DAL COMUNE DI GIULIANOVA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO.



E' stata presentata stamane in Comune l'iniziativa "Solidarietà&legalità" con la presenza del sindaco Francesco Mastromauro, degli assessore Nausicaa Cameli, Nadia Ranalli ed Alfonso Vella, della direttrice dell'Ambito Sociale Antonietta Spinozzi, della direttrice dell'Istituto "Castorani" Manuela Gasparrini e della prof.ssa Rosanna Di Berardino. L'iniziativa nasce con il sequestro, ad opera della Polizia stradale, di indumenti con false "griffe" e dalla successiva richiesta, avanzata al sindaco da parte della Polstrada, di individuare una associazione o istituzione impegnata nel sociale o con scopi di solidarietà cui destinare i capi di vestiario. "Ringrazio il magistrato Irene Scordamaglia e il comandante provinciale della Polizia Stradale, Lara Panella", dice in sindaco, "per aver deciso, con scelta davvero felicissima, di destinare i capi d'abbigliamento sequestrati ad una struttura impegnata nel sociale. Ho scelto il "Castorani" perché si tratta di una struttura, attualmente in fase di riordino a seguito della riforma sulle IPAB, da sempre dedita alla tutela della vita umana e dell'istituto della famiglia con particolare attenzione al mondo dell'infanzia e della gioventù emarginata. Vorrei ricordare in proposito continua il primo cittadino – la riunione svoltasi in Comune il 6 dicembre 2010 in occasione della quale venne approntato, per così dire, un tavolo tecnico-operativo con Carabinieri, Polizia stradale, Finanza, Guardia Costiera e Polizia municipale per rendere ancora più incisiva l'azione di contrasto al fenomeno del commercio abusivo. Ebbene, questi indumenti contraffatti sono il frutto di una decisa azione di contrasto al fenomeno da parte, in questo caso, della Polizia stradale e voglio auspicare che nel prossimo futuro vi siano altre occasioni per donare beni sequestrati a quanti hanno bisogno: si tratta, purtroppo", conclude il sindaco, "di un numero di persone in costante aumento che richiede la solidarietà e l'impegno di tutti".

Impaginato da: Alfonso Aloisi









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