Torna a Verona il Festival Internazionale dei Giochi in Strada che in questa sua nona edizione si è posto l’obiettivo di rivendicare l’importanza dei giochi e le tradizioni ludiche a livello regionale come parte del patrimonio culturale di molti paesi del mondo.
A questo fine, gli organizzatori, l’Associazione Giochi Antichi e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona hanno invitato a partecipare all’evento numerosi paesi tra i quali il Brasile, l’Iran, la Repubblica Democratica del Congo, il Portogallo e il Messico.
Ogni uno di questi paesi condividerà con i veronesi e visitatori che si recheranno a Verona il 23, 24 e 25 di settembre i giochi più rappresentativi dalle loro culture, come la Capoeira del Brasile, la Malha del Portogallo e l’Ulama de Cadera del Messico. Inoltre, si è riservato uno spazio per i giochi tradizionali di ogni singola regione italiana, così come una sezione per i giochi di tavoliere come gli scacchi e un’area dedicata ai giochi di strada più attuali come lo skateboard.
Di tutte le iniziative proposte dal Festival una di quelle più partecipative e che cerca infatti di coinvolgere le famiglie e persone che visitino Verona durante quei giorni è quella dei laboratori di gioco. Questi consistono in attività di gruppo in cui si può costruire la propria cerbottana o partecipare in balli gioco, una danza che è allo stesso tempo un gioco e che può praticarsi in squadre. Particolarmente interessanti si presentano le attività di ludosophia, che propone dei giochi per poi riflettere su questioni sociali ed etiche come il fatto di imbrogliare o l’uso di stereotipi nei giochi e dei sistemi di votazione.
Uno dei giochi inclusi nel programma del Tocati Verona è Dixit, un moderno gioco creato nel 2009 e vincitore dello Spiel des Jahres nel 2010 che coinvolge un minimo di 3 e un massimo di 6 giocatori in una sfida di linguaggio supportata da carte con illustrazioni di Marie Cardouat. Uno dei giocatori, il narratore, sceglie una tra le sue sei carte ed enuncia una frase correlata all’immagine della carta. A quel punto ogni giocatore da al narratore la carta che, tra le sei che ha in mano, ritiene sia più vicina alla frase pronunciata. Il narratore le mescola includendo la carta da lui scelta e le dispone sopra il tavolo affinché tutti i giocatori tentino di indovinare qual’era la carta scelta dal narratore. Quelli che indovinano ché immagine ha ispirato la frase enunciata dal narratore vincono 3 punti. Anche il narratore vince tre punti, tranne nel caso in cui tutti o nessuno indovinino la carta. In quel caso il narratore non aggiunge punti al suo conteggio ma gli altri ne sommano due. Il ruolo di narratore passa dopo ogni giocata alla persona a sinistra, finché una persona vince, raggiungendo i 30 punti.
L’appuntamento al tocati è quindi da non perdere, soprattutto per tutti quelli che sono curiosi di scoprire le particolarità delle tradizioni culturali da un punto di vista diverso, più ludico, e da tutti quelli che desiderano passare un weekend in famiglia memorabile.
Articolo a cura di Alba L
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