Terapia del dolore e dolore cronico nell’anziano. Presentati, all’interno di un Convegno sulla terapia del dolore, numerose esperienze cliniche di medici italiani e internazionali. Spicca tra queste quella condotta al Policlinico San Matteo di Pavia sul trattamento antalgico in soggetti fragili, quali gli anziani. Da Pharmastar di Marzo 2013, sul sito di Marco Filippini, nato per contribuire con informazioni, lavori clinici aggiornati, interviste a leader di opinione e le ricerche più recenti al raggiungimento degli standard medi europei in fatto di terapia del dolore.
“Nel paziente geriatrico, una delle principali cause di dolore cronico severo e disabilità è l’osteoartrite, con un impatto negativo sulla funzione motoria e cognitiva, sul sonno e sull’umore”, ha esordito Massimo Allegri, Dirigente Medico Struttura Semplice Terapia del Dolore Dipartimento Anestesia e Rianimazione I – Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo di Pavia.
“Trattare il dolore in questa popolazione significa poter migliorare non solo la qualità di vita ma anche il livello di attenzione e di coscienza; una prescrizione analgesica efficace, tuttavia, va valutata molto attentamente poiché negli over-65 si riscontrano spesso polifarmacoterapia, comorbidità e scarsa aderenza alle cure.
Il vantaggio degli oppioidi è che, se usati bene, possono essere impiegati per lunghi periodi e con minori effetti collaterali rispetto ai FANS, soprattutto in età avanzata. I dati preliminari che abbiamo raccolto negli ultimi mesi, trattando con l’associazione ossicodone-naloxone una cinquantina di pazienti geriatrici, hanno evidenziato un buon controllo del dolore nell’85% dei casi, preservando al tempo stesso la funzione intestinale.
Intendiamo ora avviare a breve uno studio clinico, per dimostrare che gestire adeguatamente il dolore con basse dosi di oppioidi e un approccio multidisciplinare permette di avere nell’anziano un miglioramento anche sul piano cognitivo ”
Tratto da Pharmastar Marzo 2013
FONTE: marco filippini.it
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