis italica, un’associazione di ricercatori e ornitologi con la quale Terna collabora anche per il progetto “Nidi sui tralicci” che ha già portato all’installazione di oltre 500 nidi artificiali sulle linee di Terna. Sia la deposizione che la schiusa delle uova sono avvenute in diretta web e sempre online sul forum di Aria e Vento.

Come da tradizione, ogni anno l’inanellamento dei falchetti da parte degli operatori dell’associazione Ornis Italica avviene a circa 15 giorni dalla loro nascita, quando i pulcini sono ancora a uno stadio precoce del loro sviluppo, ricoperti di piumino bianco, mentre le prime penne spunteranno tra qualche giorno. I tempi dell’operazione sono dettati dalla necessità di non correre il rischio che i pulcini, spaventati dalla presenza degli operatori, possano sbilanciarsi nel vuoto. L’inanellamento è un atto fondamentale dal punto di vista scientifico perché consente la riconoscibilità nel tempo di questi soggetti che potranno essere osservati o catturati nuovamente da altri ricercatori.

Nel 2010 ben due falchi con anelli provenienti dal nido dell’Università sono stati ritrovati a Roma: uno nato l’anno precedente e l’altra, una femmina nata quattro anni prima, tornata nella Capitale per metter su famiglia.

(Fonte: Webmagazine Terna)

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