La carriera di Luigino Lusuriello inizia in Agip S.p.A.: gli incarichi del manager crescono di importanza negli anni, fino ad arrivare al ruolo attuale in Eni, che lo vede protagonista del processo di trasformazione digitale, fondamentale per il futuro del Gruppo.
Le tappe fondamentali della carriera di Luigino Lusuriello
Laureatosi in Ingegneria Meccanica presso l'Università di Genova,
Luigino Lusuriello ricopre attualmente il ruolo di Chief Digital Officer del Gruppo Eni. La sua carriera ha inizio in Agip S.p.A. in qualità di progettista di strutture onshore e offshore nella Direzione Ingegneria. Le sue responsabilità crescono nel corso degli anni '90, con gli incarichi di Construction Yard Manager per la sede di Ravenna, di Platform Manager in Congo e di Manager - Production and Maintenance Technologies per la sede di Crema. In seguito, lavora come Project Manager, Production Manager e Capo Distretto a Ortona, quest'ultima carica ricoperta anche in Val d'Agri. Dal 2004
Luigino Lusuriello si apre ad un profilo più internazionale: è Managing Director di Eni Congo e, dal 2007 al 2009, di Eni UK. Si dedica inoltre al corso di formazione "The Oxford Advanced Management and Leadership Programme" presso la Said Business School University of Oxford. Viene nominato nel 2011 Senior Vice Presidente Programma Iraq. Prima di ricevere l'attuale incarico, è Executive Vice President Operations di Eni dal 2013 al 2018.
Luigino Lusuriello e il ruolo in Eni: focus sulla digital transformation
Luigino Lusuriello è Chief Digital Officer di Eni dal 18 settembre 2018. Questo ruolo lo pone in prima persona alla guida della trasformazione digitale del Gruppo. Sicurezza, asset integrity, efficienza operativa, decarbonizzazione, prototipazione rapida: sono gli obiettivi sui quali Eni punta sempre di più.
"Oggi in Eni utilizziamo tutte le tecnologie disponibili: dall'intelligenza artificiale, all'internet delle cose, dalla robotica alla blockchain per usi di processi interni", ha spiegato il manager in varie occasioni.
"Dall'esperienza fatta e che stiamo facendo, emerge un fattore importante: le persone. Solo l'integrazione persone-tecnologie è in grado di liberare il potenziale di questi nuovi strumenti".
Luigino Lusuriello punta quindi l'attenzione su tre fattori preponderanti che hanno caratterizzato il mercato negli ultimi anni: la disponibilità dei dati, la riduzione dei costi dei sensori e la capacità computazionale.
"Tutti insieme hanno liberato il potenziale delle tecnologie digitali, prima di tutte l'intelligenza artificiale", ma le persone rivestono comunque un ruolo centrale per portare avanti e infine vincere la sfida della digital transformation.