Il mondo del paranormale racchiude al suo interno un aspetto molto interessante che riguarda essenzialmente il rapporto tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Le sedute spiritiche sono infatti una pratica molto conosciuta e diffusa, le cui origini sono abbastanza antiche e di difficile collocazione.

Ma come avviene una seduta spiritica e soprattutto quali sono i metodi utilizzati per comunicare?

Come noto una seduta spiritica richiede sempre la presenza di un sensitivo o medium che deve fare da tramite tra i vivi e i morti; oltre a questo è necessario che tutte le persone presenti siano partecipi, intervengano con una certa convinzione e scrupolosità.

Per quanto concerne il linguaggio utilizzato per comunicare da sempre quello più diffuso ed utilizzato è il cosiddetto metodo Rapping che in italiano significa bussare e sta ad indicare appunto il metodo utilizzato per parlare con gli spiriti durante una seduta spiritica nel corso della quale si fa ricorso alla tavola ouja.

Il metodo Rapping è uno dei sistemi più antichi utilizzati per stabilire un contatto con gli spiriti; già nel nono secolo le celebri Cronache di Rodolfo di Fulpa facevano riferimento a comunicazioni con il mondo dei morti tramite questa metodologia che veniva definita come pulsatio mortuorum ed identificati come presagi di morte.

Fu nel 1800 che si verificò la svolta quando grazie a Kate e Maggie Fox ottennero risposta dai morti grazie alla tecnica rapping che da quel momento si diffuse come tecnica di comunicazione con l’aldilà.

All’inizio il codice utilizzato per capire le risposte era molto semplice ; due colpi per si e no per no, mentre successivamente David Fox, fratello medium, finì con lo sviluppare un vero e proprio alfabeto dei colpi attraverso i quali gli spiriti potevano comporre dei veri e propri messaggi lunghi. Inizialmente c’era molto scetticismo su questa tecnica in quanto si credeva che i colpi fossero prodotti dai medium mentre in seguito il metodo assunse una certa credibilità.

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