X ORSARA JAZZ SUMMER CAMP (29 LUGLIO – 3 AGOSTO 2013)
SCONTI SPECIALI ENTRO IL 30 APRILE 2013!
DISPONIBILI PACCHETTI ALL INCLUSIVE (VITTO/ALLOGGIO)
Info & Iscrizioni su: www.orsaramusica.it
REUBEN ROGERS, GREGORY HUTCHINSON, JERRY BERGONZI, ANTONIO CIACCA, RACHEL GOULD, LUCIO FERRARA, JOE MAGNARELLI, MICHELE CORCELLA i maestri dei Seminari Internazionali all’interno del X ORSARA JAZZ SUMMER CAMP, dal 29 luglio al 3 agosto 2013. Numerose le attività all’interno dei Seminari residenziali con Combo, Masterclass, Laboratori, Jam Session e Workshop Final Concert. Musicisti straordinari (docenti della Juilliard School e New England Conservatory, capiscuola dell’improvvisazione) che conducono momenti di studio e di approfondimento, coordinano gruppi di insieme, arrangiano e suonano a tempo pieno con gli allievi dei seminari, in un ambiente internazionale e stimolante fra i piaceri della cucina slow food e il fresco delle colline daune.
INTERVISTA ad ISABELLA RIZZO (ALLIEVA di ORSARA JAZZ SUMMER CAMP)
Ci fa piacere presentare alcune significative interviste a musicisti che hanno frequentato i corsi dei Seminari Internazionali di Orsara Jazz. Attraverso le loro risposte si possono cogliere tutti i vantaggi dell’esperienza fatta ad Orsara e si può intravedere il percorso professionale ed artistico, in alcuni casi già prestigioso e importante dal punto di vista produttivo. Un aspetto interessante che accomuna molti dei musicisti che hanno frequentato come allievi l’Orsara Jazz Summer Camp è l’approccio internazionale e la visione cosmopolita del loro fare musica, e questo ci da particolarmente soddisfazione. In questo caso si tratta di Isabella Rizzo, protagonista dei seminari 2012, borsista al Manitoba Jazz Summer Camp 2013 di Winnipeg in Canada.
NOME: Isabella
COGNOME: Rizzo
IL TUO CURRICULUM IN 375 CARATTERI:
Nata a Torino il 22/03/78 ho iniziato a studiare nel 2008 contrabbasso jazz con A. Zunino, A. Maiorino, M. Battisti. Nell’ottobre 2011 ho iniziato gli studi classici con il Prof. E. Ferraris. Mi sono esibita in vari jazz festival italiani ed internazionali ed in molti jazz club e teatri. Alcune collaborazioni: Emanuele Cisi, Giampaolo Casati, Jason Brown, Luigi Bonafede, Rick Stone, Attila Rieger, Ross Pederson, Claudio Chiara, Enzo Zirilli, Simona Premazzi, ecc..
  1. Raccontaci dei tuoi inizi musicali: come si è manifestato il tuo interessa per la musica…
Si è manifestato con un fortissimo istinto che mi ha portato all’età di 3 anni a riprodurre tutte le melodie che sentivo e che mi piacevano su una piccola tastiera giocattolo. Di lì in avanti la musica avrebbe sempre fatto parte della mia vita.
  1. Per te la musica è una passione o una professione?
E’ sempre stata una passione, non ho mai pensato di farla diventare una professione fino all’età di 30 anni, quando una serie di circostanze concomitanti mi hanno aperto gli occhi e fatto capire delle cose. Ora sto cercando di farne la mia unica professione. Anche se ci ho messo del tempo ho trovato la mia strada.
  1. Quali sono i tuoi interessi oltre la musica?
Tutto quanto è legato al jazz ed ai grandi jazzisti. Le loro storie personali sono fantastiche, ti fanno capire come il jazz sia profondamente legato alla vita ed all’esistenza di ciascuno di noi.
  1. Chi è il tuo (o i tuoi) musicista preferito?
Ce ne sono troppi: volendo parlare del mio strumento, devo dire che Ray Brown mi fa sempre venire i brividi! Ma poi ce ne sono tanti altri: Ben Webster, Art Blakey, Monk, Lee Morgan…..ma solo per citarne alcuni, i primi che mi vengono in mente ora.
  1. Parliamo un po’ della tua esperienza ai Seminari di Orsara… come ci sei arrivata?
Per sentito dire, voci di amici musicisti sul “da farsi per l’estate”. Ho dato un’occhiata agli insegnanti del 2011, al rapporto qualità-prezzo che effettivamente sembrava ottimo, e così è stato.
    1. Cosa ha significato per il tuo percorso artistico?
Per me Orsara ha significato tantissimo. Intanto la settimana di seminario, a contatto tutto il giorno con musicisti incredibili provenienti anche da oltre oceano, è in grado già da sola di farti progredire nel modo di pensare il jazz e, quindi, di suonarlo. Poi personalmente ho avuto tutte le soddisfazioni che un allievo potesse desiderare. L’esperienza alle cantine Bentivoglio di Bologna nel 2011, che è stata fantastica. E l’Italian jazz Days di New York nel 2012. New York è in grado di cambiare profondamente il tuo modo di suonare. Ad agosto dovrò poi andare al Summer Camp di Manitoba, in Canada, e sarà certamente un’altra esperienza fantastica. Tutto questo per me ha avuto origine ad Orsara.
    1. E per quello umano?
Il lato umano penso sia un’altra grande qualità dei seminari di Orsara. Rispetto ad altre esperienze che ho avuto ad Orsara ho sempre avvertito un ambiente rilassato ed amichevole, non competitivo (o almeno non nel senso negativo del termine): il massimo per sentirsi a proprio agio e per suonare bene divertendosi. In particolare nel 2012 sono nate delle bellissime amicizie, si è creato un gruppo davvero compatto. I ricordi belli sono tanti!
  1. Un consiglio per altri che come te vogliono approfondire il discorso musicale…
Viaggiare, conoscere tanti musicisti. Avere la curiosità e non la paura delconfronto, vederlo per quello che è veramente: una occasione d’oro per crescere a livello sia musicale che umano. Attingere il più possibile dai grandi musicisti.
  1. A questo punto della tua esperienza ti va di parlarci dei progetti per il futuro?
Continuare a crescere e suonare il più possibile, viaggiare, suonare con musicisti sempre più bravi ed in posti sempre più belli. Jazz dalla mattina alla mattina.

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