Da cosa dipende il successo di un audit? Tratto da <a href="http://www.qualitiamo.com">QualitiAmo - La Qualità gratis sul web</a><br /><br />Le organizzazioni che desiderano un Sistema di Gestione per la Qualità adeguato alla propria realtà, efficace ed efficiente farebbero bene a condurre delle verifiche ispettive interne (o audit) dato che sono gli unici strumenti in grado di assicurare che il Sistema funzioni come voluto ed evidenzi eventuali anelli deboli o opportunità di miglioramento.<br /><br />L’audit interno è uno strumento di gestione importantissimo per il management perché agisce come <strong>meccanismo di ritorno di informazioni basilari </strong>per prendere le decisioni corrette.<br />Come viene gestito il processo di verifica, però, è un aspetto chiave per assicurarne l’efficacia.<br /><br />Il successo di un audit interno dipende, essenzialmente, da tre elementi-chiave:<br /><br />- il grado di <strong>preparazione</strong> e di organizzazione del team di verifica<br />- il grado di <strong>familiarizzazione con la norma</strong> e con i suoi requisiti e la conoscenza del Sistema Qualità aziendale<br />- i <strong>comportamenti uman</strong>i di ogni componente del team<br /><br />Se per avere un riscontro positivo per quanto riguarda i primi due punti basta "solo" una preparazione seria, approfondita e professionale del team, il terzo punto è, invece, molto più delicato perché poggia sulla consapevolezza di ogni componente del gruppo di verifica che <strong>sviluppare particolari abilità nell’intrattenere rapporti umani è fondamentale</strong> per svolgere con successo il proprio compito.<br /><br />Le persone che sottoponiamo a verifica sono i nostri colleghi e sono abituati a trattarci da pari, non a subire passivamente i nostri giudizi.<br />Per questo motivo, quando ci caliamo nei panni di auditor, dobbiamo stare attenti ad <strong>evitare cadute di fiducia </strong>e a non insinuare dubbi nei nostri confronti.<br /><br />Per fare questo vi suggeriamo alcuni accorgimenti semplici e pratici:<br /><br />- se nell’area verificata il Sistema Qualità è implementato in maniera inefficace, <strong>fornite suggerimenti operativi concreti </strong>su come migliorarlo, piuttosto che imporre interventi puramente formali o teorici<br />- durante la verifica <strong>evitate atteggiamenti punitivi</strong>, critiche negative o distruttive, sarcasmi di vario genere. Siate sempre cooperativi, anche quando non è facile, e ascoltate con attenzione tutto quello che vi viene detto, dimostrando interesse per quello che state facendo<br />- <strong>non esprimete mai giudizi o critiche</strong>, siate pazienti, evitate di approvare o disapprovare qualcosa a priori, senza aver prima ascoltato le motivazioni a sostegno della tesi che vi viene esposta<br />- <strong>non formulate un nuovo quesito finché non è stata data risposta alla domanda precedente</strong><br /><br />Anche il modo di condurre una verifica è molto importante, ad esempio il modo di porre le domande.<br />Vediamo, allora, come vanno formulate:<br /><br />- in modo chiaro, così da facilitare la risposta della persona intervistata<br />- senza travestirle da attacchi o accuse<br />- evitando di influenzare in qualsiasi modo la risposta<br />- stimolando la riflessione<br />- accompagnandole con una spiegazione<br /><br />Fondamentalmente esistono due tipologie di domande che si differenziano per il tipo di risposta, più o meno libera, che si può dare loro: le <strong>domande chiuse </strong>e le <strong>domande aperte</strong>.<br /><br />Le domande chiuse si soddisfano con risposte del tipo "sì" / "no", sono da un lato molto precise, dall'altro, però, la loro elaborazione così semplificata limita e tende a scoraggiare il dialogo.<br />Le domande aperte, al contrario, permettono più flessibilità ma possono non generare risposte precise in quanto tendono a far esprimere opinioni personali. La loro elaborazione è più complessa ma se sono formulate con abilità e in maniera adeguata possono assicurare una risposta meno rigida e, comunque, precisa.<br /><br />Nella conduzione delle verifiche ispettive interne, in realtà, si dovrebbe <strong>puntare su risposte precise riuscendo, però, a garantire nel contempo il dialogo</strong>.<br />Come conciliare queste due esigenze che si pongono un po' in posizioni antitetiche?<br />La soluzione risiede nella capacità di formulare con cura domande aperte del tipo: "Come controlli questa attività?", "Perché avete introdotto questo particolare controllo?", "Puoi dirmi qualcosa di più sull’intero processo per permettermi di verificare come lo controllate?", "Puoi spiegarmi come controllate i dati in entrata del vostro processo?"<br /><br />Altre domande possono essere formulate in altro modo per ottenere chiarimenti e spiegazioni: "Che cosa intendi quando dici che si segue sempre la stessa procedura?", "Puoi farmi un esempio concreto di quello che mi stai spiegando?"<br /><br />I verificatori dovrebbero stare particolarmente attenti ad evitare di introdurre risposte personali nella domanda o a porre false domande del tipo: "Credi che si commettano molti errori?". La formulazione corretta della domanda, piuttosto, dovrebbe essere: "Come rilevate gli errori che vengono commessi?", "Di che tipo sono?", "Li avete classificati?", "Quanti ne avete commessi dall’ultima verifica?", "Dove sono registrati?"<br /><br />Anche il contatto con la persona intervistata è importante. Per mettere l’interlocutore a proprio agio, affinché possa essere collaborativo, bisognerà applicare, ancora una volta, regole semplici su come rivolgere le domande:<br /><br />- evitate di porre le domande troppo rapidamente: non si deve aver fretta durante un audit<br />- evitate di porre più domande contemporaneamente, questo atteggiamento potrebbe mandare in confusione il collega che vi sta rispondendo<br />- evitate di porre domande troppo lunghe<br /><br />Un "trucco" fondamentale, poi, per garantire l'efficacia di una verifica ispettiva è quello definito come "<strong>effetto specchio</strong>".<br />Il verificatore ripete la risposta ricevuta dal’intervistato con altre parole per avere la conferma di aver compreso bene e per evitare incomprensioni che possono ripercuotersi in sede di verbalizzazione dell'audit.<br /><br />Come vedete, si tratta di ricordare e di mettere a fuoco pochi punti ma seguire questi consigli può significare tracciare una linea di demarcazione ben netta tra una verifica utile ed una inefficace.<br /><br />Tratto da <a href="http://www.qualitiamo.com">QualitiAmo - La Qualità gratis sul web</a> Da cosa dipende il successo di un audit?Tratto da QualitiAmo - La Qualità gratis sul webLe organizzazioni che desiderano un Sistema di Gestione per la Qualità adeguato alla propria realtà, efficace ed efficiente farebbero bene a condurre de… Continua a leggere...» 02 Nov 2007