Lo scorso giugno sono entrate in vigore delle nuoce norme per quanto concerne il credito al consumo. Le nuove regole sono state varate dalla Banca d’Italia e a queste sia le banche che le società finanziarie che operano nel settore dei prestiti e di finanziamenti sono state tenute ad adeguarsi. Si tratta in linea di massima di regole con le quali la Banca d’Italia cerca di garantire maggior trasparenza ai consumatori, visato che quando si parla di credito al consumo ci si riferisce ad una materia piuttosto ampia che spazia dai presti personali, sia quelli indirizzati ai dipendenti privati sia quelli riguardanti i prestiti dipendenti privati, ai cosiddetti prestiti finalizzati per non parlare delle carte revolving e delle operazioni di cessione del quinto. Quindi, cosa introducono di nuovo queste norme e cosa nel concreto va a cambiare per i consumatori? Le nuove regole dirette ad un incremento della trasparenza, sono sintetizzate in un Provvedimento della Banca d’Italia del 9 febbraio 2011 e il loro obiettivo primario è essenzialmente quello di attuare i principi previsti dal decreto legislativo 141/2010, con il quale si recepiva la direttiva europea 2008/48/Ce. In pratica la normativa ha subito un aggiornamento, obbligando gli istituti di credito ad illustrare meglio ai clienti tutte le informazioni necessarie per sottoscrivere un finanziamento in maniere consapevole, interessando tutte le fasi della sottoscrizione. Le banche e le società finanziarie dovranno consegnare al cliente un documento nel quale si spiega tutto nei minimi dettagli, senza contare che il diritto di recesso deve essere esteso a 14 giorni.

0 commenti:

Posta un commento

 
Top