Ormai i mobili da bagno sono unisex proprio come la stanza da bagno.
Se un tempo la stanza del bagno era la stanza della donna per antonomasia...
Ora non più, è diventata l’Eden dell’uomo e facilmente sarà lui a chiedere di arredarla secondo il suo gusto e le sue esigenze.
E allora che entrino i mobili laccati lucidi dello spagnolo Jaime Hayon da abbinare a lavandini di ceramica oro e platino, specchiere e consolle d’ispirazione barocca di Marcel Wanders, sistemi di arredo modulare, personalizzabili e versatili, che corrono sulle pareti intervallando librerie, ripiani, sportelli a getto idromassaggio di ultima generazione.
Materiali. La ceramica cede il passo alla pietra, quella vera, quella eco, quella lavorata e plasmata per dare emozioni di luci, giochi, riflessi. Di classico rimane il mosaico. Bisazza. E poi legno, tanto legno e resina.
L’illuminazione ha un ruolo determinante: grandi vetrate, comunque tanta luce naturale e poi, faretti e led sì, ma anche maestosi lampadari, preziose lampade d’antiquariato o di design e abat jour, tante quante in salotto.
Bio. Verde e piante, tropicali, che amano la luce e l’umidità. Evocano il nostro habitat naturale, il paradiso, il contatto con la vita.
Insomma, il bagno deve essere confortevole, ma soprattutto bello. E’ contaminazione.
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