Roma celebra la Giornata Mondiale della Spirometria, AIPO e SIMeR insieme contro le patologie respiratorie. Un fenomeno che, solo in Italia, rappresenta la terza causa di morte. Questo è quanto emerso nel corso del Summit tenutosi a Palazzo Marini. Obiettivo dell’incontro: sensibilizzare la popolazione in merito all’importanza della prevenzione.
Roma, 27 giugno 2012 – Si è svolto oggi il convegno nazionale organizzato - in occasione della Giornata Mondiale della Spirometria - da AIPO, Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri e da SIMeR, Società Italiana di Medicina Respiratoria con l’obiettivo di fornire informazioni utili sull’importanza della diagnosi pneumologica mediante esame spirometrico.
Sulla base di quanto emerso, i disturbi più frequenti del sistema respiratorio vengono erroneamente sottovalutati dalle persone che ne soffrono. Dietro sintomi quali tosse cronica, catarro, difficoltà respiratoria e frequenti bronchiti, infatti, si possono celare malattie che, se non diagnosticate e curate in tempo, possono provocare conseguenze rischiose per la salute dell’individuo.
Le malattie dell’apparato respiratorio, infatti, rappresentano la terza causa di morte in Italia. Dato allarmante che conferma l’elevato tasso d’incidenza di questa emergenza sanitaria: le stime presentate quest’oggi mostrano come circa 35 mila persone ogni anno perdano la vita a causa di problemi a carico dell’apparato respiratorio, ben il 6,5% di tutti i decessi registrati nel nostro Paese.
Tra i disturbi respiratori più diffusi, l’asma colpisce circa 5 milioni di italiani e si conferma quale malattia cronica più diffusa nell’infanzia. Sono circa 2,5 milioni i cittadini che soffrono di BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva), quarta causa di morte in Italia, un fenomeno che, a livello globale, risulta ancora più grave, collocando le malattie respiratorie al secondo posto nel mondo tra le cause di decesso.
Concorrono ad aggravare ulteriormente questo preoccupante scenario le previsioni degli specialisti, secondo i quali la prevalenza di tali patologie è destinata ad aumentare a causa di vari fattori, tra cui i poco corretti stili di vita ed alcune abitudini nocive, soprattutto la cattiva alimentazione e il fumo di sigaretta, le gravi conseguenze che derivano da una diagnosi tardiva e il costante processo d’invecchiamento della popolazione italiana.
Le abitudini sbagliate determinano un pericoloso incremento nel rischio di contrarre malattie respiratorie, come dimostrano alcune evidenze: in Italia sono circa 12 milioni i fumatori (6,5 milioni di uomini e 5,3 milioni di donne), pari a circa il 23% dell’intera popolazione, e 22 milioni di persone conducono uno stile di vita eccessivamente sedentario (38,3% del totale). Per quanto riguarda il tabagismo, in particolare, i numeri risultano drammatici: è il fumo a provocare il 90% dei decessi per BPCO, il 90% dei decessi per cancro polmonare negli uomini e quasi l’80% nelle donne.
E’ con l’obiettivo di contribuire ad una sempre maggiore diffusione dell’informazione su un tema, quello delle malattie respiratorie, troppo spesso sottovalutato, che AIPO e SIMeR hanno promosso il “
Mese della Spirometria”, offrendo ai cittadini la possibilità di sottoporsi ad esami spirometrici gratuiti presso numerosi Centri specializzati della Penisola per un riscontro specifico sulla salute dei propri polmoni.
L’iniziativa si è conclusa proprio oggi con la presentazione della Roadmap Respiratoria Europea. Questo strumento di aggregazione e confronto delle differenti esperienze in ambito respiratorio a livello continentale si propone di descrivere quali sono, ma soprattutto quali saranno, le sfide per i medici sui cambiamenti nella pratica clinica, nel coinvolgimento dei pazienti e nella costruzione di nuovi modelli per la sanità e la prevenzione respiratoria.
“La probabilità di essere colpiti da patologie polmonari è correlata a numerosi aspetti tra i quali età, abitudine al fumo, condizioni ambientali, esposizione lavorativa a polveri, sostanze chimiche, gas e vicinanza dell’abitazione a fonti di inquinamento atmosferico”, conclude il Prof. Giuseppe Di Maria, Presidente della SIMeR. “Di fronte a patologie di natura multifattoriale, appare quindi ancora più significativa l’adozione di uno strumento come la Roadmap Respiratoria Europea, sistema in grado di favorire lo scambio di proposte e soluzioni utili a fronteggiare questo dilagante fenomeno, mediante il costante confronto tra gli specialisti europei in ambito respiratorio”.
Un impegno, quello assunto dalle società pneumologiche, che testimonia il costante contributo della comunità scientifica nel fronteggiare le grandi emergenze sanitarie che minacciano la salute della popolazione.
“Gli esami respiratori messi a disposizione gratuitamente nel corso del Mese della Spirometria, hanno evidenziato un dato allarmante: nella maggior parte dei casi, una malattia delle vie aeree viene diagnosticata, in media, soltanto nella sesta decade della vita di un individuo, dopo i 50 anni, quando la funzione respiratoria della persona è già significativamente compromessa”, spiega il Dott. Andrea Rossi, Presidente dell’AIPO. “Una diagnosi corretta e tempestiva si può ottenere mediante l’esecuzione di una spirometria. E’ fondamentale che le persone affette da disturbi respiratori si rivolgano al proprio medico di fiducia. Questi segnalerà in maniera puntuale l’eventuale presenza di un problema respiratorio ad uno specialista pneumologo, così da concordare un efficace percorso terapeutico, prima che la situazione clinica si comprometta in modo definitivo.”
Un incontro dunque, quello svoltosi quest’oggi, che conferma, ancora una volta, quanto l’impegno di tutti gli specialisti coinvolti nella prevenzione, diagnosi e cura delle malattie respiratorie abbia bisogno del sostegno dell’informazione per raggiungere l’opinione pubblica e far sì che queste malattie vengano affrontate in modo efficace.
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