Pare ormai cosa fatta: Riccione vedrà l'applicazione della tassa di soggiorno. Almeno questa pare la volontà dell'amministrazione comunale, che come espresso dalla maggioranza formata da PD, IdV e SEL ha deciso che questa nuova imposta farà parte delle nuove che verranno introdotte in bilancio insieme all'Imu (Imposta Unica sugli Immobili) e una ulteriore sulla seconda casa e sui fabbricati commerciali. L'Associazione Albergatori di Riccione (Aia) ha fatto sapere, con una lettere a tutti i suoi soci che è anche stata resa pubblica, che se questa decisione verrà portata a fino in fondo taglierà ogni rapporto con l'Amministrazione Comunale.

Questo nuovo balzello, infatti, andrebbe solo a scoraggiare il turismo e l'economia della città, peggiorando gli affari di molti hotel Riccione 4 Stelle. Ricordiamo che la tassa di soggiorno fa parte del decreto sul federalismo fiscale municipale e che è stata introdotta lo scorso anno dal Governo Berlusconi: consiste in un'imposta che viene applicata ai turisti che soggiornano in un hotel e può variare da uno a cinque euro. In molti comuni e città della Regione Emilia-Romagna l'applicazione di questa tassa pare, ormai, una certezza.

Gli albergatori di Riccione non intendono accettare questa imposizione la cui applicazione potrebbe solo aggravare la crisi del settore: chiedono pertanto anche a tutti i consorzi, i club di prodotto e le cooperative di seguirli nella protesta. Molti alberghi di Riccione e hotel 4 stelle Riccione, infatti, si sentono minacciati da questo balzello di fronte a un periodo di recessione finanziaria che vede, prima di tutto, il taglio delle vacanze in molti concittadini.

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