L’illuminazione, in particolar modo quella pubblica, è arrivata sempre più al centro della scena nei casi di cronaca. La sua presenza infatti influenza molto l’opinione collettiva: una strada illuminata è sempre preferibile ad una strada buia, da’ la percezione di essere più sicura e garantire l’incolumità di chi la attraversa.
L’illuminazione pubblica però ha dei costi notevoli, soprattutto quando si esce dalle città e ci sia addentra in lunghi percorsi difficili da illuminare interamente senza sbancare le ( già economicamente a pezzi) amministrazioni comunali. Però non si può rinunciare a quella che, a livello percettivo, è garanzia di sicurezza. Un dilemma fino a poco tempo fa’ senza soluzione ma che con le nuove tecnologie è giunto ad una soluzione che coniuga ottima resa a livello di luci e ridotta spesa economica, se paragonata alle tradizionali luci presenti lungo le nostre strade: l’illuminazione LED.
LED è l’acronimo Light Emitted Diode (cioè diodo ad emissione luminosa) elaborato nel 1962 da Nick Holonyak Jr, inventore statunitense, che ideò il prototipo mentre lavorava come consulente per la General Electric. Il ponte diodo rappresenta il più semplice tipo di semiconduttore esistente composto da alluminio, gallio e arsenide. Il principio del led è proprio quello di sfruttare le proprietà ottiche di questi materiali per produrre fotoni, quindi luce. Proprio per queste sue caratteristiche tecniche il LED rappresenta una delle possibilità più economiche per illuminare grandi spazi senza incidere eccessivamente sulle casse che finanziano tali impianti. Inoltre sono molti altri gli elementi a favore di questa tipologia di illuminazione: la lunga durata nel tempo, l’elevata affidabilità, l’elevata efficienza e il basso consumo.
Rimanendo nel campo dell’illuminazione il LED può sostituire le lampade ad incandescenza, alogene o fluorescenti (a risparmio energetico) in quanto l’efficienza di luminosità/consumo è attualmente quotata 3 a 1. Quindi la forza commerciale di questo prodotto si basa proprio sul basso prezzo dello stesso e la loro compatibilità con i circuiti elettrici al silicio particolare che li rende particolarmente appetibili a sostituire altri impianti già esistenti. Inoltre, fattore di non secondaria importanza, le luci al LED non hanno praticamente bisogno di manutenzione e possono essere installate in svariati punti. Cosa che i tradizionali impianti non permettono.
La luce al Led inoltre ha particolari caratteristiche che la rendono per l’appunto particolarmente adatta all’illuminazione: la facilità di realizzazione di ottiche efficienti in plastica, la saturità dei colori, la possibilità di un forte effetto spot, necessità di una bassissima tensione, la pressoché assenza di sensibilità a vibrazioni e umidità, l’assenza di mercurio e la durata non influenzata dal numero di accensioni e spegnimenti e soprattutto sono privi di componenti IR e UV.
Finora i principali usi che sono stati fatti di questa tecnologia sono stati limitati ma negli ultimi anni si stanno espandendo sempre più anche grazie alla varietà di accessori ledlink. Il LED infatti è ormai utilizzato nei telecomandi ad infrarossi, negli indicatori di stato (cioè le lampadine spia presenti in molti elettrodomestici come tv, stereo..)nella retroilluminazione di schermi e display LCD, nei semafori e negli stop delle automobili, nei lampeggianti delle vetture d’emergenza (come ambulanze, polizia….), nei cartelloni a messaggio variabile e ora, anche nell’illuminazione pubblica o privata.
Articolo a cura di Serena Rigato
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