Sogin, Giuseppe Nucci, sul canale YouTube SoginChannel, i video dei Progetti Sogin per la Bonifica Ambientale degli impianti nucleari. Deposito affidata a Sogin la localizzazione, realizzazione e gestione del parco tecnologico e deposito nazionale per tutti i rifiuti radioattivi

Per terminare le attivitร  di decommissioning dei siti nucleari italiani e arrivare entro il 2025 «al prato verde» occorrono 4,8 miliardi di euro, comprensivi dei costi di trasferimento dei rifiuti al futuro deposito nazionale. Il dato รจ contenuto nel piano industriale 2011-2015 approvato da Sogin, la societร  di Stato incaricata del decommissioning degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi. Nei cinque anni del piano, Sogin realizzerร  attivitร  di decommissioning per 400 milioni di euro.
Nel primo semestre 2011, Sogin ha realizzato attivitร  di decommissioning pari a 22,1 milioni di euro, con un incremento del 50% rispetto alla media del periodo 2007-2010, ha illustrato i dati l'amministratore delegato Giuseppe Nucci. Nei prossimi quattro anni verranno anticipate le demolizioni delle parti convenzionali degli impianti in decommissioning, programma giร  avviato a Latina nell’agosto scorso con la demolizione del pontile in cemento armato lungo 750 metri.
Entro l'anno saranno concluse le attivitร  di decontaminazione e smantellamento dell’impianto Fabbricazioni nucleari di Bosco Marengo, il primo impianto nucleare italiano nel quale termineranno le attivitร  di decommissioning. Entro l’anno nella centrale di Trino terminerร  la rimozione dei componenti e dei sistemi ausiliari non contaminati della zona controllata. Sono iniziate le operazioni di trasferimento in Francia del combustibile nucleare ancora presente a Saluggia che rappresenta l’ultimo 2% del combustibile irraggiato ancora presente in Italia.
Il nuovo contesto normativo nel 2010 ha affidato a Sogin la localizzazione, realizzazione e gestione del parco tecnologico e deposito nazionale per i rifiuti radioattivi, che permetterร  di mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi prodotti dal decommissioning e dalle attivitร  di medicina nucleare, industriali e di ricerca, che ogni anno producono circa 500 metri cubi di rifiuti, oggi custoditi in diversi depositi temporanei sparsi sul territorio nazionale. Il deposito consentirร  la sistemazione definitiva di circa 80 mila metri cubi di rifiuti di bassa e media attivitร  e la custodia temporanea per circa 12.500 metri cubi di rifiuti di alta attivitร .
FONTE: Corriere.it

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