La Bibbia offre una bellissima immagine del "chicco di grano" che, cadendo nella terra, torna a nascere. Dal corpo di Osiride nascono spighe di grano, a rappresentare l’eternità del mondo vegetale ed il suo legame con la vita umana. La simbologia del grano traccia tutta la vita dell’uomo ed è, essa stessa, come Gesù Cristo ci ha insegnato, pane della sua esistenza … fin tanto che non muore.
Il grano, simbolo per eccellenza della vita, della fertilità e dell’abbondanza oggi diviene, assieme all’oro ed al petrolio, un potere. Al potere dei miti subentra il mito del potere. Nel tempio dell’agricoltura le nuove divinità , le multinazionali, fabbricano veleni micidiali che sviluppano resistenze di batteri e virus e sono letali per noi, costruiscono semi modificati geneticamente che sono sterili, piante modificate in maniera tale da essere in grado di sopravvivere al caos climatico, ma senza valore nutritivo. E’ l’evoluzione dell’estinzione.
– La neve si scioglie ma la stupidità non va via, – commenta il ricercatore Alessandro Mendini. – L’uomo si è messo al posto di Dio. Siamo sulla cima della Torre di Babele, dove tutti parlano allo stesso modo senza capirsi. In oltre trent’anni le multinazionali si sono date da fare per il proprio benessere a scapito di tutto, fino al proprio scapito. Davanti a noi l’impatto e il caos. Nel caos la prevenzione non esiste. E’ il discorso del “si salvi chi può”, ma essendo su un pianeta siamo nell’impossibilità …
Parla della sua volontà che accompagnava il progetto all’esordio, togliere la fame nel mondo: – La fame nel mondo non si vuole tirar via. Basta pensare a quello che non hanno voluto fare con questa formulazione industriale: almeno il 20% in più sulla produzione agricola, il conseguente reddito dato dall’aumento di tonnellate di prodotti agricoli, la rigenerazione del terreno, dell’acqua e tutto quello che è concatenato. Bisogna calcolare quello che abbiamo perso! A livello mondiale … Calcolare i terreni divenuti improduttivi, il mancato aumento della produttività di quelli coltivati, moltiplicato per gli anni, aggiungendo quanto paga lo Stato agli agricoltori che devono lasciare incolti i terreni inquinati e avvelenati! … E poi fanno vedere i bambini che muoiono di fame, quelli che devono ammalarsi ed i medici che si improvvisano …
Fa riferimento ad una cultura che “usa ciò che è buono e in nome del bene per fare il male; di una cultura che con-fonde, sovrappone, inverte e distorce vero e falso, relativo e assoluto, particolare e generale, qualità e quantità”. E continua: – Ecco perché desisto. Ecco perché la mia ricerca privata va a finire. Ecco perché ho incominciato a vendere le mie strumentazioni. Ho fatto una valutazione, tenendo conto della mia età, delle limitazioni delle mie capacità fisiche. Una volta potevo stare quattordici ore a -8° … ora non posso invalidarmi, non servirei più a nessuno. Più tempo si perde e meno posso dare.
Poi aggiunge: – Negli anni 2000 e 2001 il CNR di Roma e l’Università di Catania hanno sperimentato in campo la mia formulazione anche su quattro tipi di frumento, dichiarando un aumento produttivo del 25-30% in termini di granella e del 10-15% in termini di paglia già al primo anno di impiego e confermando la grande rilevanza dei suoi effetti su frumento e cereali di primario interesse per l’industria agro-alimentare nonché il nullo impatto ambientale. Perché non si sono mossi? Perché non hanno divulgato questo formulazione? In quegli anni, hanno stanziato 6 miliardi di lire per acquistare una strumentazione in grado (?) di esaminare la composizione dell’allacciamento magnetico degli atomi. Siamo nel 2009. Da quando ho dato le dimissioni dalla Krovor Ricerche, perché interessava esclusivamente la formula e non venivano prese in considerazione le clausole umanitarie, sono rimasto un ricercatore privato e sto dando sostegno a mantenere le regole tecnico-scientifiche da me imposte all’azienda “AXS M31 di Zambanini Silvana” relativamente alla concessione per la produzione delle formulazioni Bio Aksxter. Dati elaborati dalle Università alla mano, sono avvilito nel vedere la forza ed il sorriso del perdono dei bambini che muoiono di fame nel mondo e nel sapere che la FAO, punto di riferimento mondiale, dica che i granai del pianeta sono poveri. Qualcosa non torna. Non si può chiedere solo la formula gratuita! La FAO ha taciuto, impedendo a 200 milioni di persone di mangiare per otto anni, senza contare quanto ha taciuto precedentemente l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige. Che interessi ci sono? La fame nel mondo che interessi porta? C’è più interesse a mantenere la povertà, la mortalità per fame, la scarnificazione dell’essere piuttosto che a dare un reddito e la gioia della vita? Giusto ricordare la guerra del ’42 perché non succeda mai più, ma è un male minore proporzionalmente a quanto succede adesso con questa innovazione scientifica e tecnologica. Tutto per un Nobel… Siamo in sette miliardi con uno sviluppo tecnologico a disposizione, ma due miliardi di persone muoiono di stenti, malattie e fame anche se con quel 20% si sarebbero riempiti i granai. Meglio fare armi piuttosto che pozzi d’acqua, impianti di depurazione, trattori, rastrelli e zappe? Con un carro armato quanti trattori e zappe si potrebbero fare? Quanta dignità si potrebbe dare all’uomo, indifferentemente dal suo colore o cultura? Il mondo è in crisi totale! Non sappiamo se a marzo potremo riscaldarci. Ma si sa che dal paese dei balocchi più che asini non possono uscire, che vanno subito ad abbuffarsi alla mangiatoia dell’egoismo e dell’indifferenza…
Non è un semplice sfogo quello del ricercatore Alessandro Mendini. E’ tempo, come lui dice, di tirar fuori la vigliaccata degli ultimi nove anni.
Il 20% in più in tutti questi anni cosa avrebbe significato?
Ogni milione di persone che mangiano, duecentomila persone in più che potrebbero mangiare. Quanto reddito in più? E quanto guadagno in termini di semina, di rigenerazione dei terreni e delle acque, di abbassamento della radioattività e della CO2 , di purificazione dell’aria ?
Quanta omertà, mafia, egoismo in meno per tutti?
www.axsm31.com
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