Infracom Italia investe nella Banda Ultra Larga, sulla scorta della strategia dell’Agenda Digitale Italiana. La rete del comune di Tavagnacco, progettata e realizzata da Infracom Italia con
un investimento di 300.000 €, è un progetto esemplare poiché
rappresenta un’opera infrastrutturale di primo livello in tutto il
panorama italiano. Secondo i dati dell’ Osservatorio “i Costi del Non
Fare”, inoltre, un aumento del 10% di utilizzo della banda larga
comporta un incremento del PIL nazionale compreso tra 0,1 e 1,4% e una
crescita occupazionale dell’1,1%. Infracom Italia, grazie allo sviluppo
di queste tecnologie d’avanguardia, contribuisce alla crescita di tutto
il sistema paese.
Infracom
Italia, avvalendosi di tecnologie di nuova generazione, mette a
disposizione le proprie competenze per progettare una nuova architettura
di rete, grazie alla quale sarà possibile offrire servizi GigaEthernet
nativi, in grado di avvicinare l’utente finale alle potenzialità della
rete di Backbone. Queste innovazioni consentiranno di intensificare
l’accessibilità e la fruibilità della rete da parte di un numero sempre
crescente di utilizzatori sul territorio nazionale. In tal senso, la
rete del comune di Tavagnacco (UD), progettata e realizzata da Infracom
Italia con un investimento di 300.000 €, è un progetto esemplare poiché
rappresenta un’opera infrastrutturale di primo livello in tutto il
panorama italiano.
Grazie infatti all’utilizzo della tecnologia
GPON (Gigabit Passive Optical Network) basata sulle fibre ottiche, è
possibile ottenere una maggiore scalabilità in termini di prestazione e
una più ampia offerta di servizi in termini di numero ed estensione
territoriale, minori costi di gestione, maggior semplicità d’uso e,
soprattutto, maggiore protezione. Grazie a questa opera infrastrutturale
tecnologicamente all’avanguardia, Infracom Italia si inserisce a pieno
titolo nella strategia dell’Agenda Digitale Italiana, che ha come
obiettivo lo sviluppo dell’infrastruttura telematica nazionale.
Tutto
ciò è stato riconosciuto dagli studi effettuati dall’Osservatorio “i
Costi del Non Fare” (CNF), che dimostrano più in generale la forte
valenza socio-economica della Banda Ultra Larga (BUL). Secondo le
analisi effettuate dall’Osservatorio, infatti, l’incidenza dello
sviluppo di questa infrastruttura digitale sulla micro e macro economia
di un paese è tale che ad un aumento del 10% del tasso di penetrazione
della banda larga nelle famiglie corrisponde un incremento compreso tra
lo 0,1 e 1,4% del prodotto interno lordo della nazione. Si stima altresì
che nei paesi sviluppati la realizzazione di una rete BUL comporti un
incremento medio del PIL dell’1,1% per effetto degli investimenti
pubblici di realizzazione dell’opera, un incremento medio del PIL del
3,5% relativo alla capacità dell’economia di promuovere l’innovazione e
una crescita dell’occupazione dell’1,1%. L’insieme di questi positivi
effetti comporta infine un conseguente aumento del 14% del welfare
pubblico generale, misurato in Human Development Index (HDI).
Su
questi argomenti il vice presidente Infracom Italia e consigliere
delegato della controllata Multilink Friuli Andrea Pellizzari afferma:
“Investimento in innovazione ed infrastruttura è l’impegno con cui
Infracom intende rafforzare l’offerta sulla banda larda per offrire
internet più veloce al mercato, in particolare, il progetto Tavagnacco è
l’esempio virtuoso di collaborazione fra pubblico e privato”. “Sappiamo
che la nostra posizione sul mercato cresce in modo direttamente
proporzionale all’evoluzione delle tecnologie che offriamo – aggiunge
Massimo Lippi direttore generale di Infracom - In più, stando ai dati
emersi da studi recenti abbiamo capito che, grazie a queste tecnologie
d’avanguardia, insieme a noi può crescere tutto il sistema paese. E
questo ci rende orgogliosi e responsabili, perché abbiamo la
consapevolezza che il nostro progresso coincide anche col bene
dell’Italia.”
FONTE: Datamanager
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