BOLOGNA – Due teramani si laureano Campioni del Mondo di organetto nel corso della XXI edizione della manifestazione intercontinentale svoltasi nella città felsinea. Si tratta di Luca Castiglioni di Penna Sant'Andrea, già campione europeo nel 2015, e di Marco Compagnoni di Notaresco, rispettivamente nella sezione senior e junior. Circa ottanta sono stati i concorrenti provenienti da varie nazioni e regioni italiane che si sono contesi il prestigioso titolo nel corso della tre giorni bolognese del 26, 27 e 28 agosto scorsi. In pratica è la prima volta che la provincia di Teramo e l'Abruzzo possono vantare l'assegnazione contemporanea di titoli così prestigiosi. Ma gli straordinari risultati sono stati arricchiti dalle ulteriori performance di Angelica Di Felice di Montorio al Vomano (primo premio nella categoria A), di Antonio Di Giacomo di Mosciano Sant'Angelo (primo premio e menzione di merito nella categoria B), di Davide Carnicelli dell'Aquila (primo premio in categoria C) e di Lorenzo Graziosi dell'Aquila (primo premio nella categoria F). Insomma l'Abruzzo non solo esce a testa alta dalla gara mondiale di organetto, ma addirittura fa man bassa di titoli ed altri lusinghieri riconoscimenti. Tornando ai due neo campioni mondiali, c'è da sottolineare che Luca Castiglioni (classe 1986) e Marco Compagnini (classe 1999) non solo sono amici da alcuni anni, ma provengono dalla collaudata scuola del maestro Gabriele Scardelletti che li ha forgiati e preparati nel tempo con estrema meticolosità e professionalità. Va anche detto che Luca Castiglioni, per affinare al meglio i due pezzi con cui poi ha vinto (Salterello e La Gazzella) ha dovuto far ricorso a massicce dosi di antidolorifici per via di una fastidiosissima infiammazione alla spalla sinistra che avrebbe potuto compromettere l'esito dell'importante gara iridata. Dal canto suo Marco Compagnoni nel 2015 è stato fermo per diversi mesi a causa di un intervento chirurgico a seguito di un brutto incidente stradale risoltosi fortunatamente per il meglio. I due campioni mondiali, per diverse settimane prima dell'evento di Bologna, si sono allenati anche per oltre sei ore al giorno e la ricompensa, di fronte a tanti sacrifici, è arrivata puntuale.   

 

                                                                                    Alfonso Aloisi           

 

0 commenti:

Posta un commento

 
Top