Aeroporti di Roma, 12,1 miliardi di euro per Fiumicino. La società controllata dai Benetton dice, attraverso il suo presidente Fabrizio Palenzona, che investirà 12,1 miliardi nei prossimi 32 anni. Lo scalo romano diventerà un Hub da 100milioni di passeggeri l'anno
MILANO - Un piano biblico, 2012- 2044. Tanto biblico che all’inizio della conferenza stampa di Adr, la società che gestisce gli aeroporti romani, qualcuno ha anche pensato che l’anno di arrivo fosse un errore e si dovesse scrivere 2014. Invece no. Un piano lungo 32 anni, che ha poco senso per gli investitori di Borsa, abituati ai piani triennali, ma che acquista un significato più fondato quando si parla di infrastrutture e grandi opere.
Fabrizio Palenzona, classe 1953 e 91 anni quando il piano arriverà al traguardo. Si parla di investimenti per oltre 12,1 miliardi, di cui 2,5 miliardi nei primi 10 anni, che porteranno Fiumicino ad avere fino a 100 milioni di passeggeri (oggi sono 43 milioni). La stima è di creare almeno 30 mila nuovi posti di lavoro nei primi 10 anni e oltre 230 mila nel lungo termine (2044).
Nelle speranze, Fiumicino si trasformerà in un Hub europeo di secondo livello, grazie ai 4,4 miliardi destinati al potenziamento di Fiumicino Sud e altri 7,2 miliardi utilizzati per sviluppare Fiumicino Nord (il cosiddetto "Fiumicino 2") con la costruzione di due piste entro il 2026 e di un'altra ancora nel 2037, che si affiancheranno alle tre piste esistenti.
Ciampino, l'aeroporto della maggior parte delle compagnie low cost, verrà invece riqualificato grazie a un investimento totale da 183 milioni e sarà trasformato entro il 2020 in un city airport, dopo un anno di chiusura necessario alla ristrutturazione. I voli low cost verranno spostati sullo scalo di Viterbo, che verrà aperto nel 2019 e per il quale sono stati previsti impegni finanziari per 236 milioni di euro.
Per fare tutto questo il presidente di Adr dice di non chiedere nulla. I soldi li metteranno gli azionisti, ovvero i Benetton. Poi se verranno fatti gli investimenti, si potranno aumentare le tariffe: “gli azionisti vogliono essere messi nelle condizioni di fare investimenti e se questi non vengono fatti non ci sono gli aumenti tariffari”, ha spiegato Palenzona, secondo il quale i Benetton, azionisti di riferimento di Adr, sono quanto di meglio poteva capitare a Fiumicino. Eppure per il mancato adeguamento delle tariffe dal 2001 (data della privatizzazione) ad oggi, la società chiede subito 400 milionii di euro da inserire nelle trattative che a inizio 2012 inizieranno intorno al nuovo piano tariffario.
"Vorrei sfatare una leggenda metropolitana - ha sottolineato il presidente - che riguarda i nostri azionisti che drenerebbero risorse per lo sviluppo attraverso i dividendi. I nostri azionisti vogliono talmente tanto che da quattro anni non prendono un soldo di dividendo e dal 2007 hanno lasciato tutte le risorse in aeroporto per non peggiorare la situazione, dovuta al blocco delle tariffe. I Benetton hanno preso Autogrill che è diventata una delle prime società al mondo nel food and beverage. Hanno preso Autostrade che adesso è la prima società di infrastrutture nel mondo e vince gare perché sa fare il suo mestiere in modo eccellente. Lo sarà anche Adr se sarà messa in condizione di fare il suo lavoro".
FONTE: Repubblica.it
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