L'Italia è forse uno dei paesi più interessati dal fenomeno dell'immigrazione ormai da molti anni, ma gli stranieri che raggiungono il Belpaese in cerca di una vita migliore rispetto a quella cui sono destinati nel proprio paese natale vengono ancora guardati con sospetto e sono spesso vittime di pregiudizi e discriminazioni, anche a causa delle differenze linguistiche e culturali che non ne facilitano l'integrazione.

Eppure anche il popolo italiano è passato attraverso una fase migratoria che ha segnato la nostra storia, e spesso ci dimentichiamo che a nostra volta siamo stati degli immigrati spaesati e discriminati.
La mostra fotografica "Ellis Island: Italiani d'America", a Roma dal 19 dicembre al 28 febbraio, ci ricorda proprio questa parte della nostra storia, tramite una serie di foto molto evocative che raccontano come, tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, milioni di italiani abbiano lasciato il proprio paese, la propria casa e, spesso, la propria famiglia per partire alla volta dell'America in cerca di fortuna. Ellis Island, che dà il titolo alla mostra, è l'isolotto che sorge a circa un miglio da Manhattan e che rappresentò, per milioni di immigrati dal primo gennaio 1892 fino al 1924, il punto d'ingresso per l'America. Le navi provenienti dall'Europa infatti attraccavano proprio ad Ellis Island, ed è qui che tutti i nuovi arrivati venivano controllati per verificare che fossero sani e idonei a varcare il confine. Proprio perché questo luogo simboleggiava la possibilità di vedersi negare l'ingresso in America dopo un lungo viaggio, Ellis Island era nominata "l'isola delle lacrime".

La mostra si compone di circa 100 foto divise in 3 sezioni, ognuna delle quali è dedicata ad un momento topico nella vita degli immigrati: "Partire", "Arrivare", "Vivere in America". Seguendo l'itinerario della mostra, disponibile anche nei vari b&b Roma, è quindi possibile ripercorrere idealmente le tappe del viaggio dei nostri connazionali dell'epoca. Le foto ci permettono dunque di leggere negli sguardi delle persone in partenza un senso di perdita per quello che si sta lasciando, presumibilmente per sempre, ma anche di speranza per quello che si troverà. La sezione "Arrivare" ci fa invece capire gli ostacoli che si incontravano al momento dello sbarco, dalla difficoltà a recuperare il proprio bagaglio alle visite mediche cui bisognava sottoporsi. "Vivere in America" illustra invece come gli immigrati di allora, (come quelli di adesso), dovessero accontentarsi di svolgere i lavori più umili e più duri, come lavorare nelle miniere, per sopravvivere. Accanto a queste e ad altre immagini che rispecchiano la difficile integrazione dei nostri connazionali, troviamo però delle fotografie che testimoniano come alcune persone riuscirono invece ad avviare una carriera o un'attività più redditizia.

Le immagine esposte sono molto evocative, ma per fornire un quadro ancora più completo della situazione del tempo sono stati messi in programma molti eventi paralleli alla mostra: letture di brani dedicati a questo tema e di testimonianze, una rassegna cinematografica intitolata "Cinema, storie e…il sogno dell'emigrante", durante la quale verranno proiettati film e documentari, un convegno sull'Italia vista sia come paese di immigrazione che di emigrazione, e una serata musicale durante la quale verranno eseguite delle canzoni popolari del periodo ispirate all'esperienza migratoria.

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Biglietti: evento gratuito
Date: 19 Dicembre 2008 – 28 Febbraio 2009
Dove: Casa della memoria e della storia, Roma, Italia

Distribuzione a cura di
Trenet Srl – Prezzi siti internet

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