L'Italia "spegne" il nucleare: retromarcia del governo sulle centrali

Il governo ha deciso di dare uno stop al programma nucleare ed ha inserito nella moratoria, già prevista nel decreto legge omnibus all'esame dell'aula del Senato, l'abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di impianti nucleari nel Paese. Con la proposta di modifica, il governo propone "l'abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari" e di non procedere "alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare". Il via libera a questa modifica potrebbe portare a un superamento del referendum del prossimo 12-13 giugno.

Salvo il Deposito per i rifiuti. Nell'emendamento del governo al dl omnibus che abroga il programma relativo alla realizzazione di nuovi impianti nucleari, viene comunque disciplinata la localizzazione del Deposito nazionale, incluso il "'Parco tecnologico comprensivo di un centro studi e sperimentazione, destinato ad accogliere i rifiuti radioattivi provenienti da attività pregresse di impianti nucleari e similari, nel territorio nazionale" ed anche le relative procedure "autorizzative per la costruzione e l'esercizio del Deposito nazionale e del Parco Tecnologico". Si disciplinano, inoltre, "i benefici economici relativi alle attività di esercizio del Deposito nazionale, da corrispondere in favore delle persone residenti, delle imprese operanti nel territorio circostante il sito e degli enti locali interessati".

Il Deposito nazionale, come e' noto, servirà "allo smaltimento dei rifiuti radioattivi a bassa e media attività derivanti da attività industriali e di ricerca e medico sanitarie e dalla pregressa gestione di impianti nucleari, e all'immagazzinamento a titolo provvisorio di lunga durata dei rifiuti ad alta attività e del combustibile irraggiato provenienti dalla pregressa gestione di impianti nucleari". Entro il 2015, secondo le norme Ue, ogni stato membro dovrà provvedere alla gestione dei rifiuti nucleari sul proprio territorio, evitando il cosiddetto 'turismo nucleare'. Sarà la Sogin spa la responsabile "degli impianti a fine vita" e "del mantenimento in sicurezza degli stessi", nonché della "realizzazione e dell'esercizio del Deposito nazionale e del Parco Tecnologico" Sempre la Sogin spa, si legge nell'emendamento, "tenendo conto dei criteri indicati dall'Aiea e dell'Agenzia definisce una proposta di Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee alla localizzazione del Parco Tecnologico" e di un "progetto preliminare per la realizzazione del Parco stesso".

Infine, si specifica che "e' riconosciuto al territorio circostante" il Parco Tecnologico "un contributo economico destinato per il 10% alla provincia in cui e' ubicato, per il 55% al comune o ai comuni e per il 35% ai comuni limitrofi, intesi come quelli in cui ricade in tutto o in parte all'interno dell'area compresa nei 25 Km dal centro dell'edificio Deposito".

Fonte: Agenzia Direwww.dire.it

0 commenti:

Posta un commento

 
Top