La cucina vegana è un tipo di alimentazione improntata essenzialmente alla semplicità, ovvero alla volontà di nutrirsi cibandosi solo di ciò che proviene dalla natura, senza utilizzare tecniche di allevamento, di coltivazione o di cottura. Si tratta, quindi, di un tipo di alimentazione abbastanza “primordiale” che, inevitabilmente si traduce anche in uno stile di vita che come fondamento ha il rispetto delle vite altrui e dell’ambiente che ci circonda.
La cucina vegana è quindi una cucina “sana” che mira a fornire al nostro organismo le energie necessarie per mantenersi in salute, proponendo però un approccio alimentare molto più sostenibile.
La cucina vegana è comunque molto essenziale e probabilmente è stata proprio questa caratteristica a farle attirare una serie di critiche da parte di quanti ritengono che si tratti di un tipo di alimentazione non equilibrata.
Detto questo è però vero che negli anni le ricette di cucina vegane hanno conquistato una fetta crescente di consumatori, i quali sono stati conquistati dalla semplicità di questo tipo di alimentazione. Uno stile di vita che in breve si è tramutato anche in una moda e quindi in un vero e proprio business. Non è un caso che l’Eurispes abbia rilevato che un numero sempre più crescente di italiani si sta avvicinando sia alla cucina vegetariana che a quella vegana. Al momento parliamo di circa 7 milioni di italiani ma si stima che nel 2050 saranno ben 30 milioni le persone che adotteranno uno stile alimentare “veg”.
Ne consegue che anche la richiesta di prodotti alimentari vegetariani sta crescendo, in concomitanza all’incremento dei ristoranti vegani e vegetariani anche nel nostro paese.
In alcune nazioni, come la Germania, i ristoranti vegani sono già una realtà consolidata mentre ad oggi in Italia se ne contano appena 300, dislocati soprattutto nelle zone del centro-nord e nelle grandi città.
In ogni caso i dati dell’Eurispes parlano chiaro e ci dicono che nel giro di 50 anni un italiano su due sarà vegetariano.
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