La direzione generale di Roma Eur, che viene alimentata con energia proveniente da fonti rinnovabili, spegnerà le insegne.
Il Gruppo Poste Italiane aderisce per il quarto anno consecutivo ad “Earth Hour” e sabato 31 marzo spegnerà simbolicamente le luci in numerose sedi direzionali sparsi sul territorio nazionale, in occasione dell’Ora della Terra 2012 organizzata dal WWF.
L’azienda ha accolto l’invito a partecipare all’evento mondiale per testimoniare il suo impegno contro lo spreco di energia che surriscalda il pianeta e il cambiamento climatico.
Per un’ora dalle ore 20,30 alle 21,30, le luci di numerosi edifici tra i più rappresentativi di Poste Italiane si abbasseranno o saranno spente del tutto.
La direzione generale di Roma Eur, che viene alimentata con energia proveniente da fonti rinnovabili, spegnerà le insegne.
Il Gruppo Poste Italiane è impegnata da anni a favore della sostenibilità ambientale e prende parte all’evento per confermare il suo impegno nella riduzione dell’inquinamento. Dal 2009 utilizza il 50% di energia proveniente da fonti rinnovabili certificate e negli ultimi tre anni ha ridotto di più del 30% le emissioni di CO2, un risultato eccellente che triplica l'obiettivo fissato a livello europeo.
L'azienda ha messo in campo un progetto complessivo di risparmio energetico che coinvolge le oltre 15mila sedi aziendali e prevede una serie di iniziative che hanno come obiettivo l'abbattimento degli sprechi (per esempio: spegnimento automatico delle postazioni di lavoro, sensori di presenza per l'accensione delle luci, l'ottimizzazione dei sistemi di illuminazione e di riscaldamento).
Poste Italiane sta investendo anche sul fotovoltaico e nel 2011 sono entrati in funzione due impianti che sfruttano l’energia solare: il centro congressi del Trullo a Roma e il centro di meccanizzazione postale dell’Aquila.
Poste Italiane, inoltre, punta a diminuire l'impatto ambientale dei propri veicoli. Attualmente, dell'intera flotta, circa 1.800 sono veicoli a basso impatto ambientale (mezzi elettrici e bi-fuel benzina/metano) che dovranno diventare oltre 2.000 entro il prossimo anno.
FONTE: Poste Italiane
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