GIULIANOVA, 21 AGOSTO 2012 – Quaranta anni sono tanti, ma sicuramente non offuscano il fascino consolidato del Grand Hotel Don Juan, la prestigiosa struttura ricettiva che negli anni '70 del secolo appena superato segnò un'epoca ed una svolta nell'ambito del turismo non soltanto giuliese, ma anche abruzzese e nazionale. Questo fu l'intuito, poi concretizzato in opera muraria e non solo, di don Giovanni Nocera e donna Dina Migliori che hanno voluto lasciare a Giulianova il segno del loro passaggio terreno con una "firma prestigiosa" e sicuramente incisiva nel panorama cittadino. Spesso, quando mi reco nella Republica Dominicana, conosciuta erroneamente anche come Santo Domingo dal nome della capitale, e trascorro qualche giorno a Juan Dolio, non posso fare a meno, per ragioni di assonanza, di pensare al Grand Hotel Don Juan. Divagazioni a parte, questa mattina è stata ricordata la storia di questo non trascurabile albergo che negli anni ha ospitato persone di cultura, grandi squadre di calcio, personaggi dello spettacolo, artisti, letterati, cantanti e quant'altro. Quasi una tappa obbligata della riviera adriatica. Alla conferenza stampa erano presenti Sandro Galantini (addetto ufficio stampa comune di Giulianova e storico), Archimede Forcellese (assessore al turismo), Brunella Cinquegrana (direttrice dell'hotel) e l'amministratore Antonio Oliveri. Ha introdotto gli interventi Sandro Galantini che ha sottolineato come quaranta anni rappresentino un periodo di tempo adeguato per storicizzare il Don Juan. "La realizzazione del Grand Hotel ha segnato un salto di qualità –ha proseguito Galantini- nello scenario territoriale essendo stato preceduto a certi livelli solo dal Kursaal Lido costruito in due tempi: 1913 e 1929. La lungimiranza di donna Dina Migliori e di don Giovanni Nocera è stata premiata immediatamente giacchè l'importanza del Don Juan si è presto imposta sull'intero Abruzzo rinverdendo le esperienze del passato che furono del Kursaal Lido". L'assessore al turismo Archimede Forcellese è tornato alla propria infanzia quando era presente nei colloqui che il padre, Pietro Forcellese, intratteneva coi titolari: "Il Don Juan ha avuto un ruolo primario nello spaccato dell'economia territoriale e della città di Giulianova. Non va dimenticato –ha concluso Forcellese- che la struttura ha esercitato un ruolo primario nel raggiungimento dei favorevoli risultati conseguiti nell'ambito delle presenze turistiche a Giulianova". Brunella Cinquegrana, direttrice dell'hotel, si è soffermata sul periodo trascorso ai vertici della struttura alberghiera: "Nel 2006 ho iniziato questa avventura anche con un pizzico di incoscienza viste le dimensioni e la portata dell'albergo. Le nuove tecniche di vendita, gestionali e di marketing ci hanno consentito di guadagnare ottimi traguardi che abbiamo intenzione non solo di consolidare ma anche di migliorare sensibilmente. Nel periodo –continua Brunella Cinquegrana- ci siamo avvalsi della collaborazione dell'Istituto Alberghiero di Giulianova incidendo profondamente sul territorio con la trasformazione dell'attività alberghiera da stagionale ad annuale. Non a caso abbiamo previsto per ottobre un "Revenue Management" in modo da poter allargare ulteriormente i nostri orizzonti operativi". Per ultimo è intervenuto Antonio Oliveri, amministratore della società titolare del Grand Hotel che ha così esordito: "Ringrazio l'amministrazione comunale di Giulianova che sta dedicando attenzione al settore turistico. Ritengo utile, ma anche indispensabile, che il tavolo del dialogo sulle problematiche che emrgono nei periodi di minore domanda rimanga sempre aperto. Occorre creare interesse –continua Oliveri- anche nei mesi invernali attraverso mirata programmazione e collaborazione con coinvolgimento del pubblico a fianco del privato. La regione Abruzzo ha delle potenzialità non sfruttate che andrebbero inserito nel circuito virtuoso dell'offerta turistica". Abbiamo appreso che a breve saranno ospiti del Grand Hotel Don Juan circa quindici tour operator canadesi per un accordo riguardante proprio l'ospitalità di nuovi segmenti di turismo mondiale.
Alfonso Aloisi
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