Questa è stata un’estate tutta da dimenticare per le autorità e abitanti di Lloret de Mar, nella costa catalana di Spagna. Destinazione preferita per milioni di stranieri ogni anno, questa località che una volta era come tanti altri comuni costieri, è diventata negli ultimi anni una fonte di problemi correlati ad alcool, disturbi pubblici, droghe e risse.

I comuni italiani della costa adriatica, molti dei quali ricevono numerosi visitanti ogni anno, come gli hotel cesenatico devono evitare adottare i modelli turistici che hanno portato Lloret de Mar al caos di questa estate. Azioni della polizia alle tre e quattro del mattino per contenere altercati dove coinvolti fino a 300 turisti stranieri con le sostanze più diverse nel sangue.

I gruppi alberghieri di Lloret de Mar, con il consentimento delle autorità municipali, è da anni che offrono dei soggiorni a basso prezzo rivolti a giovani che aggiungono al modello sole-sabia-sesso una ultima s, sfrenatezza. Adolescenti e ventenni arrivati dalla Francia, la Germania, l’Italia e l’Inghilterra sono protagonisti di notti che sembrano tratte dai film sui college americani: musica altissima fino alle 6 di mattina, feste nella spiaggia, bevande alcooliche che si vendono a litri ad un costo di 6 euro per ogni litro e droghe, tante droghe ricreative che passano da una mano all’altra e non si capisce più da dove arrivano e dove vanno. Non risulta difficile capire perché gli hotel 2 stelle rimini così come le infrastrutture turistiche e autorità italiane devono prendere nota delle conseguenze di un turismo che costa poco e porta benefici nel corto periodo però che a lungo termine rischia di distruggere la costa e le attività commerciali locali.

La popolazione dice che i giovani stranieri “vengono a fare qua quello che non hanno il coraggio di fare nel loro paese”. La pubblicità che ricevono da alberghi e agenzie di viaggi incoraggia infatti questi comportamenti: “Lloret de Mar, perfetta per una vacanza piena di alcool” o la più esplicita “Vacanza vietata ai vecchi in Lloret de Mar: Alcool, Sesso e Divertimento!”. Lloret de Mar è infatti diventata una Ibiza di bassa qualità, un punto di incontro per gruppi di giovani che appena mettono i piedi in terra catalana si trasformano e non pensano ad altro che a bere fino a star male, uno stato che porta a comportamenti dannosi per loro stessi, per i vicini del paese e per gli altri turisti che gli stanno intorno, ormai pochi già che la fama di Lloret de Mar è tale che i turisti over 30 non la considerano nemmeno.

Altre zone costiere dell’area della Costa Brava, dove si trova Lloret de Mar, hanno invece scelto di cercare di attirare un turismo di un livello culturale ed economico più alto aprendosi, ad esempio, al mercato russo. Queste iniziative si stanno rivelando più positive a lungo termine in relazione alla qualità degli arrivi, della spesa media per turista e alla conservazione delle spiagge e del patrimonio storico. Una iniziativa che gli hotel caorle e la costa nazionale possono adottare per evitare di diventare un Lloret de Mar all’italiana.

Articolo a cura di Alba Lorente
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