Evelina Manna: le tappe principali del suo percorso artistico
La carriera di Evelina Manna dagli esordi nella moda fino ai ruoli in importanti opere televisive e cinematografiche. Dal 2008/2009 si occupa anche di produzione, in qualità di manager di Moodyproduction.
Guardando Carla Fracci ballare in televisione, Evelina Manna capisce sin da piccola quale sarà la sua strada: il mondo dello spettacolo. La passione per la danza però non è l'unica che coltiva in questi anni: la visione di uno dei film capolavoro di Charlie Chaplin, Il monello, la avvicina soprattutto al cinema e alla recitazione. Lascia quindi Roma, dove è nata, e gli studi in filosofia per realizzare i suoi sogni professionali. Le prime esperienze sono nella moda: prima a Parigi e poi a New York lavora per grandi fotografi di fama internazionale. A Londra conosce Susan Strasberg, che la incoraggia a non abbandonare la recitazione e la invita a partecipare ai seminari dell'Actor's Studio. È la svolta: Evelina Manna prende parte come attrice a numerose produzioni. Inizialmente in teatro nell'off Broadway, dove porta in scena anche la trasposizione di Io e Annie di Woody Allen. Poi approda su numerosi set televisivi e cinematografici: partecipa alle fiction di Rai Uno Padre Pio - Tra cielo e terra e La guerra è finita, mentre sul grande schermo recita per Alessandro d'Alatri in Casomai e Mimmo Calopresti nel cortometraggio Una bellissima bambina. Ma la carriera dell'attrice non si limita all'Italia: nel 2004 Oliver Stone la sceglie per un ruolo nel kolossal Alexander.