È un’accusa senza mezzi termini quella che Chiara Cremonesi, capogruppo di Sel in Regione Lombardia, lancia dal suo sito www.chiaracremonesi.it riguardo al tema già “hot” dell’erogazione di fondi pubblici alla Fondazione Maugeri.

Ma facciamo un piccolo passo di indietro. La Fondazione, che è sorta nel 1965 come “Clinica del Lavoro” ed è riconosciuta come Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico, è da alcune settimane nell’occhio del ciclone con l’accusa di riciclaggio, appropriazioni indebite pluriaggravate, frode fiscale ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. E da questa “spiacevole” faccenda, il presidente Roberto Formigoni si sente di prendere le distanze affermando che «non esiste nessun legame tra le vicende emerse e le responsabilità della Regione Lombardia».

E infatti secondo una nota di Regione Lombardia datata 27 aprile – che intende rispondere così ad accuse di discrezionalità nell’erogazione dei denari pubblici – «la Fondazione Maugeri, così come l’istituto San Raffaele, hanno avuto negli anni le cifre che loro spettavano (per le “funzioni non tariffabili”, ovvero prestazioni sanitarie, didattiche e di ricerca erogate da strutture pubbliche e private) in base al volume di servizi effettivamente resi, e a criteri validi per tutti». La nota aggiunge, inoltre, che la Maugeri ha ricevuto nel 2007 la cifra di 7,3 milioni di euro, mentre per i successivi bandi del 2008 e del 2009 non ha ottenuto alcun tipo di erogazione.

Si cala il sipario quindi, e la regione Lombardia sarebbe casta e pura a detta del Presidente e del suo entourage. Tuttavia il “J’accuse” della Cremonesi sembra essere più che motivato e senza possibilità di appelli. Per Chiara Cremonesi semplicemente il presidente Formigoni mente! E a dimostrazione di ciò si sarebbero due decreti regionali firmati dalla Giunta, datati 2008 e 2009, che evidenziano, di fatto, l’assegnazione di fondi a beneficiari “no profit”. Seguendo la testimonianza cartacea offerta dai decreti, infatti, nel 2008 la Maugeri avrebbe ricevuto più di 10 milioni; nel 2009 più di 9 milioni. Nel, 2011, addirittura, i “rimborsi” per la Fondazione supererebbero la cifra di 20 milioni di euro. Un imponente fiume di denaro costante nel tempo, al quale qualcuno in Consiglio, come Chiara Cremonesi, vorrebbe, finalmente, dire basta. Un fiume di denaro dissimulato da un fiume di bugie e falsità.

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