Uova, carni e golosità: i protagonisti del menù pasquale
La Pasqua è una festa molto attesa in Italia che si celebra anche rispettando le tradizioni gastronomiche, di cui la nostra gastronomia è davvero imbevuta. Per questo il menù pasquale deve essere organizzato al meglio, stando attenti nel creare un menù che sappia attingere dal abbondante ricettario italiano, concedendosi però anche un po' di sperimentazione. Non si deve scordare che alla Pasqua segue la Pasquetta, la prima effettiva occasione, tempo permettendo, di regalarsi una gita fuori porta per la quale bisogna approntare un pranzo saporito ma che sia indicato ad essere consumato ad aria aperta. Ma andiamo con calma e vediamo come cucinare un pranzo che si riallacci alle ricette pasquali tipiche ma che sia anche capace di stupire. Il primo suggerimento è dunque quello di attingere alle ricette della tradizione, magari rivisitandole con qualche variazione e facendo sempre attenzione a bilanciare le pietanze. Fatta luce su questa questione, per grandi linee, in tutta la penisola il pranzo di Pasqua prevede una cucina genuina e molto gustosa, mentre il piatto re della tavola pasquale è l'agnello che in molte regioni viene utilizzato dall'antipasto ai secondi. I piatti pasquali hanno in aggiunta anche un'altra caratteristica, cioè quella di essere cucinati con ingredienti di stagione, verdure fresche, tipo erbette, asparagi, piselli e fave, carni ovine e formaggi freschi, tipo ricotta. Come detto per cucinare un buon menù pasquale è necessario non solo rifarsi alla tradizione ma anche non scordarsi mai di bilanciare le portate; così se il primo piatto è già abbastanza sostanzio, allora l'antipasto deve essere più leggero, se il secondo è a base di carne allora si può anche non cucinare il primo ed aprire il pranzo con una pasqualina.
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