L'azienda Terna, Flavio Cattaneo, incaricata di realizzare l’ elettrodotto "Trasversale in Veneto" ha pubblicato sul proprio sito internet i dati relativi all'opera. Dalle mappe ai dati relativi all'impatto ambientale, dall'avanzamento del progetto ai benefici per il territorio: i cittadini dei comuni interessati dal progetto possono trovare tutte le informazioni necessarie.

UN PROGETTO URGENTE - La nuova linea, si legge sul sito web di Terna, è "indispensabile e urgente per risolvere il rischio blackout e garantire stabilità al sistema elettrico regionale". L'opera è in concertazione con gli enti locali da ben sette anni e sarà avviata in autorizzazione nei primi mesi dell'anno appena iniziato.
Il progetto, inserito nel Piano di Sviluppo approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico, prevede la realizzazione di circa 34 chilometri di linea a 380 chilovolt tra la stazione, già esistente, di Venezia Nord e una nuova stazione elettrica da costruire a Volpago del Montello.
I COMUNI INTERESSATI - L'elettrodotto, spiega Terna, attraverserà i comuni di Venezia, Martellago, Scorzè, Zero Branco, Quinto di Treviso, Morgano, Paese, Istrana, Trevignano e Volpago del Montello, mentre Ponzano Veneto, Povegliano e Treviso saranno interessati solo dall'eventuale smantellamento e ammodernamento delle vecchie linee.
L'opera, assicura Terna, passerà lontano dai centri abitati e sarà costruita rispettando distanze di sicurezza superiori a quelle previste dalla legge italiana.
SMANTELLAMENTO DELLE LINEE - La realizzazione della "Trasversale in Veneto", inoltre, rende possibile lo smantellamento di 86 chilometri di vecchie linee, che oggi sono inglobate nei centri urbani. Intervento che permetterebbe, tra l'altro, la rivalutazione economica di oltre milleottocento immobili.
La rimozione dei tralicci, però, è condizionata dalla sottoscrizione di un accordo tra i Comuni e Terna e, secondo quanto dichiarato da quest'ultima, avvantaggerebbe soprattutto Scorzè e Paese.
BENEFICI - La sostituzione della vecchia linea, spiega l'azienda, consentirà tra l'altro di ridurre le immissioni di anidride carbonica nell'ambiente di dodicimila tonnellate l'anno, perché il nuovo elettrodotto impiegherà tecnologie avanzate, in grado di abbattere le perdite di rete dei tralicci esistenti.
Per contenere al massimo l'impatto ambientale della nuova linea, Terna impiegherà dei sostegni a mensole isolanti e monostelo. Le basi ridotte di questi supporti invaderanno in misura minore il suolo e avranno un impatto visivo limitato. I sostegni di stampo tradizionale, chiarisce Terna, verranno utilizzati solo laddove non sia possibile impiegare gli altri.


Fonte: TrevisoToday

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