E’ uscito in questi giorni in
libreria, edito da Edizioni Altravista, il libro del prof. Giuseppe
Belli dal titolo Malattie delle piante che segnarono la storia .
Come incisero sulla storia di intere
popolazioni alcune malattie delle piante? Come portarono modifiche al
modo di vivere o al paesaggio in cui viviamo? In un breve saggio il
prof. Giuseppe Belli tratta, sotto un profilo essenzialmente storico,
di alcune malattie delle piante che, nei secoli scorsi o in anni
recenti, non solo arrecarono danni consistenti alle coltivazioni o
alle essenze forestali, ma causarono direttamente o indirettamente
avvenimenti che incisero sulla storia di intere popolazioni.
Dal caso dell’ergotismo, una grave
malattia dell’uomo causata dalle tossine prodotte da un fungo
fitopatogeno, alla scoperta dei virus dovuta ai primi studi
effettuati sul mosaico del tabacco, dalle antiche carestie alla
ruggine del caffè un impasto di erudizione e senso narrativo per un
testo chiaro e piacevolmente scorrevole.
«Vi sono malattie delle piante che
hanno inciso marcatamente sulla storia di intere comunità di persone
ed alcune hanno segnato addirittura la storia dell’intera umanità,
facilitando lo sviluppo delle conoscenze in importanti campi
scientifici, compreso quello medico-sanitario. Alcune di queste
particolari fitopatie e gli avvenimenti storici, che esse hanno
determinato o pesantemente influenzato, costituiscono l’oggetto di
questa breve trattazione.
Il criterio seguito nello stabilire la
successione degli undici casi scelti, ritenuti particolarmente
significativi, è essenzialmente cronologico: si va dall’antichità
quasi preistorica, con le ruggini del grano, fino ai giorni nostri,
con la flavescenza dorata della vite e il cancro colorato del
platano. Ovviamente, l’impatto esercitato sulla storia umana dalle
diverse malattie delle piante richiamate in quest’opera non è
stato sempre drammatico; talvolta si è risolto semplicemente in un
cambio di abitudini, come nel caso della ruggine del caffè, o nel
dover apprendere ed applicare nuove metodologie di lavoro per
ottenere prodotti alimentari più sicuri sotto il profilo sanitario,
come nel caso della flavescenza dorata delle vite. Tuttavia, le
fitopatie qui trattate, un qualche scompiglio nel normale svolgersi
delle vicende umane, certamente lo hanno determinato».
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