Quotidianamente sentiamo notizie relative alla crisi economica che attanaglia l’Italia già da qualche anno e che rende difficile, complice anche la pressione fiscale, avviare una nuova attività o impresa.

Tuttavia, nonostante la situazione sia abbastanza complicata, non è bene lasciarsi andare al pessimismo, soprattutto se si tiene conto del fatto che esistono alcune strade alternative grazie alle quali si potrebbe rilanciare l’economia italiana, creando nuove imprese grazie al sostegno offerto dai finanziamenti agevolati.

Molte persone, infatti, specialmente i giovani per superare la crisi e l’assenza di posti di lavoro decidono di creare una propria attività, beneficiando anche dei vantaggi che da qualche mese sono stati introdotti dal nuovo regime fiscale dei minimi che consente alle nuove imprese di beneficiare di una pressione fiscale molto contenuta, pari al 5%.

Se questo è vero da una parte, dall’altra è altrettanto vero che spesso è difficile reperire finanziamenti per lo start up impresa, indispensabili per l’avvio di ogni tipo di attività.

Sono infatti ben conosciute le enormi difficoltà che spesso si incontrano quando si richiedono prestiti alle banche o agli istituti preposti, ma questo non significa che non esistano altre strade.

Una buona soluzione per avere immediata liquidità a condizioni oneste è quella di far ricorso ai finanziamenti alle imprese per lo strat up imprenditoriale messi a disposizione dalle Agenzie Nazionali per lo Sviluppo d’Impresa.

Si tratta di finanziamenti agevolati e di finanziamenti a fondo perduto, vale a dire prestiti che le Agenzie Nazionali per lo Sviluppo, del tipo Sviluppo Italia o Invitalia, mettono a disposizione per finanziare il lavoro autonomo e le microimprese sino ad un tetto massimo di 30mila euro per il lavoro autonomo e di 130mila euro per la microimpresa. La formula è semplice: 50% a fondo perduto e 50% a finanziamento agevolato.

Per richiedere questi finanziamenti si deve presentare domanda corredata da tutta la documentazione richiesta, presso gli sportelli dell’Agenzia di Sviluppo, la quale provvederà a valutare i progetti sono ad esaurimento del budget.

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