Giovedì 6 marzo 2008 è stato presentato con grande successo, a Salerno, presso il Palazzo di Città-Sala del Gonfalone, il romanzo storico La viandante nel mare di nebbie, scritto da Maria Rosaria Balbi.

La serata è stata moderata dalla giornalista de “il Mattino” Luciana Mauro. Sono intervenuti Ermanno Guerra, assessore alle politiche sociali; Felice De Martino, scrittore; Raffaele Picardi, promotore “La mia Italia per il mondo”; Dina Del Gaiso, docente; Salvatore Franchini, direttore di Campania Art Magazine; Giuseppe Maria Galliano, consulente in comunicazione.
Nel corso della serata è stato presentato il progetto “Campania Art Magazine” ed il video ispirato ad uno scritto di Maria Rosaria Balbi, prodotto da Additivi Televisivi e diretto da Arturo Murante.
L’autrice racconta, con stile ed eleganza, come i Padri Pellegrini abbandonarono l’Inghilterra e si diressero alla volta del Nuovo Mondo, per sfuggire alle persecuzioni religiose. Si inserisce in questo contesto la figura della giovane Henriette Bowles che, rimasta sola al mondo, per fuggire dal suo passato di dolore e violenza si imbarca per caso sulla Mayflower, intrecciando così il proprio destino con quello dei Padri Pellegrini.
Riportiamo alcune considerazioni degli intervenuti.
Felice De Martino,: “Mi voglio soffermare sul caso e sul viaggio, due elementi chiave del romanzo. Caso perché la ragazza sale in modo impetuoso sulla nave più importante, la Mayflower. Sempre il caso fa intrecciare problematiche serie, quali il fuggire da un passato di violenza, il carattere puro e il modo di vivere senza regole della ragazza, il carattere particolare dei padri pellegrini nella storia. Viaggio, invece, che in questo caso mette in evidenza soprattutto un lato del carattere della donna moderna: lo spirito di indipendenza in un contesto in cui era complicato per una donna viaggiare.
Per Dina Del Gaiso “ La viandante sul mare di nebbie si presenta come un romanzo storico, il genere letterario che deve la sua canonizzazione in Italia ai Promessi Sposi di Alessandro Manzoni”. Il romanzo storico ha, in realtà, origini transalpine in quanto il suo atto di nascita si individua nell’Ivanhoe di Walter Scott e, di solito, gli autori ricostruiscono contesti storici legati alla loro terra di appartenenza. Da questo dato colgo lo spunto per sottolineare, invece, che la nostra autrice non ha ricostruito un contesto storico nazionale, bensì l’Inghilterra puritana e colonialista del XVII secolo. Nel romanzo si può notare un’accurata appendice con le informazioni storiche sui Padri Pellegrini, sulle comunità indiane colonizzate e la politica di Giacomo I. La storia di Henriette, come quella di Renzo e Lucia, ha un lieto fine, anche se per la comunità puritana lei è considerata morta. Voglio sottolineare la modernità di questa figura femminile forte, determinata, curiosa, partita dal nulla che riesce ad affermarsi in un contesto di persone già ben amalgamate, diventando un collante tra tutte le storie e tutti i personaggi, vincendo dolori profondi. La capacità di attualizzare il passato è uno dei grandi pregi e meriti del romano storico, ed è un merito anche della Balbi”.
Alessia Saggese

Addetta stampa Centro Studi Diapason
http://www.centrostudidiapason.it/
Telefono 3495884083
Email alessia.saggese@gmail.com
http://notizieinrete.blogspot.com/

0 commenti:

Posta un commento

 
Top