C’è ancora troppa confusione sui Cosmetici Cruelty Free. Cosa sono? Come si distinguono? Omia Laboratoires spiega cosa vuol dire veramente Cruelty Free e perché ha scelto di aderire allo Standard Internazionale NON TESTATO SU ANIMALI controllato da ICEA per LAV n° 040.
Nonostante oggi sia accresciuta la consapevolezza sulle crudeltà a cui sono sottoposti gli animali per testare i prodotti cosmetici, c’è ancora troppa confusione sul significato di Cruelty Free.
Cosa sono i Cosmetici Cruelty Free?
Prima che una nuova sostanza chimica venga messa in commercio, deve essere sottoposta per legge a una serie di test per verificarne la sicurezza per i consumatori. In passato, praticamente tutti questi test venivano eseguiti su animali (solitamente conigli o roditori): si tratta di test invasivi e dolorosi che terminano con la morte dell'animale. Nel 2004 in Europa sono stati vietati i test su animali del prodotto finito e dal 2009 sono stati vietati ulteriori test su animali per gli ingredienti cosmetici.
La battaglia non è ancora finita però, perché ad oggi questi test sono solo parzialmente coperti da metodi alternativi convalidati e quindi rimangono delle aree in cui la sperimentazione animale rimane non solo ammessa, ma obbligatoria, e forse questi verranno vietati (per i soli test cosmetici) nel 2013.
Ciò che veramente importa, quindi, è che i singoli ingredienti non siano testati su animali.
La discriminante per definire un prodotto cosmetico Cruelty Free è l'adesione dell’azienda produttrice allo Standard Internazionale NON TESTATO SU ANIMALI.
Una ditta, per essere Cruelty Free nel senso stabilito dallo Standard deve:
Prima che una nuova sostanza chimica venga messa in commercio, deve essere sottoposta per legge a una serie di test per verificarne la sicurezza per i consumatori. In passato, praticamente tutti questi test venivano eseguiti su animali (solitamente conigli o roditori): si tratta di test invasivi e dolorosi che terminano con la morte dell'animale. Nel 2004 in Europa sono stati vietati i test su animali del prodotto finito e dal 2009 sono stati vietati ulteriori test su animali per gli ingredienti cosmetici.
La battaglia non è ancora finita però, perché ad oggi questi test sono solo parzialmente coperti da metodi alternativi convalidati e quindi rimangono delle aree in cui la sperimentazione animale rimane non solo ammessa, ma obbligatoria, e forse questi verranno vietati (per i soli test cosmetici) nel 2013.
Ciò che veramente importa, quindi, è che i singoli ingredienti non siano testati su animali.
La discriminante per definire un prodotto cosmetico Cruelty Free è l'adesione dell’azienda produttrice allo Standard Internazionale NON TESTATO SU ANIMALI.
Una ditta, per essere Cruelty Free nel senso stabilito dallo Standard deve:
- non testare su animali il prodotto finito, né commissionare a terzi tali test sul prodotto finito;
- non testare i singoli ingredienti, né commissionare a terzi questi test;
- per gli ingredienti comprati già testati dai fornitori, deve dichiarare che questi test sono avvenuti prima di un dato anno a sua scelta e impegnarsi a non comprare ingredienti testati dopo quell'anno. Il che significa NON usare più alcun ingrediente (chimico, di sintesi) nuovo. Mentre può usare ingredienti completamente vegetali o anche di sintesi ma già in commercio prima dell'anno scelto.
Ovviamente, questi prodotti non sono Cruelty Free nel senso che i loro ingredienti non sono mai stati testati su animali, ma sono Cruelty Free nel senso che non incrementano la sperimentazione su animali.
Come riconoscere i cosmetici Cruelty Free?
E’ importante sapere che le etichette trovate su cosmetici e detersivi non hanno alcun valore per quanto concerne l'adesione allo Standard di cui sopra perché per lo più indicano solo che il prodotto finito non è testato, ma questo, dal 2004, vale per tutte le ditte e non è quindi una discriminante.
Per effettuare scelte veramente Cruelty Free, occorre conoscere la lista delle Aziende che hanno aderito formalmente allo Standard internazionale NON TESTATO SU ANIMALI attraverso la certificazione ICEA (società indipendente di auditing) dietro accordo con LAV - Lega Anti Vivisezione. Tutte le altre NON sono da considerarsi Cruelty Free.
E’ importante sapere che le etichette trovate su cosmetici e detersivi non hanno alcun valore per quanto concerne l'adesione allo Standard di cui sopra perché per lo più indicano solo che il prodotto finito non è testato, ma questo, dal 2004, vale per tutte le ditte e non è quindi una discriminante.
Per effettuare scelte veramente Cruelty Free, occorre conoscere la lista delle Aziende che hanno aderito formalmente allo Standard internazionale NON TESTATO SU ANIMALI attraverso la certificazione ICEA (società indipendente di auditing) dietro accordo con LAV - Lega Anti Vivisezione. Tutte le altre NON sono da considerarsi Cruelty Free.
MGA Cosmetici, leader dei cosmetici Made in Italy, con i prodotti Omia Laboratoires ha certificato il proprio impegno per il rispetto e la salvaguardia degli animali aderendo allo Standard Internazionale NON TESTATO SU ANIMALI controllato da ICEA – Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale per LAV – Lega Anti Vivisezione n° 040.
Con tale adesione, Omia Laboratoires si impegna ad assicurare che nessun animale sia stato usato per sviluppare o sperimentare i propri prodotti o gli ingredienti. Nessuno dei prodotti finiti o dei loro ingredienti sono stati testati su animali per scopo cosmetico da questa Società o dai propri fornitori dal 2005, momento in cui è stata adottata la presente politica.
Fonte: OmiaLaboratoires
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