L'estate è quasi al termine ed è quindi tempo di tirare le somme sull'andamento dei flussi turistici nelle più famose città d'arte e destinazioni del paese . Oggi vediamo cosa è accaduto a Napoli, una città che ha temuto per il suo turismo in virtù dei disservizi e della brutta pubblicità che il capoluogo campano si è guadagnato in questi anni non solo in Italia ma anche all'estero. Nonostante i timori pare che il turismo napoletano abbia retto bene ai disagi e all'emergenza rifiuti sebbene si sia evidenziato un mutamento per quanto riguarda l'afflusso turistico di questa estate. A confermalo sono le ricerche di recente rese note da Federalberghi che ha evidenziato un andamento abbastanza in chiaroscuro del turismo partenopeo. La ricercacomunica come la percentuale di camere occupate negli alberghi napoletani la scorsa estate sia cresciuta del 63% a luglio e del 56% ad agosto, rispetto agli stessi mesi del 2010. Un risultato all'apparenza positivo che però perde di significato se si prendono in considerazione due aspetti fondamentali. In primo luogo gli introiti registrati dagli alberghi non sono stati così brillanti, in secondo luogo l'aumento della presenza dei turisti sembra doversi asrivere principalmente ad offerte speciali e a prezzi ridotti. A mutare è anche il modo di vivere e visitare la città, visto che in buona parte dei casi i turisti usano la città partenopea come punto di partenza verso la Costiera, le isole o il Cilento. Quest'anno il tempo di pernottamento negli alberghi e nei b&b Napoli è stato poco più di un giorno e mezzo. Scende inoltre anche la presenza degli italiani mentre è cresciuta di ben il 14% quella degli stranieri.

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