L'edizione 2013 del Mipim ha inaugurato un nuovo padiglione dedicato al nostro Paese, con 65 aziende espositrici alla ricerca di contatti di businnes.

Il MIPIM di Cannes 2013, con i suoi 4.300 investitori provenienti da 79 Paesi, 60 fondi sovrani e oltre 20.000 visitatori, ha registrato un aumento della partecipazione italiana all'evento rispetto al 2012.

Nonostante l'attuale instabilità politica italiana, alcuni investitori stranieri come Allianz Real Estate e Blackstone hanno mostrato interesse e fiducia verso il nostro Paese, ma questo purtroppo non basta a superare le difficoltà derivanti da una normativa che non invoglia gli investitori a puntare sull'Italia.

Secondo un'indagine condotta da CBRE sulle intenzioni degli investitori di tutto il mondo per il 2013, la situazione sembra in via di miglioramento. L'Eurozona presenta una situazione economica più stabile con una riduzione del rischio di rottura, quindi gli investitori globali sembrano più disposti a correre qualche rischio in più.

Purtroppo l'Italia è considerata un Paese ad alto rischio, e secondo le previsioni del CBRE soltanto l'1,8% degli investitori mondiali saranno disposti a correre l'alea.

Secondo Massimo Caputi, imprenditore e manager nella finanza immobiliare, i grandi investitori istituzionali sono reticenti a puntare sul nostro Paese a causa della mancanza di certezza del diritto e delle norme. Il Governo italiano potrebbe modificare leggi e tasse con gli investimenti in corso e in modo retroattivo e questo scoraggia gli investitori che non si sentono tutelati.

Nonostante questa instabilità, l'Italia in occasione del '”Italian real estate. Reloaded” ha suscitato interesse, un interesse che non dovrebbe cadere nel vuoto. E' fondamentale risolvere i problemi legati all'instabilità del nostro Governo al più presto, puntando sulla competitività dell'Italia a livello internazionale e allineando le regole riguardanti gli investimenti a quelle europee senza perdere altro tempo.  

0 commenti:

Posta un commento

 
Top