• Realizzata in 1 anno con un investimento di circa 19 milioni di euro
  • Migliorerà il servizio elettrico lombardo riducendo le attuali “congestioni” di rete
  • 8 imprese affidatarie coinvolte nei lavori e impiegate 22 unità giornaliere
  • Impatto ambientale ridotto: struttura “mascherata a verde” con diverse varietà di piante

Prosegue a ritmo spedito la realizzazione del nuovo elettrodotto “Chignolo Po – Maleo”, l’autostrada dell’energia tra Pavia e Lodi presentata da Terna a luglio. Dopo l’attivazione della stazione elettrica di Chignolo Po, avvenuta in agosto, è divenuta operativa anche la seconda stazione elettrica programmata, quella di Maleo. Realizzata con un investimento di 18,6 milioni di euro, occupa complessivamente una superficie di 106 mila metri quadrati.
L’attivazione della struttura è avvenuta dopo poco più di un anno dall’apertura del cantiere (fine settembre 2010) rispettando pienamente i programmi definiti all’inizio delle attività di progettazione. Un risultato del tutto positivo in considerazione delle avverse condizioni meteorologiche durante la stagione invernale e delle ingenti opere di sistemazione del sito che si sono rese necessarie. Infatti, il pericolo di esondazione del fiume Adda ha comportato la sopraelevazione di 1,5 metri del piano della stazione elettrica rispetto al piano di campagna originale. Sono state 8 le imprese affidatarie coinvolte e 22 le unità lavorative mediamente impegnate nelle attività di cantiere.

Notevoli i benefici elettrici per l’area interessata: la nuova struttura consentirà infatti di ridurre il rischio di “congestioni” sulla rete locale, nonché ammodernare, potenziare e rendere più efficiente il sistema elettrico lombardo, che da solo assorbe circa un quinto dell’intero fabbisogno italiano.

Molteplici i benefici anche dal punto di vista ambientale. Più della metà dei 106 mila metri quadrati di area della stazione elettrica sono stati destinati a opere di mitigazione e “mascheramento a verde” attraverso l’uso di opere di ingegneria naturalistica d’avanguardia, come l’innesto di fasce boscate, piante e arbusti, tali da rendere minimo l’impatto della struttura sul territorio. In particolare l’area è stata inverdita con alberi e piantagioni di specie autoctone, per mantenere il massimo livello di biodiversità possibile. Tra le specie arbustive: corniolo, nocciolo, biancospino, sanguinella, fusaggine, frangola, alno nero, emero comune, ligustro, prugnolo, spino cervino, salicone, salice rosso e sambuco. Tra le specie arboree: acero campestre, ontano nero, frassino maggiore, pioppo bianco, pioppo nero, pioppo grigio, ciliegio selvatico, farnia, salice bianco, tiglio selvatico e olmo campestre. Le tecniche di rivegetazione sono state scelte in modo da garantire le funzioni anti-erosive, di stabilizzazione e consolidamento dei terreni.

Un ulteriore passo significativo per l’importante infrastruttura per il trasporto dell’energia elettrica in Lombardia – e che darà una marcia in più alla rete in un’area nevralgica del Paese, snodo cruciale del Centro Europa – è stato compiuto con il completamento dei lavori e la successiva messa in esercizio dell’elettrodotto che collega le stazioni elettriche di Maleo e Pizzighettone. L’elettrodotto, completato in soli 3 mesi, è composto da una parte in cavo interrato lunga circa 2 km. La realizzazione di questo tratto rientra nel più ampio progetto di riassetto della rete in Provincia di Lodi e consentirà di demolire 9,5 km di linee elettriche aeree vetuste.

L’elettrodotto “Chignolo Po – Maleo”, che sarà in servizio nei primi mesi del 2012, rappresenta uno dei progetti più importanti di Terna in Lombardia, dove la società ha pianificato investimenti per oltre 1 miliardo di euro – sui 7,5 miliardi programmati nei prossimi 10 anni a livello nazionale – per sviluppare e potenziare la rete elettrica della regione. Si tratta della linea elettrica ad altissima tensione più “verde” d’Italia: oltre il 70% del tracciato è infatti realizzato con tecnologici pali “monostelo” a ridotto impatto visivo e ambientale. La sua realizzazione (24 km totali) permetterà di demolire 225 vecchi tralicci e 64 km di vecchi elettrodotti.


Fonte: Terna

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