Un recente sondaggio commissionato dal Parlamento Europeo ha messo in evidenza come i cittadini dell’UE siano molto attenti al problema del risparmio energetico, soprattutto legato ai consumi domestici, ma allo stesso tempo chiedono lo stanziamento di più ecoincentivi, principalmente in relazione alla ristrutturazione energetica delle proprie abitazioni. Gli europei, quindi, dimostrano di avere molto interesse nei confronti del problema della riduzione del consumo di energia, ma rivelano anche di sentirsi non aiutati dalle istituzioni che dovrebbero finanziariamente sostenere questo sforzo dei cittadini verso una politica energetica più compatibile con le esigenze ambientali ed economiche del continente.


L’indagine del Parlamento Europeo è stata eseguita lo scorso febbraio e ha interessato circa 26.836 cittadini dell’UE. E i risultati sono stati i seguenti; se l’80% degli intervistati si dichiara d’accordo con le politiche di risparmio energetico buona parte di questi non condivide però il modo con il quale attuare e portare avanti le strategie di risparmio. Dall’inchiesta è infatti emerso come solo il 19% degli europei abbia investito sull’isolamento della propria abitazione, e come solo il 6% abbia acquistato una vettura ecologica.

Per quanto concerne i cittadini che hanno maggiormente investito nella ristrutturazione energetica della propria casa, il picco maggiore si è registrato in Estonia, Slovenia e Slovacchia, mentre tra le misure adottate per diminuire i costi delle bollette, il 47% ha dichiarato di adottare contatori intelligenti per tenere sotto controllo i consumi. Altro dato interessante è quello che vede i due quinti degli intervistati chiedere alle istituzioni riduzioni fiscali per incentivare i cittadini al risparmio energetico e quello che evidenzia come il 36% degli europei vorrebbe che tra i fornitori di energia ci fosse una maggior concorrenza. Inoltre quasi tutti hanno affermato di volere solo fatture scritte in modo da essere facilitati nel controllo dei propri consumi, mentre il 59% è favorevole alle reti integrate per la riduzione dei costi e il 47% all’utilizzazione di diversi tipi di energia.

Eco-innovation 2011: E’ stato recentemente promulgato a livello europeo un eco-bando, Eco-innovation 2011, tutto dedicato ai nuovi servizi sostenibili. Il bando ha quindi lo scopo di portare sul mercato idee innovative in termini di prodotti, servizi e processi di produzione, tenendo conto sia dei costi che dei benefici. Per l’edizione 2011 del bando, dopo quello dello scorso anno, cinque sono le linee direttrici di azione:

1. Riciclo dei materiali, attraverso la quale migliorare la qualità dei materiali da riciclo attraverso trattamenti di separazione e gestione ottimizzati

2. Prodotti sostenibili per l’edilizia, ovvero ridurre l’uso di materiali prime nel settore

3. Comparto cibi e bevande, ovvero valutare le innovazioni nei metodi di imballaggio, efficienza energetica, riduzione dei rifiuti e così via

4. Acqua, tesa a promuovere e sostenere tutti quei progetti che riducano del 30% i consumi idrici

5. Business verde, tesa a sostenere i progetti volti a creare prodotti e servizi a basso impatto ambientale attraverso ad esempio la sostituzione dei materiali.

Ufficio Stampa

Maia Design

Per Chimicionline

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