Le “autostrade” dell’energia in Italia. Investimenti per oltre un miliardo di euro e nuove infrastrutture realizzate in tutta Italia da Nord a Sud: il 2010 si è rivelato un anno record per la rete elettrica e il 2011 non sarà da meno. Del resto, per Terna, senza rete non c’è sviluppo: al via ecco, allora, altre opere con notevoli benefici per il Paese.

Oltre 62mila km di linee elettriche in alta e altissima tensione distribuite su tutto il territorio nazionale, 22 linee di interconnessione con i paesi esteri, 383 stazioni di trasformazione. Vanta questi numeri la rete elettrica di trasmissione nazionale di cui Terna – primo operatore indipendente in Europa e settimo al mondo – è proprietaria e gestore, nonché responsabile anche del dispacciamento, programmazione, sviluppo e manutenzione. Una rete diffusa e capillare, che assicura parità di accesso a tutti i produttori e utenti, garantendo un servizio elettrico sicuro, continuo e con elevati standard di qualità. E che è in continua e progressiva crescita. Solo dal 2005 a oggi infatti Terna ha realizzato più di 2.200 km di nuovi elettrodotti, oltre 30 stazioni elettriche e connesso alla rete circa 7mila MW di energia prodotta da impianti e fonti rinnovabili.

Tutto questo grazie agli ingenti investimenti programmati per lo sviluppo della rete: nell’ultimo quinquennio la società guidata da Flavio Cattaneo ha moltiplicato per 5 gli investimenti che sono passati da 260 milioni alla cifra record di 1.160 milioni di euro a fine 2010. La realizzazione di infrastrutture ha comportato diverse migliorie al sistema: su tutte, l’eliminazione di molti “colli di bottiglia”, strozzature di rete che impedivano il necessario passaggio di energia per far fronte alle richieste del Paese, un maggior utilizzo di capacità produttiva per la copertura in sicurezza del fabbisogno nazionale, una consistente riduzione delle perdite di rete e sprechi di energia.

Per i prossimi anni è prevista un’ulteriore accelerazione degli investimenti per ammodernare la rete elettrica: secondo il nuovo Piano Strategico 2011-2015, presentato il 14 febbraio scorso, nel prossimo lustro Terna investirà circa 5 miliardi di euro, con interventi che coinvolgeranno 200 imprese per un totale di forza lavoro pari a 10mila persone. Nel Piano, in particolare, rientra il riassetto elettrico delle maggiori aree metropolitane del Paese: Roma, Milano, Torino, Napoli, Genova, Palermo. Oltre a una serie di opere strategiche da realizzarsi da Nord a Sud.

Un 2010 da record per la rete italiana. Con oltre 520 km di nuove linee tecnologiche e diverse stazioni elettriche entrate in esercizio, il 2010 è stato l’anno dei cantieri. Molti i colpi messi a segno da Terna. Dalla nuova “autostrada” dell’energia tra Chignolo Po (Pavia) e Maleo (Lodi), in Lombardia, alla posa del secondo cavo del Sa.Pe.I., il collegamento sottomarino tra Sardegna e Penisola Italiana che, con i suoi 435 km di lunghezza e 1.600 metri di profondità, rappresenta il più importante elettrodotto mai realizzato in Italia. Fino all’entrata in esercizio dell’elettrodotto “Tavarnuzze-Santa Barbara”, in Toscana. Con il via libera definitivo dai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico all’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi” sono stati inoltre avviati i lavori della parte sottomarina del “Ponte elettrico sullo Stretto”, il raddoppio del collegamento tra Sicilia e Calabria, lungo 105km di cui 38 al di sotto della acque del Tirreno (il più lungo al mondo in corrente alternata).

Semaforo verde, poi, per l’elettrodotto a 380KV “Trino-Lacchiarella”, tra Piemonte e Lombardia e nuovo look per la rete elettrica tra Ferrara e Bologna (Emilia Romagna), tra Foggia e Lucera (Puglia), e per la città di Roma, che vedrà completato entro il 2014 il “Raccordo Anulare dell’Energia”. Infine, messe in funzione le stazioni elettriche di Turano (Lodi), Maida (Catanzaro), Cagno (Como), Castegnero (Vicenza), Bisaccia (Avellino), La Spezia, Lago Boracifero (Grosseto-Pisa), San Severo (Foggia). Molte di queste servono per raccogliere e immettere in rete l’energia prodotta dagli impianti a fonti rinnovabili. Proprio per lo sviluppo di questo settore, Terna ha previsto investimenti per oltre 3 miliardi di euro.

(Fonte: Servizi a Rete - www.terna.it)

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