L'arte del Kitsch
Colore, dorature, riflessi. Linee curve, arrotondate, complesse. Ecco alcuni degli elementi che hanno caratterizzato nei secoli le opere di insigni artigiani e decoratori. Tutte sposate a un rigore concettuale mirante a trasformare degli oggetti di uso comune in capolavori. L'avvento della produzione di serie, come documenta Gillo Dorfles nella mostra dedicata all’arte del kitsch, inaugurata alla Triennale di Milano, ha portato anche ad eccessi nel voler creare prodotti che si distinguessero da tutti gli altri pur restando in molti casi seriali. Da qui la nascita degli oggetti così detti kitsch. Caratterizzati cioè, oltre che dalla loro utilità, dalla voglia di stupire rifiutando il convenzionale che si era ripetuto nei secoli.
Tra gli oggetti esposti alla mostra dalla Triennale un prodotto di Enrico Cassina, il “Maestro degli Stili” per eccellenza. Un oggetto che vuole essere una provocazione sposando lo stile Rococò, tipico del XVIII secolo, alla gioiosità coloristica tipica della pop art. Nasce così la maniglia ROCOCO' POP che si propone di rimodellare in chiave moderna gli stilemi barocchi. Un modo affascinante di coniugare la classe di Luigi XV allo stile di Andy Warhol e da cui scaturisce un’esplosione di colori: Yellow, Red, White, Black, Purple, Blue.
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