Terna, ad Flavio Cattaneo, annuncia risparmi da 3 miliardi di euro nel quinquennio 2005-10 e altri 9 miliardi in arrivo nei prossimi 15-20 anni, grazie allo sviluppo e al miglioramento dell'efficienza della rete elettrica.
Terna : risparmi da reti più efficienti
Sono i numeri presentati dall'amministratore delegato dell'azienda, Flavio Cattaneo, che ha anche sottolineato come la società abbia ridotto i costi di dispacciamento di 1,8 miliardi di euro, che si aggiungono ai minor costi delle cinque principali opere dalla loro entrata in servizio ad oggi che ammontano a 1,1 miliardi, per un totale di 3 miliardi di euro risparmiati nel quinquennio 2005-10. Ulteriori benefici futuri dovrebbero arrivare dallo sviluppo della rete, quantificabili in nove miliardi (al netto dell'investimento). Quest'ultimo dato è calcolato secondo la regolamentazione attualmente in vigore, quindi Terna si augura che la review di fine anno da parte dell'Autorità per l'energia non vada ad aggiornare in modo deciso le tariffe per gli anni 2012-2015 (…)
ENERGIA: TERNA, RISPARMI PER 9 MILIARDI DA SVILUPPO RETE
Il sistema elettrico risparmierà circa 9 miliardi di euro nei prossimi anni grazie allo sviluppo della rete, dopo i circa 3 miliardi di euro di minori costi ottenuti nel quinquennio 2005-2010. E' quanto emerso dalla presentazione delle attività svolte da Terna e dai progetti in corso di realizzazione da parte della società che gestisce la rete ad alta tensione italiana. Risultati, ha spiegato l'amministratore delegato Flavio Cattaneo, ottenuti nell'ambito di ''un sistema tariffario che ha consentito la crescita degli investimenti e delle infrastrutture'' e che sono ''una risposta ai cittadini che pagano le bollette''.
Quest'anno, ha aggiunto, ''ci sarà la rivisitazione del sistema regolatorio da parte dell'Autorità e speriamo che confermi questa positiva tradizione''. Nel dettaglio, Cattaneo ha spiegato che tra il 2008 e il 2010 sono stati risparmiati 1,8 miliardi dalla riduzione dei costi di dispacciamento mentre dagli investimenti compiuti negli ultimi cinque anni sono stati ottenuti minori costi di rete per circa 1,1 miliardi di euro, pari un risparmio di 328 milioni l'anno per il sistema elettrico. Significativo il caso dell'elettrodotto con la Sardegna che ''dal primo giorno di funzionamento ha consentito di allineare quasi completamente i prezzi dell'isola a quelli dell'Italia centrale''.
Dal 2005 ad oggi gli investimenti sulla rete sono passati da 263 milioni di euro a circa 1.200 milioni con 2.200 chilometri di elettrodotti e più di 20 nuove stazioni. Nel periodo sono stati connessi 12.000 MW di produzione termoelettrica e 7.000 MW di impianti rinnovabili. Dal 2011 al 2020, poi, Terna prevede di realizzare ulteriori investimenti per 7,5 miliardi di euro che consentiranno, tra l'altro, di aumentare le importazioni di 3-5.000MW, di ridurre le perdite di energia sulla rete di 1,2 TW/h e di ottenere un calo delle congestioni tra 5.000 e 9.000 MW. Il tutto con un minor costo per il sistema elettrico di 1,6 miliardi di euro l'anno. Capitolo a parte quello delle rinnovabili che richiedono una rete in grado di assorbire picchi di produzione intermittente e di compensare le variazioni e gli ammanchi quando di riduce il vento o l'irradiazione solare.
Per questo tipo di modulazione, Terna ha già presentato al Ministero dello Sviluppo Economico un primo progetto per l'installazione di 130MW di batterie che consentono di accumulare i kw/h rinnovabili in eccesso per poi rilasciarli nei momenti di minor produzione da queste fonti. Per le batterie, ha spiegato cattaneo, ''abbiamo selezionato con la collaborazione del MIT una tecnologia giapponese che consente il miglior rapporto tra potenza e capacità''. Ora sono necessari ''una regolamentazione dell'Authority'' e ''un coordinamento nella scelta della tecnologia con gli operatori e i distributori'' con l'obiettivo finale ''di avere una produzione italiana di queste batterie''.
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Alessandra Camera
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