GIULIANOVA - Sono state raccolte duemilacinquecento firme e forse più per evitare la vendita della farmacia comunale di via Trieste. Un dato molto significativo per il comitato spontaneo, guidato dal presidente onorario Romolo Trifoni, che oggi si è dato appuntamento al Gran Caffè de' Baroni, nella parte alta della città. Un incontro con i media (molto pubblico intervenuto all'appuntamento) per fare il punto della situazione dopo l'avvio della campagna di sensibilizzazione per evitare la dismissione di quell'attività pubblica. Come sempre ha fatto gli onori di casa Elisa Braca (Federazione della Sinistra) introducendo l'intervento dell'ex sindaco di Giulianova Romolo Trifoni che ha esordito: "La mia non vuole essere una polemica, ma un invito alla ragionevolezza da parte della Giunta che ci ha traditi e delusi. Quando si decidono cose così importanti come la vendita di una farmacia -ha continuato Trifoni- è obbligatorio ascoltare la volontà popolare. Tra i cittadini ci sono forti dubbi su alcune vendite passate, sul rilascio di qualche licenza edilizia e sull'alto costo dello smaltimento dello spiaggiato. Per il bene della Città -ha concluso Romolo Trifoni- chiedo al Sindaco, ai suoi Assessori ed ai consiglieri di maggioranza di fare un passo indietro sulla farmacia comunale. Siamo ancora in tempo". La parola è passata a Paolo Vasanella (Pdl): "I signori della maggioranza non chiederanno mai scusa per ciò che stanno facendo in merito alla farmacia comunale. Il Pdl ha proposto delle alternative che ribadiremo nel consiglio comunale straordinario ad hoc che abbiamo richiesto. L'epiteto di "Armata Brancaleone" rivoltoci dal sindaco Mastromauro -dice Vasanella- lo respingiamo al mittente. Lui non tiene conto di ciò che pensa la maggioranza dei giuliesi. Da parte nostra avremo la massima attenzione su questa brutta pagina della vita cittadina". E' stata poi la volta di Laura Ciafardoni (Progresso Giuliese): "Come gruppo consiliare siamo ancora in attesa di ricevere risposte, anche minime, in ordine alle dieci domande poste al Sindaco ed all'Esecutivo. La nostra petizione per impedire la vendita della farmacia comunale è un atto propositivo e speriamo che Sindaco e Giunta si rendano conto di ciò che stanno per fare senza tenere in considerazione la volontà popolare. Mastromauro e Filipponi parlano dello spiaggiato solo per gettare fumo negli occhi dei giuliesi, ma con poca cognizione. Per quanto riguarda le offese rivolteci, diciamo che se di accozzaglia si può parlare allora bisognerebbe tener conto del modo con cui si regge la maggioranza in consiglio comunale. Noi -conclude Laura Ciafardoni- portiamo avanti battaglie per il bene di tutti". Per il Cittadino Governante era presente Giancarlo De Falco: "L'appello lanciato da Romolo Trifoni è stato raccolto da tutti noi e dalla cittadinanza con entusiasmo. La farmacia comunale poteva essere salvata attraverso un'oculata gestione del bilancio. Purtroppo il Sindaco di Giulianova non riesce a dimostrare capacità politica ed amministrativa. In consiglio comunale -continua De Falco- si avvale di due ex avversari politici come Di Carlo e Cameli, un tempo alla guida di una coalizione di centro-destra. In appena due anni la maggioranza conseguita da Mastromauro nelle urne si è liquefatta. Per la questione della farmacia il Sindaco avrebbe dovuto aprire un tavolo di confronto. Ci risulta che al momento non ci sia stata nessuna offerta, ma temiamo che ce ne possa essere solo una in zona Cesarini, come avvenuto per la scuola Acquaviva del Lido". La conferenza è proseguita con Elisa Braca (Federazione della Sinistra): "Un risultato lo abbiamo già conseguito attraverso il dialogo e gli incontri con la cittadinanza. Ai giuliesi la vendita della farmacia comunale non è gradita. La nostra è una battaglia per salvare qualcosa che appartiene a tutti e che, in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, potrebbe essere uno dei tanti strumenti per tutelare le classi meno abbienti. Tra l'altro c'è da dire che c'è stata anche una assoluta mancanza di trasparenza nell'affidamento della valutazione della farmacia stessa". Ultimo intervento di Antonio De Vincentiis (Prc): "A mezzanotte di ieri (9 novembre) erano state raccolte per la precisione 2.122 firme alle quali vanno sommati diversi fogli già riempiti e da allegare agli altri in nostro possesso che ci consentono di superare le 2.500 adesioni. In passato siamo stati protagonisti di altre importanti battaglie (piazza Marà ed inceneritore di Colleranesco) che hanno dato grossi risultati. Tra tutte le firme raccolte il 98% circa è rappresentato da donne e questo la dice lunga sulla preoccupazione che serpeggia in Città".
Alfonso Aloisi
Alfonso Aloisi
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