Verona. Infracom si fa giovane. Focalizza il proprio core business sulle infrastrutture, conferma la mission nelle telecomunicazioni, valorizza il backbone, spinge su datacenter e apre le porte alla tecnologia cloud. Massimo Lippi, Direttore Generale Infracom: “L'azienda è inserita in un processo di continua crescita”.

E' il nuovo volto della società veronese che ha sottoscritto con le principali banche finanziatrici un accordo di ristrutturazione che ha portato al dimezzamento del debito sulla base di un piano di risanamento complessivo che comprende un piano industriale per gli anni 2011-2015.

"L'azienda Infracom è inserita in un processo di continua crescita" conferma il Consigliere Delegato e Direttore Generale della società controllata dal Gruppo Autostrade Brescia Verona Padova, Massimo Lippi, che ha portato Infracom - che in questi anni ha sempre generato cassa nonostante la difficile congiuntura - a cedere l'area IT con sede a Padova attraverso un'operazione di management buy out. Da Infracom IT la società ha preso il nome di Corvallis Spa. Infracom, già terza in internet dopo Telecom e Fastweb, ora concentra le proprie attività sull'Information & Communication Technology.

Voltata la pagina rispetto il passato, Infracom guarda al futuro con una struttura fatta di 500 dipendenti con l’headquarter a Verona e molte altre sedi sparse sul territorio nazionale fra qui Milano e Firenze.
La società punta con decisione sui suoi datacenter dai quali partono i servizi cloud fondamentali per la strategia dei prossimi anni. Infracom ne gestisce quattro a Milano, Verona, Imola e Brindisi. Il polo più importante è quello in via Caldera a Milano, che ha nella sala Avalon il punto di accesso privilegiato al MIX, il più importante peering point italiano e la chiave per accedere al backbone internazionale, e che vanta una superficie di circa 4mila mq con una crescita di 250mq all’anno.

"Infracom si sta focalizzando sui business strategici - chiarisce Massimo Lippi – facendo leva su assett chiave e su competenze tecnologiche in crescita. Stiamo sviluppando servizi real cloud sui quali puntiamo per  la crescita dei nostri data center, oggi incentrati sulla nostra telehouse, la più grande d’Italia e la più importante per l’accesso all’internet backbone".

Le possibilità di crescita nel cloud sono ritenute importanti, per questo entro fine anno sarà lanciato un servizio pay per service basato sulla struttura di Imola con funzionalità di smart billing e self provisioning. Il 2012 vedrà anche il lancio di servizi Iaas e Paas di classe enterprise rivolti alle aziende che vogliono accedere ad un’infrastruttura evoluta senza investimenti. L'interesse da parte delle aziende italiane è elevato dato che molte delle nostre imprese non sono ancora partire con un investimento tecnologico proprio per problemi finanziari.

Infracom inoltre intende lanciare servizi applicativi basati su Panthera, il suo Erp proprietario, che da una decina d’anni viene sviluppato in Italia e in Tunisia, importante presenza nel Nord Africa. Nell’ambito del suo piano internazionale, Infracom ha in progetto l’espansione dei servizi cloud in Austria e Svizzera entro il 2013.
Infracom è pronta a cavalcare l’onda grazie alla sua rete in fibra ottica di circa 10.000 km e con circa 1.500 Man (Metropolitan area network) in quaranta città e cavi che seguono l’asse autostradale e permettono di congiungere le aree produttive di tutta Italia.

Nel wireless è presente su tutto il territorio nazionale con servizi Hyperlan e in particolare in Toscana e in Veneto. In quest’ultima regione Infracom è presente anche con servizi di Wireless local loop, servizi di fonia, xDsl, sicurezza, web e posta elettronica completano il quadro dell’offerta della società che nei suoi data center ospita oltre cento carrier, large account e media e punta a un’evoluzione costante della rete con progetti di sviluppo per erogare servizi a 100 Gb/s.

L’agenda di Infracom prevede per il prossimo 30 marzo l’impegno con gli azionisti per l’approvazione del bilancio 2011 che anticipa un margine operativo lordo in linea con le previsioni del piano industriale. Nel 2010, la società ha realizzato i risultati attesi ed ha ottenuto 163 milioni di euro di ricavi ed un margine operativo lordo di 29 milioni di euro pari a circa il 18% sui ricavi.




 FONTE:
 Il Giornale di Vicenza

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