Parte la stagione riproduttiva di Aria e Vento, la coppia di falchi pellegrini con fissa dimora sulla terrazza della Facoltà di Economia della Sapienza di Roma. Il nido artificiale di Terna, monitorato 24 ore su 24 da una webcam e una “eggcam” in full Hd dell’associazione scientifica Ornis italica, è di nuovo occupato dalla coppia di falchi pellegrini che da ormai otto anni lo ha scelto per riprodursi.
In linea con la tempistica del 2011 (il primo uovo era stato deposto il 28 febbraio), anche quest’anno la femmina Aria ha anticipato di qualche giorno, rispetto alla scadenza tradizionale della prima settimana di marzo, la deposizione del suo primo uovo. Quest’anno ad accorgersene e a postare il filmato su YouTube è stato un birdwatcher olandese, a conferma del successo internazionale di questa iniziativa seguita, nel 2011, da ricercatori e appassionati di 97 Paesi.
Se tutto procederà secondo natura, nel giro di pochi giorni Aria deporrà altre 2-3 uova che verranno covate per circa 33 giorni; i piccoli verranno quindi accuditi da entrambi i genitori per circa 40 giorni per poi involarsi. La novità di quest’anno è costituita dalla presenza di un terzo falco, spesso inquadrato dalla webcam principale. Grazie alla qualità delle immagini che ha permesso uno zoom sull’anello, secondo i più attenti osservatori ornitofili si tratterebbe di Zefiro, giovane maschio nato da Aria e Vento meno di un anno fa.
Sarebbe il primo figlio, sui 17 nati da questa prolifica coppia, a tornare al nido natio, una ulteriore conferma della teoria della filopatria, ovvero del legame che si stabilisce tra l’animale e i luoghi in cui è nato, dapprima solo ipotizzata dagli esperti di Ornis italica e poi comprovata dal ritrovamento, in anni diversi, di due esemplari inanellati a Roma.
Questo nido “urbano”, tutelato dalla presidenza della Facoltà di Economia con il supporto del personale universitario, costituisce l’unica, felice, eccezione nell’ambito di Nidi sui tralicci, il progetto che Terna,guidata da Flavio Cattaneo, porta avanti da anni con Ornis italica e che conta oltre 550 cassette nido adatte alla nidificazione di diverse specie di uccelli, come ghiandaie marine, gheppi e falchi cuculi, posizionate su tralicci nel Lazio, in Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia e Umbria da cui si involano, ogni anno, oltre 1.000 nuovi nati.
FONTE: Corriere Nazionale
0 commenti:
Posta un commento