Coronavirus, Alessandro Benetton: “Aziende dovranno riformulare le strategie”

<em><strong>Fondatore e Presidente di 21 Invest, <a href="https://www.ilsole24ore.com/art/alessandro-benetton-e-necessario-mettere-sicurezza-pmi-ADscS2I" title="Alessandro Benetton: economia post-virus">Alessandro Benetton</a> è un imprenditore con alle spalle una lunga carriera in ambito manageriale.</strong></em><br /> <a href="https://www.ilsole24ore.com/art/alessandro-benetton-e-necessario-mettere-sicurezza-pmi-ADscS2I" title="Alessandro Benetton, intervista il sole 24 ore"><img alt="Alessandro Benetton" height="68" src="https://i2.res.24o.it/images2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/2020/04/09/Finanza%20e%20Mercati/ImmaginiWeb/Ritagli/WhatsApp%20Image%202020-04-08%20at%2015.23.47-keAB--1020x533@IlSole24Ore-Web.jpeg" width="129" /></a><br /> <h2> Alessandro Benetton: "Indispensabile tutelare le eccellenze italiane"</h2> Con il picco di contagi che al momento sembra superato, il Governo italiano sta cercando di definire la cosiddetta "Fase 2": la ripresa graduale post Coronavirus è infatti un argomento sempre più affrontato, specialmente per quanto riguarda l'ambito economico. <strong>Alessandro Benetton</strong>, intervistato da "Il Sole 24 Ore" in una diretta dal titolo "PostCovid - Il mondo che verrà", ha insistito su un punto fondamentale. Secondo l'imprenditore infatti le aziende devono iniziare a immaginare uno scenario totalmente diverso rispetto a quello esistente prima della pandemia. Per risultare efficienti, i modelli di business dovranno essere adattati, le strategie riformulate rispetto a una nuova idea di consumi e comportamenti sociali: insomma, per continuare a fare impresa bisognerà essere <em>"predisposti ai cambiamenti"</em>. Per supportare queste nuove sfide, l'operato del Governo dovrà puntare tutto su piccole e medie imprese, artigianato e in generale su tutte quelle che sono le eccellenze del sistema produttivo italiano: <em>"Il decreto liquidità e i passi che stanno facendo anche a livello europeo sono obbligatori, non c'è un'alternativa</em> - conclude <strong>Alessandro Benetton</strong> - <em>questa liquidità è assolutamente essenziale per proteggere le nostre conoscenze. Non sarà però sufficiente, è una liquidità che ci traghetterà a una normalità diversa da quella a cui eravamo abituati"</em>.<br /> <h2> Alessandro Benetton, da Goldman Sachs alla Presidenza di Cortina 2021</h2> Laureato ad Harvard in Business Administration, <strong><a href="https://www.ilsole24ore.com/art/alessandro-benetton-e-necessario-mettere-sicurezza-pmi-ADscS2I" title="Alessandro Benetton: intervista il sole 24 ore coronavirus">Alessandro Benetton</a></strong> ha avuto la fortuna di essere allievo e tesista di Michael Porter, economista statunitense ideatore del noto modello delle 5 Forze Competitive. Dopo aver presieduto Benetton Formula, vincendo 3 titoli mondiali, l'imprenditore ha fondato nel 1992 quella che oggi è 21 Invest, uno dei primi operatori italiani specializzati in Private Equity. Attualmente, oltre a essere Presidente della società, fa parte di diversi CdA in realtà quali Edizione Holding e Autogrill. Dal 2017 è inoltre Presidente di Fondazione Cortina 2021, con l'obiettivo di gestire i Campionati Mondiali di Sci Alpino organizzati a Cortina d'Ampezzo. Durante l'intervista de "Il Sole 24 Ore" l'imprenditore si è detto ottimista riguardo la manifestazione, che secondo il Presidente della Provincia di Belluno ha tutte le carte in regola per <em>"essere il primo evento mondiale post Covid-19".</em> Per <strong>Alessandro Benetton</strong>, tra l'altro appassionato di sci alpino e allenatore federale della Federazione Italiana Sport Invernali, i Mondiali potrebbero rappresentare, ora più che mai, un'occasione di rilancio per tutto il territorio coinvolto.

Coronavirus, Alessandro Benetton: “Aziende dovranno riformulare le strategie”

Fondatore e Presidente di 21 Invest, Alessandro Benetton è un imprenditore con alle spalle una lunga carriera in ambito manageriale. Ale...

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Siderurgia: le attività di Riva Acciaio, leader italiano e attivo anche a livello europeo

<em><strong><a href="http://www.webbrand.it/Riva-Acciaio/" title="Riva Acciaio - webbrand">Riva Acciaio</a> ha iniziato la sua attività nel 1954. Oggi, guidata dalla capogruppo Riva Forni Elettrici, impiega circa mille dipendenti. Le sue attività si dividono sui 5 stabilimenti di Caronno Pertusella, Lesegno, Sellero, Malegno e Cerveno in Valle Camonica. </strong></em><br /> <a href="http://www.webbrand.it/Riva-Acciaio/" title="Riva Acciaio, webbrand"><img alt="Riva Acciaio" height="46" src="http://www.webbrand.it/images/comprofiler/0_5e720762248d8.png" width="131" /></a><br /> <h2> Riva Acciaio: la storia e il primato in Italia </h2> <strong>Riva Acciaio</strong> è stata avviata nel 1954 grazie all'intuizione imprenditoriale di Emilio e Adriano Riva, che colsero le potenzialità del settore nell'Italia del dopoguerra. Ora l'azienda è leader nazionale per la produzione siderurgica. Nata in seno al <strong>Gruppo Riva</strong>, è controllata dalla capogruppo Riva Forni Elettrici e conta oggi circa mille dipendenti. <strong>Riva Acciaio</strong> è suddivisa in 5 stabilimenti ubicati a Caronno Pertusella (VA), Lesegno (CN), Sellero, Malegno e Cerveno in Valle Camonica (BS), la cui produzione è destinata sia al mercato italiano che a quello europeo. Con oltre 60 anni di esperienza, l'azienda realizza prodotti lunghi e acciai di alta qualità. Da sempre una particolare spinta e attenzione è data agli investimenti in ambito di ricerca, sviluppo e innovazione: è stata infatti la prima azienda italiana ad adottare nei suoi impianti la colata continua curva. Le collaborazioni tra laboratori ed enti del calibro dell'Università di Pisa, Politecnico di Torino e Politecnico di Milano confermano questa tendenza.<br /> <h2> Riva Acciaio: certificazioni, una conferma della qualità degli stabilimenti </h2> Un attento e accurato monitoraggio dei sistemi di gestione comporta in <strong><a href="http://www.webbrand.it/Riva-Acciaio/" title="Riva Acciaio: webbrand">Riva Acciaio</a></strong> uno sviluppo dei processi costante, che garantisce il fondamentale e continuo scambio di informazioni con gli stakeholder, di fatto al centro delle politiche aziendali. Gli stabilimenti garantiscono performance sempre certificate e sono sottoposti a verifiche di enti terzi ed indipendenti che controllano costantemente la conformità della gestione degli impianti. Gli stabilimenti di Lesegno, Caronno, Cerveno e Sellero, con l'applicazione delle BAT (Best Available Techniques) possono operare secondo l'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Lo stabilimento di Malegno invece opera secondo l'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA). <strong>Riva Acciaio</strong> ha certificato i suoi stabilimenti secondo le norme UNI EN ISO 9001. Lo stabilimento di Malegno ed il reparto per le lavorazioni a freddo a Cerveno inoltre, hanno ottenuto la certificazione IATF16949 che consente di rifornire il settore automotive.

Siderurgia: le attività di Riva Acciaio, leader italiano e attivo anche a livello europeo

Riva Acciaio ha iniziato la sua attività nel 1954. Oggi, guidata dalla capogruppo Riva Forni Elettrici, impiega circa mille dipendenti. Le ...

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Eni e digitale: l’esperienza professionale di Luigino Lusuriello

<em><strong>Dal 2018 <a href="https://www.topmanagers.it/manager/luigi_lusuriello" title="Luigi Lusuriello, profilo topmanagers">Luigino Lusuriello</a> è Chief Digital Officer del Gruppo Eni: il rapporto di collaborazione con la società comincia ben prima, quando viene assunto in qualità di Ingegnere Progettista.</strong></em><br /> <a href="https://www.topmanagers.it/manager/luigi_lusuriello" title="Luigino Lusuriello, topmanagers"><img alt="Luigino Lusuriello, Chief Digital Officer del Gruppo Eni" src="https://www.topmanagers.it/SharingFolder/TopManager/it/ManagerProfilePhoto/Photo/luigi_lusuriello.jpg" width="120" /></a><br /> <h2> Luigino Lusuriello: dalla Marina Militare ai primi incarichi di responsabilità in Eni</h2> Nato nel 1961 a Genova, <strong>Luigino Lusuriello</strong> frequenta la Facoltà di Ingegneria della sua città natale, dove si laurea con il massimo dei voti nel 1986. Dopo un'esperienza di due anni come ufficiale del Genio Navale della Marina Militare, nel 1988 entra in Eni come Ingegnere Progettista. Prosegue la sua carriera come Construction Yard Manager nel distretto operativo di Ravenna. Nel 1993 è si trasferisce in Congo come Platform Manager per Agip Recherces. L'anno successivo è di nuovo in Italia, a Crema, dove ricopre il ruolo di Manager - Production and Maintenance Technologies. Dopo 4 anni, passa al distretto operativo di Ortona, in Abruzzo: inizialmente come Project Delivery Manager, in seguito come Production Manager e infine come District Manager, carica che ricoprirà anche nel distretto di Val d'Agri. Successivamente <strong>Luigino Lusuriello</strong> è di nuovo in Congo come Managing Director. Ricoprirà lo stesso ruolo anche presso la sede di Eni del Regno Unito .<br /> <h2> I recenti incarichi di Luigino Lusuriello </h2> Nel 2009 <strong><a href="https://www.topmanagers.it/manager/luigi_lusuriello" title="Luigino Lusuriello - topmanagers">Luigino Lusuriello</a></strong> frequenta con successo il corso "The Oxford Advanced Management and Leadership Programme", organizzato dalla Said Business School University of Oxford. Un'esperienza che, aggiunta agli incarichi già ricoperti in Italia e all'estero, amplia ulteriormente la sua formazione. Viene infatti nominato Regional Vice President per il territorio del Kazakistan, mentre nel 2011 Senior Vice President per il Programma Iraq. Dal 2012 al 2018 una nuova importante tappa: diventa infatti Vice Presidente Esecutivo alle Operazioni, con responsabilità nella funzione centrale tecnica della multinazionale. Attualmente ricopre per Eni il ruolo di Chief Digital Officer, un incarico fondamentale nella gestione della trasformazione digitale del Gruppo. Grazie al contributo di <strong>Luigino Lusuriello</strong> nel Change Management, Eni ha vinto nel 2019 il Premio Assochange: il riconoscimento è nato infatti con l'obiettivo di premiare le realtà produttive che si sono distinte nel processo di digitalizzazione della propria struttura organizzativa.

Eni e digitale: l’esperienza professionale di Luigino Lusuriello

Dal 2018 Luigino Lusuriello è Chief Digital Officer del Gruppo Eni: il rapporto di collaborazione con la società comincia ben prima, quando...

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Big Data: anche Terna, guidata da Luigi Ferraris, ne sfrutta le potenzialità

<em><strong>Terna e i Big Data, <a href="https://www.ilmessaggero.it/economia/news/terna_energia_digitale-5131231.html" title="Luigi Ferraris, Terna verso industria big data">il commento di Luigi Ferraris</a>: "Qualora tali sistemi siano messi a fattor comune con le Istituzioni che sul territorio difendono e proteggono il nostro Paese, questa nuova consapevolezza tecnologica può portare grandi vantaggi a tutta la comunità".</strong></em><br /> <a href="https://www.ilmessaggero.it/economia/news/terna_energia_digitale-5131231.html" title="Luigi Ferraris, digital transformation Terna"><img alt="Luigi Ferraris: amministratore delegato Terna" src="https://www.topmanagers.it/SharingFolder/TopManager/it/ManagerProfilePhoto/Photo/LuigiFerraris-topmanager.jpg" width="120" /></a><br /> <h2> Luigi Ferraris: Terna verso l'industria dei Big Data </h2> I Big Data hanno un impatto sempre più importante sull'economia a livello mondiale. In Italia in particolare, se si parla di rete elettrica, è ancor più evidente come i dati siano davvero il petrolio del futuro. <strong>Terna</strong>, la società che si occupa di gestire la rete elettrica nazionale, ha investito e continua ad investire nella digitalizzazione e nell'innovazione. Guidato dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale <strong>Luigi Ferraris</strong>, il Gruppo ha stanziato 900 milioni nell'ultimo piano strategico 2020-2024: i dati diventano così fonte di energia. Nel processo di decarbonizzazione e nella transizione in atto verso fonti "green", le tecnologie digitali svolgono un ruolo fondamentale e permettono a <strong>Terna</strong> di raccogliere informazioni, trasferire grandi flussi di dati, immagazzinarli e analizzarli tempestivamente. La società amministrata da <strong>Luigi Ferraris</strong> punta quindi al passaggio dal watt al byte: per raggiungere questo obiettivo ha aperto gli Innovation Hub di Milano, Torino e Napoli, oltre a sfruttare l'Internet of Things. La collaborazione tra università, centri di ricerca e startup è fondamentale in tale contesto. <br /> <h2> Luigi Ferraris: l'utilità dei dati raccolti da Terna </h2> <strong><a href="https://www.ilmessaggero.it/economia/news/terna_energia_digitale-5131231.html" title="Luigi Ferraris, dati raccolti da Terna">Terna</a></strong> già sfrutta in Veneto la sperimentazione della raccolta dati attraverso l'IoT. Il monitoraggio attivo che ha messo in atto grazie all'accordo con la Regione è stato realizzato attraverso circa 500 sensori installati su 26 linee elettriche. I rilevatori Iot Box possono essere controllati in tempo reale e forniscono informazioni immediate sull'ambiente, sui fenomeni naturali e sulle potenziali minacce per la rete elettrica: dati preziosi, che consentono un intervento tempestivo per proteggere l'infrastruttura. <em>"Qualora tali sistemi siano messi a fattor comune con le Istituzioni che sul territorio difendono e proteggono il nostro Paese, questa nuova consapevolezza tecnologica può portare grandi vantaggi a tutta la comunità, soprattutto se utilizzati anche con finalità di monitoraggio ambientale e territoriale: dalla qualità dell'aria al dissesto idrogeologico, dal controllo dell'avifauna alla protezione dagli incendi"</em>, ha commentato l'AD e DG <strong>Luigi Ferraris</strong>. I dati raccolti da <strong>Terna</strong> sono già a disposizione di Protezione Civile, istituti di ricerca ed enti di tutela interessati.

Big Data: anche Terna, guidata da Luigi Ferraris, ne sfrutta le potenzialità

Terna e i Big Data, il commento di Luigi Ferraris : "Qualora tali sistemi siano messi a fattor comune con le Istituzioni che sul territ...

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Innovazione digitale: la carriera del nuovo Vice Presidente del CdA di Alkemy S.p.A., Vittorio Massone

<em><strong>Nel corso della sua carriera professionale, <a href="https://www.vittoriomassone.com/it/" title="Vittorio Massone, sito">Vittorio Massone</a> ha ricoperto incarichi di responsabilità nella consulenza aziendale, nell'innovazione e nella trasformazione digitale, sia in Italia che all'estero. Recentemente ha intrapreso una nuova importante sfida professionale, diventando Vice Presidente del CdA di Alkemy S.p.A.</strong></em><br /> <a href="https://www.vittoriomassone.com/it/" title="Vittorio Massone website"><img alt="Vittorio Massone" src="https://www.executivemanager.it/images/comprofiler/0_5dc2f6c3a6c69.jpg" width="120" /></a><br /> <h2> Le prime esperienze professionali di Vittorio Massone, tra consulenza strategica e turnaround di successo</h2> Professionista di rilievo nel settore digitale, telecomunicazioni, media/entertainment, servizi industriali, government e automotive, <strong>Vittorio Massone</strong> si è laureato a pieni voti in Economia e Commercio presso l'Università La Sapienza di Roma (1989) e ha proseguito il suo percorso formativo conseguendo un Master in Business Administration presso l'Università Bocconi di Milano (1992). Dopo un primo incarico dal 1989 al 1991 in Klopman Textile Industry (Gruppo Burlington), società per cui è Business Analyst, nel 1993 entra in qualità di Associato nella realtà di consulenza strategica Value Partners. L'anno seguente inizia la sua esperienza in Bain & Company, per cui ricopre incarichi di rilevanza crescente: dal 1995 è Manager, poi Partner dal 1999 e Director dal 2004. Grazie alle ampie competenze professionali, unite alla capacità di instaurare rapporti di fiducia con CEO e management aziendali, <strong>Vittorio Massone</strong> intraprende con successo la gestione di operazioni particolarmente complesse, collaborando con clienti di rilievo come Poste Italiane, Pagine Gialle, Walt Disney, Rai, Consip, Sviluppo Italia, Coni Servizi, Gruppo Espresso e il Sole 24 Ore. Si occupa in prima persona del turnaround di Seat Pagine Gialle (1997-2001), assicurando un ritorno per gli azionisti pari a 20 volte il capitale investito. Nello stesso periodo, nel 1999, gestisce l'acquisizione Virgilio/Matrix, la sua prima in campo digitale. Guida, inoltre, il turnaround di Poste Italiane tra il 2002 e il 2008, per cui conduce il Gruppo da una perdita di 200 milioni di euro a un EBITDA di circa 2 miliardi. Grazie alle sue competenze, inoltre, il risultato viene raggiunto senza alcun licenziamento.<br /> <h2> Vittorio Massone: l'esperienza all'estero e la nomina in Alkemy S.p.A.</h2> Tra gli incarichi di responsabilità ricoperti da <strong><a href="https://www.vittoriomassone.com/it/" title="Vittorio Massone, sito ufficiale">Vittorio Massone</a></strong>, rientra quello in Bain & Company Africa, a partire dal 2010, anno in cui si trasferisce a Johannesburg per assumere il ruolo di Managing Partner. Durante l'esperienza in Sudafrica rilancia le operazioni della società, portandola a raggiungere la leadership di mercato in pochi anni. Supporta inoltre la creazione di un gruppo di lavoro di 200 persone particolarmente competenti nei progetti digitali. Nel corso dell'esperienza all'estero, Vittorio Massone porta con sé la sua visione manageriale moderna e innovativa, basata sul concetto di "diversity" del gruppo di lavoro, rimanendo al timone della società fino alla fine del 2018. Negli stessi anni partecipa a importanti storie di successo, come quella del turnaround della società di telecomunicazioni Telkom SA, le cui azioni passano da 14 a circa 90 Rand. È stato anche membro del Board e poi Presidente dell'American Chamber of Commerce in Sudafrica e Membro del Council dell'Associazione Business Leadership South Africa. Grazie alle competenze nell'ambito dell'innovazione digitale, attualmente <strong>Vittorio Massone</strong> collabora con società tradizionali per aiutarle nella trasformazione digitale, e con società native digitali supportandole nella crescita e nello sviluppo. Tali competenze specialistiche gli hanno consentito di intraprendere una nuova sfida professionale: da febbraio 2020 è Vice Presidente di Alkemy S.p.A., azienda leader nell'innovazione digitale dei modelli di business, con specifiche deleghe al Business and Corporate Development.

Innovazione digitale: la carriera del nuovo Vice Presidente del CdA di Alkemy S.p.A., Vittorio Massone

Nel corso della sua carriera professionale, Vittorio Massone ha ricoperto incarichi di responsabilità nella consulenza aziendale, nell'...

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Roberto Casula: esperienza e competenze maturate all’interno di Eni

<em><strong><a href="https://www.cultura360.eu/tag/roberto-casula/" title="Roberto Casula, cultura360">Roberto Casula</a> lavora nel settore dell'energia dal 1988, anno in cui avvia la sua carriera in Agip, controllata Eni dal 1953. </strong></em><br /> <a href="https://www.cultura360.eu/tag/roberto-casula/" title="Roberto Casula, profilo cultura360"><img alt="Roberto Casula" height="116" src="http://www.cultura360.eu/wp-content/uploads/2015/07/Roberto-Casula-300x290.jpg" width="120" /></a><br /> <h2> Da Milano a Teheran: l'apporto di Roberto Casula al Gruppo Eni</h2> Classe 1962, nato a Cagliari e laureato in Ingegneria Mineraria, <strong>Roberto Casula</strong> si occupa di applicare metodi scientifici alle fasi di sviluppo e produzione dei giacimenti di idrocarburi. Dopo alcune esperienze all'estero, è a Milano, dove assume l'incarico di Development and Production Coordinator e in seguito di Department Manager for Technical Services per il Gruppo Eni, con responsabilità anche per progetti riguardanti il Medioriente. Per 3 anni è infatti Dirigente e Project Director a Teheran, in Iran. Continua il suo percorso in Eni, ricoprendo il ruolo di Managing Director per diverse aree del Mediterraneo, spostandosi per quasi dieci anni da un continente all'altro. Per via delle esperienze acquisite in ambito internazionale, alcune delle quali in zone economicamente arretrate, <strong>Roberto Casula</strong> è un manager con una forte sensibilità al concetto di sostenibilità ambientale: è infatti strenuo sostenitore dell'innovazione tecnologica, un vantaggio dell'epoca attuale che permette di escogitare metodi alternativi per limitare i danni del cambiamento climatico.<br /> <h2> Focus tecnologia: Roberto Casula e l'utilizzo del supercomputer HPC4</h2> Negli ultimi anni anche in Italia, Paese in ritardo nella corsa alla competizione tecnologica, si inizia a intravedere un aumento di investimenti nei settori dell'innovazione. Attraverso il Gruppo Eni <strong><a href="https://www.cultura360.eu/tag/roberto-casula/" title="Roberto Casula - cultura360">Roberto Casula</a></strong> ha coordinato un team che si è occupato di lavorare con uno strumento figlio proprio di uno di questi investimenti, ossia l'"High Performance Computing - layer 4". Denominato HPC4, si tratta di un computer, o meglio supercomputer, in grado di elaborare dati con una potenza massima di 18,6 petaFlops di picco: ciò vuol dire che l'unità di calcolo parallelo posseduta dal Gruppo può svolgere 18,6 milioni di miliardi di operazioni matematiche elementari al secondo. Con l'introduzione dell'HPC4, il Green Data Center di ENI, costruito in provincia di Pavia, risulta essere ad oggi uno dei datacenter più efficienti a livello internazionale. Grazie al lavoro di <strong>Roberto Casula</strong> e del suo team, il Gruppo è in grado quindi di analizzare e studiare un numero incredibile di dati geofisici, compresi quelli provenienti dalle prospezioni sismiche prodotte dalle sedi Eni sparse nel globo.

Roberto Casula: esperienza e competenze maturate all’interno di Eni

Roberto Casula lavora nel settore dell'energia dal 1988, anno in cui avvia la sua carriera in Agip, controllata Eni dal 1953. Da Mil...

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Solidarietà ai tempi del Covid-19: Ernesto Pellegrini dona 50mila pasti agli anziani

<em><strong>L'iniziativa solidale dell'ex Presidente dell'Inter, Ernesto Pellegrini, è iniziata lunedì 16 marzo in piena emergenza Coronavirus e continuerà fino al 15 giugno: Pellegrini S.p.A., dal 1965 leader italiano nella ristorazione collettiva e nei servizi di welfare aziendale, <a href="https://m.famigliacristiana.it/articolo/la-pellegrini-dell-ex-patron-dell-inter-dona-30-mila-pasti-agli-anziani.htm" title="Ernesto Pellegrini: pasti gratis agli anziani">distribuirà 50mila pasti caldi agli anziani</a> in difficoltà in diversi comuni della Lombardia.</strong></em><br /> <a href="https://m.famigliacristiana.it/articolo/la-pellegrini-dell-ex-patron-dell-inter-dona-30-mila-pasti-agli-anziani.htm" title="la fondazione di Ernesto Pellegrini dona pasti agli anziani"><img alt="Ernesto Pellegrini" src="https://www.executivemanager.it/images/comprofiler/0_5dc5a3afd79d2.jpg" width="120" /></a><br /> <h2> L'impegno del Gruppo di Ernesto Pellegrini per l'emergenza in Lombardia</h2> <em>"Sono figlio di contadini, ho conosciuto le difficoltà della guerra e del dopoguerra ma non dimentico la solidarietà nella Milano della ricostruzione"</em>: con queste parole rilasciate nel corso di un'intervista al "Corriere della Sera", <strong>Ernesto Pellegrini</strong>, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo, ha annunciato l'iniziativa d'altruismo intrapresa per la distribuzione gratuita di 50mila pasti caldi alle persone anziane in condizioni di disagio. <em>"È il nostro modo di essere solidali in questa emergenza sanitaria"</em>, ha aggiunto Valentina Pellegrini, Vicepresidente dell'omonima azienda. Un gesto di solidarietà, dunque, in un momento in cui gran parte del Paese è chiuso in casa per l'emergenza sanitaria del Coronavirus, che, in molti casi, colpisce ancora più duramente proprio chi vive già in condizioni di disagio o di solitudine. La distribuzione dei 50mila pasti è iniziata lunedì 16 marzo e, come annunciato dal Gruppo Pellegrini, continuerà fino al 15 giugno. L'elenco dei comuni interessati dall'iniziativa è lungo e comprende i territori di Abbiategrasso, Appiano Gentile, Bellusco, Brandizzo, Busto Arsizio, Carpiano, Casorate Primo, Casorate Sempione, Cislago, Cisliano, Gerenzano, Legnano, Lonate Pozzolo, Marnate, Mediglia, Pavia, Peschiera Borromeo, Saronno e Vigevano. Il Gruppo di Ernesto Pellegrini non è nuovo in quanto a iniziative di solidarietà, come testimoniato dall'istituzione della Fondazione <strong>Ernesto Pellegrini</strong> ONLUS e dal ristorante solidale Ruben.<br /> <h2> Ernesto Pellegrini, la responsabilità sociale nei progetti di Pellegrini S.p.A.</h2> Nata da un'idea di <strong><a href="https://m.famigliacristiana.it/articolo/la-pellegrini-dell-ex-patron-dell-inter-dona-30-mila-pasti-agli-anziani.htm" title="Ernesto Pellegrini: la fondazione dona pasti agli anziani">Ernesto Pellegrini</a></strong> con il nobile obiettivo di offrire un supporto alle persone in condizioni di disagio, la Fondazione Ernesto Pellegrini ONLUS è stata istituita nel 2013 e, nel corso degli anni, ha realizzato diversi progetti di utilità sociale. In quanto valore fondamentale e <em>"faro che guida tutte le scelte del Gruppo"</em> - così è stata definita dal Presidente - la sostenibilità sociale è al centro della Fondazione e, oltre a ispirare la nascita di quest'ultima, ha condotto alla realizzazione di numerose iniziative, tra cui spicca quella del ristorante solidale Ruben. Ubicato nel cuore di Milano, il ristorante offre quotidianamente la cena a circa 350 persone che si trovano in condizione di temporanea difficoltà, in cambio della cifra simbolica di un euro. Tra gli ulteriori progetti della Fondazione, è di rilievo la creazione di una rete di volontari che offre assistenza e ascolto agli ospiti del ristorante, fornendo loro un supporto per il reinserimento nella società. La rete ha coinvolto numerosi centri di ascolto, associazioni, parrocchie e realtà del terzo settore, permettendo, in un anno, la distribuzione di 51mila cene. L'azienda fondata da <strong>Ernesto Pellegrini</strong> è stata avviata nel 1965 con il nome di Organizzazione Mense Pellegrini: da allora, diventando Pellegrini S.p.A., si è estesa al settore dei servizi per le aziende, operando anche all'estero con la costituzione di Pellegrini Catering Overseas SA. Oggi è un'azienda leader nella ristorazione collettiva e nei servizi di welfare aziendale.

Solidarietà ai tempi del Covid-19: Ernesto Pellegrini dona 50mila pasti agli anziani

L'iniziativa solidale dell'ex Presidente dell'Inter, Ernesto Pellegrini, è iniziata lunedì 16 marzo in piena emergenza Coronavir...

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Crisi, la nuova forza moderata sostenuta da Carlo Malinconico lancia il documento per tutelare il lavoro

<em><strong><a href="https://www.ilmessaggero.it/economia/news/il_dopo_covid_19_e_la_crisi_economico-5132798.html" title="Carlo Malinconico, progetto italia buona politica">"Progetto Italia per la buona politica"</a> è il movimento di centrodestra presieduto da Carlo Malinconico , esperto di diritto: la nuova forza moderata ha presentato un documento che suggerisce diverse modifiche alle misure messe in atto finora dal Governo per la lotta all'emergenza causata dal Coronavirus</strong></em><br /> <a href="https://www.ilmessaggero.it/economia/news/il_dopo_covid_19_e_la_crisi_economico-5132798.html" title="Carlo Malinconico: il progetto per la ripartenza post covid19"><img alt="Carlo Malinconico" src="https://statics.cedscdn.it/photos/MED/27/98/5132798_1829_9e0ae72a_8825_4981_bb8d_618c198c9e0a.jpg" width="120" /></a><br /> <h2> Carlo Malinconico e Massimo Baldini: "La battaglia è anche sul piano economico"</h2> L'Italia è uno dei Paesi più colpiti dalla pandemia da Covid-19: dal 9 marzo in poi le restrizioni destinate alle zone rosse sono state estese gradualmente a tutta la Penisola. Oltre alle ripercussioni sanitarie, l'emergenza sta avendo pesanti ricadute anche sul sistema economico: Progetto Italia, movimento moderato di centrodestra presieduto da <strong>Carlo Malinconico</strong>, è intervenuto nel dibattito politico mettendo in luce le mancanze del Governo italiano nell'affrontare una delle peggiori crisi dal Dopoguerra a oggi. Firmato dal Presidente e dal coordinatore nazionale Massimo Baldini, il documento si basa su due pilastri: garanzia di reddito e supporto alle imprese. Per evitare futuri costi sociali che rischiano di risultare insostenibili, Progetto Italia invita le forze di maggioranza a porre la massima attenzione al settore privato. Per tutti i lavoratori si chiede un sussidio necessario sia a vivere che in vista di una ripartenza. Per quanto riguarda le aziende, il movimento fondato, tra gli altri, da <strong>Carlo Malinconico</strong> propone da un lato l'annullamento di tasse e contributi per i periodi di lockdown, dall'altro la rateizzazione a 5 anni, con l'aggiunta delle utenze, per quelli legati alle attività e dovuti prima della quarantena. <br /> <h2> Carlo Malinconico, il percorso professionale e istituzionale</h2> Avvocato romano, <strong><a href="https://www.ilmessaggero.it/economia/news/il_dopo_covid_19_e_la_crisi_economico-5132798.html" title="Carlo malinconico - il dopo covid">Carlo Malinconico</a></strong> è un giurista e funzionario pubblico, oltre ad essere titolare dello Studio Legale omonimo. Ha ricoperto diversi incarichi di responsabilità in ambito politico: è stato infatti Segretario Generale del secondo Governo Prodi e successivamente Sottosegretario di Stato del Governo Monti. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università di Milano, ha vinto sia il concorso pubblico come Avvocato dello Stato che come Consigliere, per poi dedicarsi all'insegnamento, prima presso la Scuola superiore dell'economia e delle finanze (SSEF), in seguito all'Università di Udine. Durante gli ultimi anni ha dato particolare risalto alla sua attività forense: esperto in particolar modo di diritto amministrativo, diritto dell'unione europea e diritto civile dei contratti, ha vinto per diversi anni il premio "Le Fonti" come "Avvocato dell'Anno", l'ultimo nel 2019. Da pochi mesi <strong>Carlo Malinconico</strong> è anche Presidente di "Progetto Italia per la buona politica", movimento di centrodestra nato con l'obiettivo di fornire risposte all'elettorato moderato e liberaldemocratico privo attualmente di punti di riferimento.

Crisi, la nuova forza moderata sostenuta da Carlo Malinconico lancia il documento per tutelare il lavoro

"Progetto Italia per la buona politica" è il movimento di centrodestra presieduto da Carlo Malinconico , esperto di diritto: la n...

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Meglio un utensile multifunzione o un trapano o qualche altro utensile?

Spesso, chi opera in determinati settori come quello dell'edilizia, si trova di fronte a una domanda abbastanza semplice la cui risposta tende a essere abbastanza chiara e priva di particolari dubbi: meglio utilizzare un <a href="https://www.utensilimultifunzione.it/" target="_blank"><span class="h4">utensile multifunzione</span>,</a> un classico trapano oppure altre tipologie di strumentazioni similari?<br /> Cerchiamo di dare una risposta chiara in maniera tale che si possa avere la concreta possibilità di capire quale sia l'articolo meglio consigliato per tutte le proprie esigenze, dettaglio da non sottovalutare assolutamente.<br /> <h3> Che differenze ci sono tre i tre strumenti</h3> Se per un classico trapano oppure per altri strumenti similari non vi sono grosse difficoltà nel capire quali siano le funzioni e opzioni che contraddistinguono lo stesso, il medesimo discorso potrebbe essere maggiormente complesso nel momento in cui si prende in considerazione la possibilità di sfruttare un <a href="https://www.utensilimultifunzione.it/marche/utensile-multifunzione-ehinell/" target="_blank"><span class="h4">utensile multifunzione</span> Einhell</a>.<br /> <br /> In primo luogo occorre sottolineare che l'<a href="https://www.utensilimultifunzione.it/tipologie/utensile-multifunzione-oscillante/" target="_blank"><span class="h4">utensile multifunzione</span> oscillante</a> rappresenta un valido alleato in quanto questo permette di accedere a una serie di opzioni di funzionamento grazie alle quali è possibile avere l'opportunità di ottenere un risultato finale ottimale, ovvero prevenire potenziali difficoltà nel momento in cui si devono usare svariati strumenti.<br /> L'utensile, infatti, unisce in se le diverse caratteristiche che vanno a contraddistinguere i classici strumenti, ovvero trapani di ogni genere e altre categorie di articoli, facendo quindi in modo che tutte le potenziali difficoltà che si possono riscontrare nell'usare strumenti di tipologia differente possano essere toccate con mano non appena si inizia a essere operativi.<br /> <br /> Questo significa che con un<span class="h4"> multifunzione</span> oscillante non bisogna portare sul luogo dove si deve lavorare anche tanti altri strumenti ma, al contrario, occorre considerare il fatto che il suddetto articolo riesce a unire in se tutte le diverse tipologie di funzioni che vanno a contraddistinguere il suddetto strumento, quindi un trapano e uno strumento per avvitare i tasselli vengono uniti perfettamente nello strumento come l'<span class="h4">utensile</span> Einhell.<br /> <h3> Quale articolo scegliere</h3> Quando ci si trova a scegliere tra un trapano e un<span class="h4"> multifunzione</span>, occorre sempre prendere in considerazione la tipologia di lavoro che deve essere svolto, in maniera tale che il risultato finale possa essere definito come ottimale e in grado di rispecchiare tutte le proprie esigenze senza tralasciarne nemmeno una.<br /> Grazie a questo tipo di analisi, dunque, si ha la concreta sicurezza di evitare che la confusione e altre situazioni similari possano essere presenti nella propria mente e che, di conseguenza, si debba acquistare un ampio numero di strumenti per portare a termine quel tipo di mansione.<br /> Ovviamente occorre anche prendere in considerazione l'occasione di optare per un tipo di articolo professionale come il trapano, al posto dell'<span class="h4"><a href="https://www.utensilimultifunzione.it/marche/utensile-multifunzione-bosch/" target="_blank">utensile multifunzione Bosch</a></span> oppure Einehll, qualora si voglia avere una precisione superiore oppure si abbia intenzione di operare in modo maggiormente classico.<br /> Pertanto, grazie a questo genere di particolare attenzione, l'opportunità di svolgere delle mansioni che sono maggiormente piacevoli è possibile grazie alla scelta dello strumento ideale anche se l'<span class="h4">utensile</span> Einhell rappresenta sempre un'ottima scelta per quanto concerne il fattore comodità, dettaglio assolutamente da non ignorare. <br /><h3> Come scegliere lo strumento perfetto</h3> Se si vuole scegliere un <span class="h4">utensile oscillante</span> occorre analizzare le sue funzioni, la qualità che lo contraddistingue, la potenza e diverse altre caratteristiche che fanno in modo che il risultato finale possa essere definito come perfetto e piacevole.<br /><br /><br /> Occorre sempre analizzare ogni singolo aspetto dell'articolo in questione proprio per evitare che, in fase di selezione, si possano palesare grosse problematiche che tendono a rendere la situazione molto meno piacevole del previsto.<br /><br /> Pertanto un <span class="h4">utensile multifunzione</span> deve essere scelto sempre con grande precisione proprio per evitare problematiche poco piacevoli di ogni tipo.       

Meglio un utensile multifunzione o un trapano o qualche altro utensile?

Spesso, chi opera in determinati settori come quello dell'edilizia, si trova di fronte a una domanda abbastanza semplice la cui rispost...

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Gruppo Riva: dal 1954 tra i maggiori operatori del settore a livello italiano ed europeo

<em><strong>Attraverso le acquisizioni, la costante attenzione per l'innovazione, l'automazione, la sicurezza e la formazione dei dipendenti, <a href="http://www.professionistieaziende.it/gruppo-riva/gruppo-riva.php" title="Gruppo Riva: professionisti e aziende">Gruppo Riva</a> si è fatto strada sul panorama italiano ed europeo diventando un punto di riferimento fondamentale per il settore siderurgico. </strong></em><br /> <a href="http://www.professionistieaziende.it/gruppo-riva/gruppo-riva.php" title="Gruppo Riva, professionisti e aziende"><img alt="Gruppo Riva" height="120" src="https://www.professionistieaziende.it/gruppo-riva/gruppo-riva.jpg" width="120" /></a><br /> <h2> Gruppo Riva: la nascita e i successi degli anni '60 </h2> <strong>Gruppo Riva</strong> nasce nel 1954 in seguito a un'intuizione vincente di Emilio Riva, sostenuto dal fratello Adriano. Oggi il Gruppo rappresenta il primo operatore siderurgico italiano ed è tra i principali attori a livello europeo. Storicamente specializzato nella realizzazione di prodotti "lunghi" con acciaierie ad arco elettrico, passa alla produzione diretta dell'acciaio nel 1956. L'anno successivo entra in funzione il primo stabilimento a Caronno Pertusella, vicino a Milano. L'impianto era già rivoluzionario: i maggiori forni dell'epoca in Italia avevano una capacità di 15 tonnellate mentre quello di Caronno arrivava a 25 tonnellate. Il settore riceve una spinta particolare negli anni '60: si tratta un periodo caratterizzato dalla nuova tecnica della colata continua, un grande successo anche per <strong>Gruppo Riva</strong>. Nello stesso arco temporale avvengono anche le prime rilevazioni: nel 1966 è fondamentale l'acquisizione delle Acciaierie e Ferrerie di Lesegno, in provincia di Cuneo. Alla fine degli anni '60 il Gruppo arriva a produrre 300 mila tonnellate di acciaio all'anno. <br /> <h2> I successi di Gruppo Riva e i valori fondanti </h2> Gli investimenti massicci a livello europeo coinvolgono in particolare Paesi come Germania, Francia e Belgio. <strong><a href="http://www.professionistieaziende.it/gruppo-riva/gruppo-riva.php" title="Gruppo Riva: professionisti e aziende">Gruppo Riva</a></strong> è da considerarsi tra i pionieri dell'espansione commerciale delle miniacciaierie nel mondo. Il Gruppo dedica da sempre ampio spazio anche allo sviluppo delle nuove tecnologie, puntando sull'automazione del processo di colata e sugli impianti computerizzati. Nel 1981 la produzione viene diversificata attraverso l'acquisizione della società Officine e Fonderie Galtarossa (OFG) di Verona. Nel 1988 avviene invece l'acquisizione di COGEA, con il passaggio del consorzio a S.p.A. e con la definizione del nuovo nome "Acciaierie di Cornigliano". Nell'aprile del 1995 <strong>Gruppo Riva</strong> rileva dall'IRI la totalità del capitale di Ilva Laminati Piani. Con personale altamente specializzato, il Gruppo punta su valori quali la qualità dei prodotti, l'ecologia, la sicurezza sull'ambiente di lavoro. Attualmente l'attività impiega 5.600 dipendenti, dislocati su 21 siti produttivi in Italia, Francia, Germania, Belgio, Spagna e Canada.

Gruppo Riva: dal 1954 tra i maggiori operatori del settore a livello italiano ed europeo

Attraverso le acquisizioni, la costante attenzione per l'innovazione, l'automazione, la sicurezza e la formazione dei dipendenti, Gr...

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Nicolò Zanon all’inaugurazione della scuola di specializzazione dell’università di Pisa

<em><strong>L'intervento di <a href="http://www.h2biz.net/Professionista/nicol-zanon-10750" title="Nicolò Zanon, h2biz">Nicolò Zanon</a> al seminario organizzato presso Palazzo della Sapienza in occasione dell'inaugurazione della scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università di Pisa.</strong></em><br /> <a href="http://www.h2biz.net/Professionista/nicol-zanon-10750" title="Nicolò Zanon: h2biz"><img alt="Nicolò Zanon" height="85" src="http://www.h2biz.net/images/Plats/20180823153145.png" width="129" /></a><br /> <h2> Nicolò Zanon al seminario "Il Diritto Giurisprudenziale. Le Corti tra applicazione e creazione del diritto" </h2> Il Giudice della Corte costituzionale <strong>Nicolò Zanon</strong> è stato chiamato a intervenire come relatore nell'ambito del seminario "Il Diritto Giurisprudenziale. Le Corti tra applicazione e creazione del diritto". Organizzato a metà febbraio presso l'aula magna storica del Palazzo della Sapienza, il seminario ha rappresentato l'occasione per inaugurare la scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università di Pisa. Il tema trattato è di particolare attualità. Di fronte a un legislatore che non sempre riesce a regolamentare le nuove richieste emergenti dalla società, la giurisprudenza delle diverse Corti ha assunto particolare rilevanza e centralità. Ne è un esempio problematico la recente vicenda Cappato. <strong>Nicolò Zanon</strong>, che è anche professore ordinario di diritto costituzionale, ha preso parte al seminario insieme ad altri esperti in materia. <br /> <h2> Profilo formativo e professionale di Nicolò Zanon, Giudice della Corte Costituzionale</h2> Originario di Torino, classe 1961, <strong><a href="http://www.h2biz.net/Professionista/nicol-zanon-10750" title="Nicolò Zanon, biografia professionale">Nicolò Zanon</a></strong> è un giurista e docente italiano. È laureato in Giurisprudenza, con una tesi in Diritto pubblico comparato. È dottore in ricerca in Diritto comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Firenze. Tra il 1991 e il 1996 è stato ricercatore presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino, ma al contempo ha perfezionato il suo percorso di formazione all'estero, con soggiorni studio in Francia e Germania. Dal 1996 al 1997 è Assistente di Studio del giudice costituzionale prof. Valerio Onida, presso la Corte costituzionale. Negi stessi anni è professore a contratto di Istituzioni di diritto pubblico presso l'Università Bocconi di Milano. È l'inizio di una brillante carriera accademica, che lo porterà a insegnare in altri prestigiosi atenei. <strong>Nicolò Zanon</strong> è stato nominato Giudice della Corte costituzionale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (18 ottobre 2014) ed è Ordinario di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano. Nel 2017 ha ricevuto il titolo di Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.

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L'intervento di Nicolò Zanon al seminario organizzato presso Palazzo della Sapienza in occasione dell'inaugurazione della scuola di...

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Roma, Carlo Malinconico partecipa alla convention de “Il Tempo”

<em><strong>Il 4 dicembre scorso, presso l'hotel de la Minerve a Roma, si è tenuto il dibattito dal titolo "Idee per L'Europa": organizzato</strong> <strong>da "Il Tempo", ha visto la partecipazione di illustri esponenti del centrodestra italiano. <a href="https://www.iltempo.it/politica/2019/12/05/news/idee-per-leuropa-convegno-il-tempo-centrodestra-bechis-salvini-pera-gelmini-bernini-1251233/" title="Carlo Malinconico ospite convegno idee per l'europa">Tra i protagonisti Carlo Malinconico</a></strong> <strong>, giurista con esperienze istituzionali.</strong></em><br /> <a href="https://www.iltempo.it/politica/2019/12/05/news/idee-per-leuropa-convegno-il-tempo-centrodestra-bechis-salvini-pera-gelmini-bernini-1251233/" title="Carlo Malinconico tra i relatori convegno de "il tempo""><img alt="Carlo Malinconico" height="63" src="http://www.carlomalinconico.it/wp-content/uploads/2013/02/CarloMalinconicoCopertina_B0.jpg" width="140" /></a><br /> <h2> Evoluzione europea e criticità, Carlo Malinconico tra i relatori del convegno</h2> Sovranismo e Unione Europea non sono in antitesi: è il tema portante del convegno "Idee per l'Europa", un incontro voluto dal quotidiano romano che ha visto come relatori <strong>Carlo Malinconico</strong>, Marcello Pera e Marco Gervasoni. Moderato da Franco Bechis, Direttore del giornale, il confronto ha promosso una riflessione sullo scenario europeo e sulla possibile integrazione di politiche di stampo sovranista. Ex Presidente del Senato e filosofo, Pera ha analizzato l'evoluzione dell'Unione dalla fondazione fino ai giorni nostri, ponendo l'accento sul progressivo abbandono dell'idea originale dei Padri fondatori. Marco Gervasoni, docente di Storia Contemporanea, ha sottolineato che il sovranismo, visti gli squilibri e i giochi di potere in atto a Bruxelles, è quasi un atto doveroso per tutelare gli interessi nazionali. Infine, l'intervento di <strong>Carlo Malinconico</strong>, giurista ed ex Consigliere di Stato attualmente alla guida dell'omonimo Studio Legale, si è soffermato sulla debolezza ormai evidente dell'Unione, soprattutto in merito alle difficoltà incontrate prima dell'approvazione dei Commissari indicati dal Presidente Ursula von der Leyen.<br /> <h2> Progetto Italia, Carlo Malinconico alla prima Assemblea Nazionale del nuovo movimento</h2> L'Italia ha bisogno di una nuova forza di centrodestra per essere accompagnata in questo periodo di crisi sociale ed economica: è il concetto che <strong><a href="https://www.iltempo.it/politica/2019/12/05/news/idee-per-leuropa-convegno-il-tempo-centrodestra-bechis-salvini-pera-gelmini-bernini-1251233/" title="Carlo Malinconico relatore convegno idee per l'europa">Carlo Malinconico</a></strong> ha voluto evidenziare durante il suo intervento alla prima Assemblea Nazionale di "Progetto Italia per la buona politica", tenutasi poche settimane fa nel Dub House Hotel della Capitale. Il movimento, nato con lo scopo di riunire tutti i riformisti moderati, vuole dare una risposta a tutti quegli elettori di centrodestra che in questi anni hanno trovato difficoltà ad identificarsi nei partiti politici attualmente presenti nello scenario nazionale. Due i punti essenziali del progetto: sostegno alle imprese e riequilibrio dei rapporti internazionali. <em>"Serve una forza moderata per portare l'Italia fuori dalla stagnazione e dalla decrescita</em> - ha dichiarato <strong>Carlo Malinconico</strong>, Presidente del movimento - <em>Dobbiamo recuperare un ruolo soprattutto sullo scacchiere europeo: Francia e Germania lavorano a una conferenza sul futuro dell'Ue mentre noi siamo assenti a questi tavoli"</em>. Obiettivi che potranno essere raggiunti, secondo i valori espressi da Progetto Italia, puntando su competenza, credibilità e un forte senso delle Istituzioni.

Roma, Carlo Malinconico partecipa alla convention de “Il Tempo”

Il 4 dicembre scorso, presso l'hotel de la Minerve a Roma, si è tenuto il dibattito dal titolo "Idee per L'Europa": organi...

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