Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, mette in esercizio la nuova stazione elettrica di Troia.
È una delle più grandi, costruite negli ultimi 20 anni
• Realizzata in soli 13 mesi con un investimento di 26 milioni di euro
• Migliorerà il servizio elettrico nel foggiano riducendo le attuali “congestioni” di rete
• Immetterà in rete fino a 800 MW di energia rinnovabile da fonte eolica
• Impatto ambientale ridotto: la struttura “mascherata” con diverse varietà di piante
E’ entrata in funzione nei giorni scorsi la nuova stazione elettrica ad altissima tensione di Troia, nel comune di Foggia, localizzata lungo l’elettrodotto a 380 kV “FoggiaBenevento”.
La struttura è stata completata da Terna in tempi record: dalla consegna alla conclusione dei lavori sono passati appena 13 mesi, contro i canonici 22. Per la sua realizzazione l’investimento complessivo è stato di 26 milioni di euro. La stazione elettrica è una delle più grandi costruite da Terna negli ultimi 20 anni: la superficie della struttura è di 100 mila metri quadrati, di cui circa un quarto - 25 mila metri quadrati - di area verde. Dopo l’entrata in esercizio nel dicembre 2010 della stazione elettrica di Bisaccia (Avellino) e di quella di Deliceto (Foggia) nel febbraio 2011, la stazione di Troia rappresenta un altro tassello del previsto piano di realizzazione di nuovi impianti ad altissima tensione “collettori” di energia da fonte rinnovabile nell’area tra Foggia e Benevento, con l’obiettivo di ridurre le congestioni sulla rete a 380 e a 150 kV “liberando” nuova capacità produttiva in Puglia e sul versante adriatico.
Notevoli i benefici elettrici per l’area del foggiano: la nuova stazione elettrica consentirà di ridurre le “congestioni” sulla rete a 150 kV esistente - caratterizzata da direttrici vetuste e con ridotta capacità di trasporto - e favorirà il transito sulla rete a 380 kV dell’energia prodotta dagli impianti da fonte rinnovabile presenti e futuri nell’area, diminuendo le limitazioni sulle produzioni attuali e future causate dai vincoli all’esercizio della rete a 380 kV al confine tra Puglia, Molise e Campania.
La stazione elettrica di Troia avrà infatti il compito di raccogliere e successivamente immettere in rete l’energia “pulita” prodotta dagli impianti eolici della zona: attualmente è in grado di “liberare” capacità produttiva da fonte rinnovabile per circa 250 MW ma, attraverso gli interventi di sviluppo previsti, servirà in sicurezza la connessione di impianti eolici per una potenza complessiva di circa 800 MW.
Oggi sono già autorizzati e in fase di realizzazione 4 impianti di generazione da fonte rinnovabile pronti a connettersi alla nuova stazione: ASI Troia FV 1 Srl (123 MW), Fortore Energia S.p.A. (80 MW), Margherita (13 MW) e SEA Spa (26 MW).
Ai lavori della stazione elettrica di Troia, e dei raccordi di questa alla rete in alta tensione, è correlato un parziale riassetto della rete elettrica limitrofa, che consentirà di prelevare potenza dalla rete ad alta tensione (AT) e di immetterla sulla rete ad altissima tensione (AAT) verso un’importante ed estesa area di carico, riducendo così le perdite di energia in rete, con notevoli benefici ambientali in termini di risparmio di CO2 immessa in atmosfera.
Date le dimensioni da primato, la stazione elettrica di Troia è stata progettata e realizzata ponendo particolare attenzione all’ambiente circostante e limitando quanto più possibile i volumi di sterro e rinterro. Per far fronte al dislivello tra un punto e un altro del perimetro, in alcune zone superiore ai 6 metri, è stata preferita la realizzazione di scarpate al posto di più impattanti muri di contenimento in cemento armato. Le scarpate sono state inverdite con tecniche di idrosemina, rinforzate e abbellite con la piantumazione di differenti tipologie di piante tra cui Crataegus (biancospino), Pyracantha (rosacea), Cotoneaster (cotognastro), Nerium Oleander (oleandro), Laurus Nobilis (alloro), Pittosporum (pitosforo).
A fine maggio, inoltre, sono terminati i lavori di costruzione dei raccordi a 150 kV della Deliceto all’elettrodotto. “Ascoli Satriano – Agip Deliceto”. L’entrata in servizio di questi raccordi consentirà di ridurre ulteriormente le congestioni sulla rete 150 kV nell’area tra Foggia e Benevento, immettendo energia sulla rete a 380 kV.
Le stazioni elettriche in Puglia - Oltre a Troia, Terna ha in programma altre stazioni elettriche in Puglia. Tra quelle in progettazione rientrano Leverano, Crispiano, Cellino San Marco, Francavilla, Castelnuovo di Daunia, Casamassima, Ruvo di Puglia e Andria. In autorizzazione quelle di Torre Maggiore, Lucera, Manfredonia, Cerignola, Palo del Colle, Latiano, Erchie, Gravina, San Paolo Civitate. Infine, in costruzione quelle di Galatina, Brindisi Sud e Castellaneta (i cui lavori dovrebbero completarsi a inizio 2012). Le stazioni a 380/150 kV già realizzate o in via di completamento apporteranno notevoli benefici elettrici per la Puglia quantificabili in una riduzione delle perdite di rete pari a 175 milioni di kWh l’anno, ovvero quanto il consumo medio annuo di circa 50 mila famiglie.
L’impegno di Terna in Puglia e Daunia - Terna ha programmato in Puglia investimenti per oltre 300 milioni di euro (a cui si aggiungono ulteriori 200 mln di euro per la connessione di impianti da fonte rinnovabile) sui 7,5 miliardi di euro complessivi a livello nazionale previsti dal nuovo Piano di Sviluppo 2011-2020. Negli ultimi mesi, nella specifica area dell’Appennino Dauno, Terna ha realizzato la stazioni elettriche di Deliceto e Bisaccia, potenziato gli elettrodotti “Foggia-Lucera”, “Flumeri-Ariano”, “Campagna-Sicignano” e “Sicignano-Contursi”, mentre ha in programma la stazione elettrica di Ariano Irpino e l’elettrodotto “Goleto-Castelnuovo”.
Terna per le rinnovabili – Dal 2011 al 2015 Terna ha previsto investimenti per 1,5 miliardi di euro per lo sviluppo delle fonti rinnovabili (di cui 1,3 miliardi nel Sud Italia): 900 milioni sono già in realizzazione e 600 milioni in autorizzazione. Gli interventi riguardano, in particolare, l’area dell’appennino dauno compresa tra Foggia, Benevento e Salerno dove risulta installata un’elevata capacità di generazione da fonte rinnovabile, localizzata in una zona strutturalmente meno ‘magliata’ rispetto ad altre anche per la modesta densità abitativa. Nel periodo dal 2005 al 2010 sono state invece realizzate opere per 1,3 miliardi di euro per le rinnovabili (di cui 1,1 miliardi al Sud Italia) e costruite più di 30 nuove stazioni elettriche.
Fonte: Terna
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Alessandra Camera
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