Netcomm-Consorzio del Commercio Elettronico Italiano è tra le 7 organizzazioni nazionali che daranno vita alla prima Associazione a tutela dei consumatori digitali europei. 500 milioni di consumatori, 300mila posti di lavoro possibili, 110 miliardi di euro in più ogni anno per il PIL europeo: queste le potenzialità del nuovo progetto transnazionale e già tutta l’Europa ne parla.
Diventare motore di sviluppo e alleato per progetti legislativi europei, facilitare le vendite e la logistica crossborder, i pagamenti e i trustmark europei. Questi i principali obiettivi che Netcomm-Consorzio del Commercio Elettronico Italiano si pone di raggiungere attraverso l’adesione alla eCommerce-Europe.
Sette le organizzazioni professionali nazionali che si sono riunite lo scorso febbraio a Parigi per decidere in merito al lancio dell’Associazione Europea del Commercio Elettronico, con sede a Bruxelles. BeCommerce (Belgio), FDIH (Danimarca), FEVAD(Francia), Netcomm (Italia), Thuiswinkel.org (Paesi Bassi),Distansehandel Norge (Norvegia) e Svensk Distanshandel (Svezia) ne sono i soci fondatori.
E in Europa già tutti ne parlano:
EU Officials Try to Clarify Privacy Rules for the Web – The Wall Street Journal
European officials are mounting a new push to clarify—and enforce—rules involving small Internet files that can be used to track users, exposing the slow progress of Europe's plan to implement far-reaching privacy rules.
European officials are mounting a new push to clarify—and enforce—rules involving small Internet files that can be used to track users, exposing the slow progress of Europe's plan to implement far-reaching privacy rules.
François Momboisse présidera le lobby E-commerce Europe – Journal du Net
La nouvelle association, qui regroupe 7 lobbys nationaux, a élu à sa tête le président de la Fevad. Vente-privee.com et Pixmania siègent aussi à son conseil d'administration.
La nouvelle association, qui regroupe 7 lobbys nationaux, a élu à sa tête le président de la Fevad. Vente-privee.com et Pixmania siègent aussi à son conseil d'administration.
Questa nuova partnership intende accogliere sia le associazioni nazionali sia i player del settore eCommerce desiderosi di lavorare allo sviluppo del commercio online in Europa. Avrà lo scopo di rappresentare gli interessi dell’eCommerce dinnanzi alle istituzioni europee e di accompagnare lo sviluppo del settore in Europa.
“Sono circa 6 mesi che lavoriamo alla creazione dell’Associazione Europea il cui obiettivo principale sarà quello di creare collegamenti tra i diversi paesi – ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm – Dal momento che l’eCommerce è un’opportunità globale, ci siamo posti degli obiettivi di lavoro comune: tra questi, l’impegno a lavorare in modo congiunto sulla lobby europea e sulle direttive comunitarie, perché è a Bruxelles che prendono vita le leggi sull’eCommerce. Inoltre, poiché l’eCommerce favorisce in maniera significativa l’occupazione, ci adopereremo per supportare e agevolare le PMI europee, vero motore trainante dell’economia”.
Infatti, secondo lo SME Performance Review, tra il 2002 e il 2010 l'85% del totale dei nuovi posti di lavoro è stato creato da piccole e medie imprese.
“La creazione di un’associazione europea può sostenere la ricerca di soluzioni che favoriscano l’occupazione in un settore come quello del commercio elettronico che potrebbe assorbire fino a 315 mila posti di lavoro - ha aggiunto Roberto Liscia - Un obiettivo comunitario che cercheremo di raggiungere anche attraverso la promozione di nuovi sistemi di pagamento ai quali stiamo lavorando insieme con la EBA (European Banking Association)”.
Come sottolineato anche dal Commissario Ue per la Giustizia Viviane Redingal recente Forum Europe di Bruxelles, occorre puntare soprattutto sul mercato unico digitale, attualmente costituito da circa 500 milioni di consumatori, capace potenzialmente di aumentare il PIL della Ue di 110 miliardi di euro l'anno. Una grande risorsa economica che potrebbe rappresentare per la Ue un vantaggio competitivo rilevante per gli anni a venire.
“Oggi le vendite tra stati sono ancora limitate, basti pensare che solo il 9% della popolazione internet compra all’estero – ha aggiunto Roberto Liscia – L’acquisto oltre il proprio mercato domestico potrebbe invece inalcuni casi rappresentare per il consumatore un risparmio fino al 10% sui singoli prodotti. Per questo motivo tutti noi vogliamo lavorare innanzitutto per facilitare le vendite e la logistica crossborder; in secondo luogo per facilitare i pagamenti, perché spesso i merchant non riconoscono ancora gli strumenti di pagamento stranieri; infine per facilitare i trustmark europei e dare garanzie al consumatore che compra da un sito europeo”.
Come primi passi, il lavoro dell’Associazione si concentrerà quindi su tre temi principali, attraverso l’operato di 3 commissioni: regolamento, pagamenti e logistica. Durante tutto il 2012 si terranno anche numerosi incontri con le istituzioni europee così come diversi eventi con le parti interessate intorno a temi fondamentali per il futuro dell'eCommerce in Europa.
Infine, l'Associazione si adopererà anche per migliorare la conoscenza del mercato dell'eCommerce in Europa attraverso la pubblicazione di studi e di ricerche.
Infine, l'Associazione si adopererà anche per migliorare la conoscenza del mercato dell'eCommerce in Europa attraverso la pubblicazione di studi e di ricerche.
Fonte: iPress Live
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