Lo scorso 21 Giugno si è tenuto a Firenze il convegno “Contratti e bancabilità per l’efficienza energetica degli edifici”, organizzato in occasione dell’ Energy Day da Federcasa e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Al convegno si è trattato principalmente il tema della riqualificazione energetica degli edifici in Italia, tema molto importante per il nostro Paese, sia dal punto di vista della salute ambientale che da quello degli investimenti e quindi della creazione di nuovi ed importanti posti di lavoro, più cha mai attesi nel nostro Paese. In primo luogo è stata affrontata la problematica relativa al finanziamento degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, sia pubblici che privati, nell’ottica del recepimento delle normative europee in materia e nello specifico delle Epbd2, Energy performance building directory (Eu 31/2010).
La riqualificazione degli edifici già esistenti passa in primis dalla sostituzione dei vecchi serramenti con finestre in pvc o alluminio, poi con interventi atti a realizzare una coibentazione dell’edificio, in modo che la struttura riesca a mantenere il calore interno d’inverno e la temperatura più fresca d’estate, ed inoltre con la generazione di acqua calda tramite un sistema ad energia solare che grazie ai pannelli solari riesca a produrre acqua calda per uso igienico grazie ad una moderna caldaia a condensazione.
Nel nostro Paese esistono però ancora due principali fattori che limitano considerevolmente lo sviluppo di un piano di riqualificazione energetica di livello “europeo” e cioè secondo il modello di riqualificazione a pieno edificio- comprensivo di involucro ed impianto- previsto dall’Epc: in primo luogo a scarseggiare sono le strumentazioni per ottenere degli incentivi economici, sia da finanziarie che da banche, in grado di superare le difficoltà collegate ai tempi di attesa lunghissimi in Italia prima dio poter raggiungere un Roi (nel caso degli enti pubblici si arriva infatti anche a 15 anni). In seconda battuta manca nel nostro Paese una base di conoscenze e tecniche assodate e sufficientemente sperimentate, da permettere la replicabilità - quasi in serie- degli interventi di riqualificazione energetica e quindi degli interventi di sostituzione serramenti, coibentazione delle pareti, installazione di impianti geotermici o di pannelli solari.
Ma è proprio l’Epc che potrebbe risolvere la mancanza della bancabilità in Italia: esso è infatti caratterizzato dall’ingaggio di operatore Esco-Energy Saving Company, che garantisce al proprietario, sia esso un privato o un ente pubblico, il totale conseguimento degli obiettivi delle performance energetiche previste in fase contrattuale; la garanzia fornita dalla Esco infatti agisce in funzione di vera e propria garanzia anche agli occhi degli istituti bancari, esattamente come sarebbe per una fideiussione bancaria.
Considerando che si è stimato che nei prossimi 10 anni la mole di investimenti da questo punto di vista, in presenza di un’adeguata bancabilità, potrebbe raggiungere i 17.5 miliardi di euro, si verrebbero a creare all’incirca trentamila nuovi posti di lavoro.
Serena R.
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