Bisogna penalizzare fiscalmente le fonti fossili per favorire l'energie alternative, questa potrebbe essere un'alternativa al sussidio delle energie a basso impatto ambientale. Il suggerimento arriva dalla Banca d'Italia . «Le emissioni di gas serra andrebbero tassate - dice Daniele Franco, capo della ricerca economica - in proporzione al loro fattore di emissione e in base al valore monetario del danno marginale.
«La bozza di legge delega nel delineare i principi di riforma del sistema tributario non affronta in modo esplicito il tema della tassazione ambientale e della crescita sostenibile» osserva Franco. Tuttavia, in prospettiva quest'ultima riveste «un ruolo rilevante nel favorire la ripresa di un percorso di sviluppo che non si ripercuota negativamente sull'ambiente». Per correggere quindi «comportamenti che determinano un impatto negativo sull'ambiente (in termini di sfruttamento delle risorse naturali o di inquinamento), è possibile ricorrere a imposte disegnate in modo da internalizzare, in tutto o in parte, i costi esterni associati a tali impatti. Inoltre, il segnale di prezzo fornito dalle imposte, soprattutto se mantenuto nel tempo, fornisce un incentivo allo sviluppo di tecnologie innovative che facilitano la riduzione dell'impatto ambientale delle attività di produzione e consumo, accrescendo le prospettive di una crescita guidata dai 'settori verdi» (la cosiddetta green economy)«. Infine, »affrontare il tema della tassazione ambientale è auspicabile - ricorda palazzo Koch - in vista degli obiettivi imposti dalla strategia Europa 2020, che il nostro Paese ha condiviso«.

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