Roma, 25 luglio 2012 - Siamo ad un punto di svolta in Italia nella lotta contro i virus dell'epatite, la più insidiosa malattia del fegato, prima causa di decesso in Italia per malattie infettive trasmissibili.
Il Ministero della Salute ha da poco nominato e riunito il Gruppo di Lavoro per la prevenzione delle epatiti, che riunisce i maggiori esperti italiani di epatite virale, nonchè i rappresentanti dei pazienti, e ha l'obiettivo di implementare e individuare anche in Italia strategie condivise, coerenti con la risoluzione OMS 63.18 sulle Epatiti Virali.
Ne fanno parte epatologi di fama e rappresentanti dell'AIFA, dell'ISS, del CNT e delle principali Societa' Scientifiche interessate, tra cui Paolo Caraceni, segretario dell'Associazione Italiana Studio Fegato, e Orlando Armignacco, Presidente della Societa' Italiana Malattie Infettive, oltre che Antonio Gasbarrini, Presidente della Fondazione Italiana Ricerca in Epatologia (FIRE) ed Ivan Gardini, Presidente Epac onlus, che hanno dato vita lo scorso novembre ad Alleanza Contro l'Epatite, proprio con l'obiettivo di far applicare anche in Italia la risoluzione OMS.
La consulta è presieduta dal dr. Fabrizio Oleari, Capo Dipartimento Prevenzione e Comunicazione, Ministero della Salute, che, fin dalla nascita di ACE, ha dimostrato vicinanza e sensibilità a questa iniziativa, e ha sostenuto fin da subito la necessità di iniziare a concepire nel nostro Paese un Piano Sanitario sulle epatiti, così come già avvenuto per altre patologie infettive, come l'AIDS. Giuseppe Ruocco, Direttore generale della Prevenzione, e Maria Grazia Pompa sono responsabili dell'organizzazione del gruppo di lavoro.
Antonio Gasbarrini, Presidente FIRE, plaude a questa iniziativa del Ministero della Salute, che in un momento di crisi, si impegna attivamente per mettere in campo un Piano delle Epatiti moderno, in grado di affrontare una patologia che rappresenta per l'Italia una priorità sanitaria, se si considera la sua elevata diffusione: secondo i dati europei divulgati dall'ECDC nel 2010, circa il 3% della popolazione residente potrebbe essere portatore del virus dell'epatite C e dell'epatite B (circa 1,8 milioni) e solo una minima parte ha scoperto l'infezione.
''Come Presidente FIRE, sono soddisfatto di questo primo passo del Ministero della Salute e della collaborazione messa in atto. Uno degli obiettivi di FIRE è proprio quello di dialogare con le istituzioni, per creare consapevolezza su tutto ciò che riguarda prevenzione e cura delle malattie del fegato, ed in particolare promuovere la sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla rilevanza clinica e sociale delle malattie epatiche.''
Ivan Gardini, Presidente Associazione Epac onlus - la principale associazione no profit che rappresenta un punto di riferimento per migliaia di pazienti affetti da epatite - ritiene fondamentale che il Ministero della Salute abbia chiamato al tavolo di lavoro anche i rappresentanti pazienti, per avvalersi della loro pluriennale esperienza e profonda conoscenza dei bisogni e delle aspettative dei malati.
''Sono certo che il Gruppo di Lavoro saprà darsi obiettivi concreti e produrre delle linee di indirizzo compatibili con le reali esigenze dei pazienti e delle loro famiglie. Mi auguro che le raccomandazioni siano successivamente recepite all'interno Piano Sanitario di Prevenzione e ottengano al più presto anche la copertura finanziaria necessaria".
Il Gruppo di Lavoro per
Presidente: Fabrizio Oleari, Capo Dipartimento Prevenzione e Comunicazione, Ministero della Salute,
Presidente Vicario: Giuseppe Ruocco, Direttore Generale, Ministero della Salute
Componenti:
Orlando Armignacco, Raffaele Bruno, Paolo Caraceni, Massimo Colombo, Alessandro Nanni Costa, Antonio Craxì, Anna Rita Ciccaglione, Maria Chironna, Ivan Gardini, Antonio Gasbarrini, Maria Rosaria Iardino, Giuseppe Ippolito, Alfonso Mele, Giuseppe Mele, Valerio Nobili, Simonetta Pupella, Mario Rizzetto, Alessandro Rossi, Salvatore Ricca Rossellini, Francesca Russo, Guido Sanna, Alessandro Zanetti.
Durante la prima riunione, il Gruppo di Lavoro ha deciso non solo la divisione in sottogruppi operativi per rendere più veloce ed efficiente la qualità del lavoro, ma anche che, per ragioni di opportunità,
Alleanza Contro Epatite (ACE) invita la popolazione a sottoscrivere il Manifesto andando sul sito www.alleanzacontroepatite.it o su Facebook alla pagina Alleanza contro l'Epatite.
UFFICIO STAMPA
Segreteria Alleanza Contro l'Epatite
segreteria@alleanzacontroepatite.it
Dario Lidonnici-347/4276405
0 commenti:
Posta un commento