L’Eco della Stampa sta seguendo un percorso di innovazione della propria infrastruttura digitale. Un’esigenza che ha portato fin da subito risultati positivi in ottica di velocità e ridondanza dei sistemi
Cernusco sul Naviglio – Npo Sistemi ha da poco terminato di realizzare per L’Eco della Stampa un network completamente ridondato attraverso tecnologie HPE. L’esigenza iniziale de L’Eco della Stampa era quella di poter proteggere e mettere in sicurezza i dati, consolidando i diversi sistemi di storage in un’unica soluzione innovativa, garantendo repliche fra i siti, snapshot, Disaster Recovery ad alte prestazioni. Inoltre necessitava di compatibilità fra i vecchi e i nuovi dati con una migrazione veloce, online e indolore.
Grazie a NPO Sistemi il network della infrastruttura de L’Eco della Stampa è divenuto oggi molto veloce e completamente ridondato con tecnologia IRF, dal momento che i server, le macchine virtuali, i database sui sistemi HPE 3PAR sono più veloci e soprattutto sicuri.
Il percorso di innovazione dell’infrastruttura digitale tramite il supporto di Npo Sistemi è partito dall’esigenza nata da diversi motivi organizzativi ma con un unico obiettivo: proteggere e mettere in sicurezza i dati, sempre più asset strategico per l’azienda, che negli ultimi decenni raccoglie informazioni non solo dal business tradizionale legato alle testate cartacee ma anche da Tv, web, radio e social media.
“L’esigenza di innescare un processo di trasformazione digitale – ha illustrato Gianfranco Cersosimo, responsabile dei sistemi de L’Eco della Stampa, – è scaturito nel 2016 dalla necessità di consolidare i diversi sistemi di storage in un’unica soluzione innovativa, con sistemi che garantissero repliche fra siti diversi, snapshot, Disaster Recovery ad alte prestazioni, con tecnologia Flash. Una necessità che coinvolgeva non solo la parte di archiviazione dei dati ma anche la migrazione degli stessi, optando per una scelta che ne garantisse la compatibilità fra vecchi e nuovi, una migrazione veloce, online, ma soprattutto indolore”.
Data la complessità dei sistemi e la necessità di conoscere a fondo l’infrastruttura esistente, prima di innescare qualsiasi nuovo processo (L’Eco della Stampa attualmente usa più di 500 server fisici e altrettanto virtuali) è stato adottato un sistema di monitoraggio enterprise dei sistemi, per valutare ogni singola reale necessità infrastrutturale nel processo di migrazione e di innovazione.
Le esigenze legate al business e alla crescita di nuove minacce informatiche nell’ultimo trimestre del 2016 hanno spinto per accelerare ulteriormente i tempi di realizzazione del progetto.
“Definita la roadmap – ha proseguito Cersosimo – si è implementata la nuova tecnologia, riuscendo a renderla operativa in tempi record grazie a Npo Sistemi. Tutti i server di produzione, nonostante l’elevata eterogeneità dei sistemi de L’Eco della Stampa (operativi su Windows, Linux, Netware, OpenVMS), sono stati migrati al nuovo HPE 3PAR partendo da un sistema tradizionale HP EVA.”
Questo è il dettaglio delle tecnologie adottate:
– quattro Switch di HPE Datacenter Networking hanno sostituito i core Switch de L’Eco della Stampa, operando in modalità IRF e collegando a 20 Gigabit i due data center, centrale e secondario, per il Disaster Recovery.
– quattro sistemi HPE 3PAR StoreServ sono stati implementati e messi in replica fra loro, tra il sito primario e quello di Disaster Recovery, arricchiti di tecnologie Flash per gestionale e database e di soluzioni di thin provisioning, attivando tutti i meccanismi di replica e protezione del dato anche a livello applicativo con le suite di Recovery Management.
– HPE StoreOnce per il backup, la conservazione e il ripristino dei dati.
“A processo concluso – ha evidenziato Cersosimo – il risultato finale è stato appagante: il network della infrastruttura oggi è molto veloce e completamente ridondato con tecnologia IRF, dal momento che i server, le macchine virtuali, i database sui sistemi HPE 3PAR sono nettamente più veloci e soprattutto al sicuro, in grado di immunizzare e isolare un attacco ransomware. Anche l’attuale collegamento fra le due sedi con due bretelle in fibra bilanciate da 10 Giga ci fanno raggiungere i 20 Giga di velocità complessiva”.
Il processo di trasformazione digitale non si fermerà qui, dal momento che l’infrastruttura HPE 3PAR, unita agli Switch di HPE Datacenter Networking, ha aperto uno scenario molto più ampio di quanto progettato inizialmente, spingendo l’azienda a implementare tutte le nuove caratteristiche dei due prodotti alla ricerca di una business continuity ottimale.
A breve seguiranno, infatti, l’implementazione di un secondo sistema StoreOnce con deduplica dei dati archiviati e il progetto di rinnovo delle macchine del sistema gestionale su sistemi HP Integrity.
“Potrei elencare i mille vantaggi di avere un intero network ridondato con tecnologie HPE”, ha concluso Cersosimo, riflettendo già sui progetti futuri indirizzati al perfezionamento costante dei servizi dell’azienda.
Il processo di digital transformation de L’Eco della Stampa non si ferma qui.
0 commenti:
Posta un commento