L’apertura di un centro estetico è un’operazione di business che oggi più che mai richiede una pianificazione scrupolosa ed un lavoro preliminare di ricerca dei competitors presenti nella zona.
Una volta che si è terminata la fase di studio preliminare sulla competitività del centro benessere attraverso una ricerca di mercato, lo step successivo consiste nel tradurre la strategia in piani operativi, per verificare in primo luogo che tutte le operazioni di marketing studiate per il centro, siano economicamente sostenibili dall’imprenditore. Ideare un piano operativo per un centro benessere serve innanzitutto per verificare che il processo di pianificazione del business plan sia sostenibile e per individuare un piano di marketing secondo cui procedere per i primi mesi di vita del centro.
I piani operativi che devono seguire sia i centri benessere che i centri dimagranti sono sostanzialmente sei; la prima operazione da fare è quella di stilare un piano commerciale del centro benessere, che deve esaminare dal punto di vista razionale le risorse che sono a disposizione del progetto e che condizioneranno l’intera programmazione, dato che in questa fase verranno scelti gli obiettivi di vendita per i diversi trattamenti, la politica dei prezzi e verranno quantificati i costi commerciali. Definire per tempo la politica dei prezzi consiste nel calcolare a monte il giusto costo da attribuire ai trattamenti estetici che si effettuano nel centro, in base alla qualità dei prodotti impiegati ma soprattutto in base alla formazione del personale impiegato, che spesso agisce come ago della bilancia nelle scelte dei clienti.
Il secondo step è solitamente il piano di comunicazione dell’attività, che definisce le diverse categorie di destinatari dei servizi ed i mezzi di comunicazione più appropriati per ogni target di clienti; il passo successivo e molto importante è il piano tecnico che riassume in modo dettagliato le risorse da destinare all’acquisto dei macchinari del centro, il calcolo del costo di ogni trattamento del centro, nonché dei costi tecnici comuni, non riconducibili direttamente ad i servizi in sé.
Segue poi il piano degli investimenti del centro benessere, vale a dire il piano sulle attrezzature che il centro pensa di acquistare per poter essere in grado di erogare adeguatamente i suoi servizi; ovviamente molti dei macchinari che il centro estetico sceglie, devono essere ponderati non solo in base al prezzo, ma anche al grado di interazione delle risorse umane del centro negli specifici trattamenti estetici: da tenere presente è anche la scelta del make or buy, cioè della valutazione circa la convenienza di acquistare un servizio all’esterno piuttosto che svolgerlo internamente con macchinari propri o a noleggio.
Da definire è anche il piano delle fonti finanziarie che concorreranno alla copertura dei costi necessari all’avvio dell’attività e che interverranno nei primi anni per coprire le eventuali spese che i ricavi dell’attività non riusciranno a coprire; solitamente le attività prediligono un piano finanziario che prevede un investimento iniziale da parte degli imprenditori (attraverso mezzi propri), ed una successiva partecipazione di liquidi provenienti da leasing o prestiti bancari. I centri per la cura della persona situati in determinate aree geografiche possono ottenere anche agevolazioni e finanziamenti pubblici -a fondo perduto oppure contributi in conto interessi- quindi è sempre consigliabile informarsi sulla possibilità di usufruirne.
Ultima caratteristica da prendere in considerazione è il piano organizzativo da scegliere per il centro, quindi la forma giuridica e l’eventuale affiliazione ad una catena di centri benessere.
Articolo a cura di Serena Rigato
Prima Posizione Srl- marketing operativo
Serena Rigato
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